Dubbio sul funzionamento della caffettiera

ansawo
non so se è la sezione giusta, ma credo di si...al massimo verrà spostato

ho due dubbi sul funzionamento della caffettiera

il primo è proprio come funziona nel senso, io me lo sono immaginato in questo modo. Quando viene messa la caffettiera sul fuoco, parte dell'acqua diventa vapore, creando così una maggiore pressione interna. questa spinge diciamo l'acqua rimanente su, così da passare attraverso il caffè e prendere gli aromi.

il secondo riguarda un fenomeno che accade. cioè che se il caffè non passa (per motivi vari) se raffreddi la caffettiera sotto l'acqua e poi la rimetti sul fuoco, passa entro poco...(è risaputa questa cosa)
anzi, addirittura a me è successo che, andando a ghiacciare la caffettiera sotto l'acqua poco dopo che il caffè era passato, me ne è uscito un po, e, quando sono andato a aprirla, ho sentito che si era addirittura creata una differenza di pressione all'interno (credo una depressione)
quindi vorrei vedere se c'è qualcuno che sa il perchè di questo fenomeno :)

Risposte
Faussone
In realtà l'aumento di pressione è dovuto principalmente al riscaldamento dell'aria contenuta nella caffettiera e non tanto alla evaporazione dell'acqua. E' l'aria che spinge l'acqua attraverso la miscela di caffè.

Il raffreddamento e poi successivo riscaldamento che aiuta il caffè a passare, credo (ma non ne sono per nulla sicuro) sia dovuto al fatto che il raffreddamento fa scendere la pressione e dunque l'acqua sottostante smette di comprimere la miscela di caffè che resisteva e non la lasciava passare, quando si rimette sul fuoco la pressione risale nuovamente aiutando l'acqua e trovare nuove vie per passare attraverso il caffè, insomma è come se trovando un blocco facciamo un passo indietro e forziamo il blocco sperando che la rimozione della spinta e la nuova spinta aiuti a rimuovere il blocco stesso.
Non mi vengono in mente altre spiegazioni adesso :-(

Il fatto che ghiacciando la caffettiera dopo che il caffè è passato si provoca una depressione non è strano, diminuendo la temperatura diminuisce la pressione dell'aria rimasta dentro il boiler.

Sk_Anonymous
Faussone,

mi ha incuriosito la domanda, e anche la risposta...Io quando mi preparo la Moka evito accuratamente che rimanga dell'aria sotto il filtrino, anzi metto sempre un po' di acqua in più, sicchè quando piazzo il filtrino c'è un filo d'acqua che supera il fondo bucherellato, su cui poi vado a mettere il caffè...
Non è l'acqua che bollendo passa nella massa di caffè in polvere e diventa poi il liquido che conosciamo? Non mi spiego perchè parli di aria...

Una curiosità, se posso permettermi : chi è il nuotatore del tuo avatar?

Faussone
In effetti, dicendo che è l'aria che determina la spinta dell'acqua nella moka ho un po' esagerato.. :P
In realtà quello che accade è che parte dell'acqua evapora ed aumenta la pressione di vapor saturo d'acqua, man mano che la temperatura aumenta la pressione di vapor saturo aumenta fino a spingere l'acqua in fase liquida a passare nel filtro ed a attraversare il caffè in polvere sciogliendo alcune componenti e formando appunto la bevanda chiamata caffè.
Quello che occorre sottolineare è che l'acqua che evapora è molto poca rispetto a quella inserita nel boiler e che è acqua liquida quella che passa attraverso il caffè nel filtro, molti tendono a pensare che l'acqua evapora tutta per passare nel filtro il che non è.

Lo svantaggio delle macchinette moka è proprio nel legame tra temperatura e pressione di vapore, legame che rende necessario che l'acqua raggiunga una data temperatura spesso molto più alta rispetto a quella ideale per formare il caffè.
Nelle macchinette espresso questo non accade visto che l'acqua è spinta a passare attraverso il caffè da una pressione applicata esternamente che non è legata alla temperatura dell'acqua. Ecco perché il caffè espresso è di norma migliore di quello fatto tramite moka.
Anche nella caffettiera di tipo napoletano (non so se qualcuno la conosce, a casa dei miei ce ne è una tramandata dai nonni...) l'acqua passa nel caffè indipendentemente dalla temperatura raggiunta, in quel caso è grazie alla gravità. Solo che ci vuole molto più tempo a preparare il caffè visto che bisogna attendere che tutta l'acqua scenda....

PS per navigatore: Il nuotatore dell'avatar sono io ovviamente. :-)

Sk_Anonymous
Faussone,

grazie per la chiara spiegazione. In quanto a questo...

Anche nella caffettiera di tipo napoletano (non so se qualcuno la conosce, a casa dei miei ce ne è una tramandata dai nonni...) l'acqua passa nel caffè indipendentemente dalla temperatura raggiunta, in quel caso è grazie alla gravità. Solo che ci vuole molto più tempo a preparare il caffè visto che bisogna attendere che tutta l'acqua scenda....


...la conosco, la conosco molto bene...

PS per navigatore: Il nuotatore dell'avatar sono io ovviamente


Forte! E che, facevi gare forse? Dov'è lì ?

yoshiharu
"Faussone":
In realtà l'aumento di pressione è dovuto principalmente al riscaldamento dell'aria contenuta nella caffettiera e non tanto alla evaporazione dell'acqua. E' l'aria che spinge l'acqua attraverso la miscela di caffè.


