Energia non conservata da fotoni redshiftati (?)
Salve a tutti.
Ultimamente ho letto qualche informazione (e anche qualche paper di sfuggita) riguardo alla non conservazione dell'energia di fotoni cosmologici, dovuta all'espansione dell'universo.
In pratica un fotone che viene emesso con una certa energia, e poi osservato redshiftato, non conserva l'energia, e questa anomalia non è completamente spiegato nell'ambito del modello standard cosmologico.
Qualcuno ne sa qualcosa in più e spiegare se è da prendere sul serio?
Ultimamente ho letto qualche informazione (e anche qualche paper di sfuggita) riguardo alla non conservazione dell'energia di fotoni cosmologici, dovuta all'espansione dell'universo.
In pratica un fotone che viene emesso con una certa energia, e poi osservato redshiftato, non conserva l'energia, e questa anomalia non è completamente spiegato nell'ambito del modello standard cosmologico.
Qualcuno ne sa qualcosa in più e spiegare se è da prendere sul serio?
Risposte
Nessuna informazione a proposito?
sto cercando la rivista, chissà dove l'ho messa... nel frattempo se hai modo di trovarla : http://www.lescienze.it/news/2010/08/26/news/l_universo_sta_perdendo_energia_-554939
Probabilmente questo tipo di argomento trascende le mie conoscenze, ma durante il corso di relatività speciale ho affrontato il fenomeno dello red-shift (o blue-shift), e questo si spiega semplicemente con il fatto che l'energia è conservata in ogni sistema di riferimento, in ognuno dei quali ha un valore differente. Essa infatti è una costante del moto, ma è covariante per trasformazioni del sistema di riferimento. Non so a che tipo di energia perduta si riferiscano in quell'articolo, però sarei curioso di saperne di più anche io!
"alephy":
Essa infatti è una costante del moto, ma è covariante per trasformazioni del sistema di riferimento.
Cioè, è possibile applicare delle trasformazioni tali che l'energia si conservi in ambedue i sistemi di riferimento?
Ho capito bene?
Puoi spiegare un po meglio questo concetto?
Scusa il ritardo enorme, ma sono stato lontano dal forum per vari motivi!
Comunque in relatività ristretta la covarianza è uno dei concetti fondamentali. Per covariante si intende che, a seguito di trasformazioni del sistema di riferimento (trasformazioni di Lorentz o Poincarè) trasforma in una maniera ben precisa. Per essere più precisi, l'energia può essere considerata come la componente temporale di un quadrivettore detto quadrivettore energia-impulso. Le altre tre componenti sono appunto date dall'impulso. Quando cambi sistema di riferimento inerziale, queste componenti si "mescolano" tra di loro, cioè, se chiamiamo l'energia [tex]E=P^{0}[/tex], dove [tex]P^\mu[/tex] sono le componenti del quadrivettore, essa trasforma nel seguente modo:
[tex]E=P^{0}\rightarrow E'=P'^{0}=\Lambda^{0}_{\nu}P^{\nu}[/tex] somme sugli indici ripetuti [tex]\mu,\nu=0,1,2,3[/tex]
e [tex]\Lambda[/tex] è la matrice di trasformazione di Lorentz. L'energia quindi è una quantità dipendente dal sistema di riferimento (ma questo accade anche in meccanica classica, non c'è nulla di cui stupirsi).
L'energia è conservata sempre! E' una costante del moto che si può dedurre dalla Lagrangiana (o Hamiltoniana) del sistema.
Comunque in relatività ristretta la covarianza è uno dei concetti fondamentali. Per covariante si intende che, a seguito di trasformazioni del sistema di riferimento (trasformazioni di Lorentz o Poincarè) trasforma in una maniera ben precisa. Per essere più precisi, l'energia può essere considerata come la componente temporale di un quadrivettore detto quadrivettore energia-impulso. Le altre tre componenti sono appunto date dall'impulso. Quando cambi sistema di riferimento inerziale, queste componenti si "mescolano" tra di loro, cioè, se chiamiamo l'energia [tex]E=P^{0}[/tex], dove [tex]P^\mu[/tex] sono le componenti del quadrivettore, essa trasforma nel seguente modo:
[tex]E=P^{0}\rightarrow E'=P'^{0}=\Lambda^{0}_{\nu}P^{\nu}[/tex] somme sugli indici ripetuti [tex]\mu,\nu=0,1,2,3[/tex]
e [tex]\Lambda[/tex] è la matrice di trasformazione di Lorentz. L'energia quindi è una quantità dipendente dal sistema di riferimento (ma questo accade anche in meccanica classica, non c'è nulla di cui stupirsi).
Cioè, è possibile applicare delle trasformazioni tali che l'energia si conservi in ambedue i sistemi di riferimento?
Ho capito bene?
L'energia è conservata sempre! E' una costante del moto che si può dedurre dalla Lagrangiana (o Hamiltoniana) del sistema.
Quindi il problema semplicemente non sussiste?
Non so, chi ha dato questa notizia di cui tu hai sentito parlare sarà sicuramente a conoscenza di queste cose. Forse si riferiva a fenomeni come il red-shift gravitazionale, o altri di cui io non sono al corrente!