Dubbio su un quesito sui campi elettrici
Al quesito <> non mi spiego una cosa.
Intanto le scelte della risposta sono le seguenti:
a.1
b. $sqrt(m_p/m_e)$
c. $sqrt(m_e/m_p)$
d. $m_p/m_e$
La risposta corretta è la B secondo le soluzioni riportate dal libro di testo di riferimento.
Il punto del mio dubbio è questo:
per rispondere al quesito avevo pensato che "l'unica fonte di tempo" fosse la forza F (nella formula $E=F/q$) e ho sostituito ad essa [alla forza F] il prodotto m*a secondo quanto afferma il II principio della dinamica (F=m*a).
All'accelerazione a sostituisco il rapporto $v/t$ in quanto $a=v/t$, poi metto a rapporto i due tempi, e mi esce un rapporto che è indicato nella risposta D (errata secondo il libro).
A questo punto cercando "una fonte di quadrati" da cui avere radici ho pensato di sostituire all'accelerazione a il rapporto $2s/t^2$ secondo quanto afferma la legge oraria ($s=1/2*at^2$); procedo a rapportare i due tempi e voilà ecco la radice quadrata, e posso segnare la B.
Il mio dubbio è dunque: perchè con $a=v/t$ non riusciva ma con la legge oraria $s=1/2*at^2$ sì..?
Grazie per le risposte
Intanto le scelte della risposta sono le seguenti:
a.1
b. $sqrt(m_p/m_e)$
c. $sqrt(m_e/m_p)$
d. $m_p/m_e$
La risposta corretta è la B secondo le soluzioni riportate dal libro di testo di riferimento.
Il punto del mio dubbio è questo:
per rispondere al quesito avevo pensato che "l'unica fonte di tempo" fosse la forza F (nella formula $E=F/q$) e ho sostituito ad essa [alla forza F] il prodotto m*a secondo quanto afferma il II principio della dinamica (F=m*a).
All'accelerazione a sostituisco il rapporto $v/t$ in quanto $a=v/t$, poi metto a rapporto i due tempi, e mi esce un rapporto che è indicato nella risposta D (errata secondo il libro).
A questo punto cercando "una fonte di quadrati" da cui avere radici ho pensato di sostituire all'accelerazione a il rapporto $2s/t^2$ secondo quanto afferma la legge oraria ($s=1/2*at^2$); procedo a rapportare i due tempi e voilà ecco la radice quadrata, e posso segnare la B.
Il mio dubbio è dunque: perchè con $a=v/t$ non riusciva ma con la legge oraria $s=1/2*at^2$ sì..?
Grazie per le risposte
Risposte
"mathos2000":
per rispondere al quesito avevo pensato che "l'unica fonte di tempo" fosse la forza F (nella formula $E=F/q$) e ho sostituito ad essa [alla forza F] il prodotto m*a secondo quanto afferma il II principio della dinamica (F=m*a).
All'accelerazione a sostituisco il rapporto $v/t$ in quanto $a=v/t$, poi metto a rapporto i due tempi, e mi esce un rapporto che è indicato nella risposta D (errata secondo il libro).
Faccio fatica a seguire il tuo ragionamento. Prova magari a esplicitare i passaggi, così probabilmente si vedrà qual è il baco.
Comunque, magari, invece di cercare "fonti" di questo e di quello (anche perchè in genere non si conosce in anticipo quel che dev'essere il risultato), basterebbe pensare al problema in sè: stessa carica, stesso campo, quindi stessa forza; masse diverse, quindi accelerazioni diverse; stesso percorso; e cosa lega tempo, accelerazione e percorso? La legge oraria, quindi...
"mathos2000":
Il mio dubbio è dunque: perchè con $a=v/t$ non riusciva ma con la legge oraria $s=1/2*at^2$ sì..?
Forse perché la velocità nei due casi non è la stessa, ma lo è lo spostamento?