Guarda, devo dire che neanche io sono molto d'accordo con questa cosa: per prima cosa tutti quelli che conosco che usano la moka lasciano assai poca aria nel serbatoio, oltretutto l'aumento di volume dell'acqua che passa allo stato di vapore dovrebbe essere superiore della espansione termica dell'aria alle stesse temperature.


Il raffreddamento e poi successivo riscaldamento che aiuta il caffè a passare, credo (ma non ne sono per nulla sicuro) sia dovuto al fatto che il raffreddamento fa scendere la pressione e dunque l'acqua sottostante smette di comprimere la miscela di caffè che resisteva e non la lasciava passare, quando si rimette sul fuoco la pressione risale nuovamente aiutando l'acqua e trovare nuove vie per passare attraverso il caffè


Su questo sono d'accordo.
Piccolo aneddoto: una volta anni fa, ad una scuola estiva di fisica, con dei colleghi facemmo alcuni esperimenti con una macchinetta per l'espresso (funziona a pressioni superiori della moka, anche se il passaggio di acqua avviene per periodi piu' brevi - espressi, appunto :-) ); quando il caffe' era molto pressato avveniva che dopo il passaggio dell'acqua si creavano dei "buchi" nel caffe'. In quel caso la macchinetta, generando pressioni abbastanza alte, riusciva a vincere la resistenza del materiale - creando dei "varchi" capillari; e' solo una suggestione, ma e' probabile che per riuscire a fare qualcosa del genere con una moka ci sia bisogno di un "doppio passaggio" come dici tu, con un ciclo di raffreddamento/riscaldamento ulteriore. Potrebbe essere interessante vedere cosa succede al caffe nel filtro in quei casi...

Faussone
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Faussone
"yoshiharu":

Guarda, devo dire che neanche io sono molto d'accordo con questa cosa: per prima cosa tutti quelli che conosco che usano la moka lasciano assai poca aria nel serbatoio, oltretutto l'aumento di volume dell'acqua che passa allo stato di vapore dovrebbe essere superiore della espansione termica dell'aria alle stesse temperature.



Sì ho chiarito e corretto rispondendo a navigatore infatti.


"yoshiharu":

Su questo sono d'accordo.
Piccolo aneddoto: una volta anni fa, ad una scuola estiva di fisica, con dei colleghi facemmo alcuni esperimenti con una macchinetta per l'espresso (funziona a pressioni superiori della moka, anche se il passaggio di acqua avviene per periodi piu' brevi - espressi, appunto :-) ); quando il caffe' era molto pressato avveniva che dopo il passaggio dell'acqua si creavano dei "buchi" nel caffe'. In quel caso la macchinetta, generando pressioni abbastanza alte, riusciva a vincere la resistenza del materiale - creando dei "varchi" capillari; e' solo una suggestione, ma e' probabile che per riuscire a fare qualcosa del genere con una moka ci sia bisogno di un "doppio passaggio" come dici tu, con un ciclo di raffreddamento/riscaldamento ulteriore. Potrebbe essere interessante vedere cosa succede al caffe nel filtro in quei casi...


E' un fenomeno noto, ed infatti comprimere troppo la polvere di caffè nella moka non è opportuno, si creano come dici dei varchi capillari che costituiscono delle vie preferenziali per il passaggio dell'acqua, alla fine l'acqua non attraversa in maniera uniforme il filtro ma passa velocemente attraverso quei canali preferenziali appunto, dando luogo a un caffè non troppo buono.

yoshiharu
"Faussone":
In effetti, dicendo che è l'aria che determina la spinta dell'acqua nella moka ho un po' esagerato.. :P


Ah, ok, avevo iniziato a rispondere prima di questo post, poi avevo interrotto per un attimo per fare delle cose, e non avevo fatto refresh prima di concludere, quindi mi ero perso la tua precisazione.


Quello che occorre sottolineare è che l'acqua che evapora è molto poca rispetto a quella inserita nel boiler e che è acqua liquida quella che passa attraverso il caffè nel filtro, molti tendono a pensare che l'acqua evapora tutta per passare nel filtro il che non è.


Certo. Il vapore inizia a passare verso la fine, quando la caffettiera "sputacchia".


Anche nella caffettiera di tipo napoletano (non so se qualcuno la conosce, a casa dei miei ce ne è una tramandata dai nonni...) l'acqua passa nel caffè indipendentemente dalla temperatura raggiunta, in quel caso è grazie alla gravità. Solo che ci vuole molto più tempo a preparare il caffè visto che bisogna attendere che tutta l'acqua scenda....


Come dimostrato dal Maestro in questa famosa scena, del resto :-)

ansawo
"Faussone":


Il fatto che ghiacciando la caffettiera dopo che il caffè è passato si provoca una depressione non è strano, diminuendo la temperatura diminuisce la pressione dell'aria rimasta dentro il boiler.



in effetti quello non mi aveva stupito più di tanto. diciamo che a lume di naso mi tornava dovesse accadere una cosa simile...

per il discorso del fatto che se la ghiacci e poi la rimetti sul fuoco, credo proprio che sia come dite voi, che interrompendo il passaggio diciamo, si creano mentre la miscela torna indietro, dei buchetti attraverso i quali passa poi in maniera migliore, e questo avviene subito, in quanto diciamo è già pronto per passare.

io avevo iniziato a pensare come spiegarmi questa cosa pensando alle trasformazioni che subiva l'aria...ma de, era un massacro... non avevo pensato a cose pratiche come questa

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