Dubbi teorici circuiti
ciao a tutti,
ho alcuni dubbi sui circuiti, molto basilari.. in particolare: per i collegamenti in serie e parallelo, so che il collegamento in serie di n dispositivi è un collegamento in cui fluisce la medesima corrente in ciascuno dei dispositivi ma la tensione è differente ai capi di ciascun dispositivo, viceversa nei collegamenti in parallelo di n dispositivi la tensione applicata ai capi di ciascun dispositivo è la medesima. Anzitutto: cosa si intende per tensione, qualitativamente? Come ci si accorge che la tensione applicata è uguale in ogni dispositivo o meno?
Inoltre: per quanto riguarda la f.e.m., so che questa corrisponde alla max d.d.p. ai capi di un generatore a carico aperto, che sarà sempre maggiore di quella fornita da un generatore di corrente(?) (che possiede una Rint). La d.d.p. reintegrata da un generatore apposito è uguale alla sommatoria delle resistenze di ciascun dispositivo; si considera in questo caso anche la resistenza interna?
inoltre: se un dispositivo si comporta da circuito aperto, vuol dire che in esso non scorre corrente?
grazie:)
ho alcuni dubbi sui circuiti, molto basilari.. in particolare: per i collegamenti in serie e parallelo, so che il collegamento in serie di n dispositivi è un collegamento in cui fluisce la medesima corrente in ciascuno dei dispositivi ma la tensione è differente ai capi di ciascun dispositivo, viceversa nei collegamenti in parallelo di n dispositivi la tensione applicata ai capi di ciascun dispositivo è la medesima. Anzitutto: cosa si intende per tensione, qualitativamente? Come ci si accorge che la tensione applicata è uguale in ogni dispositivo o meno?
Inoltre: per quanto riguarda la f.e.m., so che questa corrisponde alla max d.d.p. ai capi di un generatore a carico aperto, che sarà sempre maggiore di quella fornita da un generatore di corrente(?) (che possiede una Rint). La d.d.p. reintegrata da un generatore apposito è uguale alla sommatoria delle resistenze di ciascun dispositivo; si considera in questo caso anche la resistenza interna?
inoltre: se un dispositivo si comporta da circuito aperto, vuol dire che in esso non scorre corrente?
grazie:)
Risposte
Ciao Suv. In questa discussione abbiamo parlato un po' delle nozioni che ti interessano , dacci un'occhiata:
viewtopic.php?f=19&t=126967&hilit=+generatore+di+tensione#p818020
la tensione è un lavoro : il campo elettrico, per spostare una carica elettrica unitaria da un punto del campo all'infinito, compie un certo lavoro. Questo lavoro è la tensione in quel punto.
I dispositivi di cui parli all'inizio sono resistenze elettriche in serie o in parallelo.
La tensione si misura con degli appositi strumenti, i voltmetri.
Se un circuito è aperto, non c'è corrente.
viewtopic.php?f=19&t=126967&hilit=+generatore+di+tensione#p818020
la tensione è un lavoro : il campo elettrico, per spostare una carica elettrica unitaria da un punto del campo all'infinito, compie un certo lavoro. Questo lavoro è la tensione in quel punto.
I dispositivi di cui parli all'inizio sono resistenze elettriche in serie o in parallelo.
La tensione si misura con degli appositi strumenti, i voltmetri.
Se un circuito è aperto, non c'è corrente.
"navigatore":
la tensione è un lavoro
no,attenzione,la tensione(o d.d.p.) è lavoro diviso carica
ciao grazie anzitutto a entrambi per le risposte 
la discussione che mi ha suggerito Navigatore è molto interessante, soprattutto mi ha fatto capire esattamente come funziona un generatore di tensione e il concetto di f.e.m.
@stormy: se non erro la d.d.p. è il lavoro compiuto dal campo elettrico per spostare una carica presa da d infinita sino a posizione r, mentre $ \DeltaU $ è il lavoro compiuto dalla Felettrica per svolgere lo stesso impiego; confermi?
ho un'altra domanda: cosa suggerisce che, ad esempio, in un circuito con resistori posti in parallelo la tensione applicata a ciascun dispositivo sia la medesima? Inoltre ho un dubbio pratico: come mai nei dispositivi in serie la rottura dell'i-esimo dispositivo provoca l'interdizione del passaggio di corrente? Mentre in parallelo i dispositivi sono indipendenti?
grazie in anticipo

la discussione che mi ha suggerito Navigatore è molto interessante, soprattutto mi ha fatto capire esattamente come funziona un generatore di tensione e il concetto di f.e.m.
@stormy: se non erro la d.d.p. è il lavoro compiuto dal campo elettrico per spostare una carica presa da d infinita sino a posizione r, mentre $ \DeltaU $ è il lavoro compiuto dalla Felettrica per svolgere lo stesso impiego; confermi?
ho un'altra domanda: cosa suggerisce che, ad esempio, in un circuito con resistori posti in parallelo la tensione applicata a ciascun dispositivo sia la medesima? Inoltre ho un dubbio pratico: come mai nei dispositivi in serie la rottura dell'i-esimo dispositivo provoca l'interdizione del passaggio di corrente? Mentre in parallelo i dispositivi sono indipendenti?
grazie in anticipo

come già detto prima,la d.d.p.(differenza di potenziale) non è un lavoro,ma un lavoro fratto carica
ai capi di 2 conduttori in parallelo c'è la stessa tensione semplicemente perchè hanno gli estremi coincidenti(se A e B sono gli estremi di un conduttore,essi lo sono anche di un qualsiasi altro conduttore in parallelo con esso)
se 2 conduttori sono in parallelo ed uno si spezza,la corrente può sempre passare per l'altro(c'è un bivio)
se sono in serie la corrente non può proseguire(la strada è unica)
questo è il motivo per il quale gli elettrodomestici in casa sono collegati in parallelo alla rete elettrica,altrimenti per farne funzionare uno dovresti farli funzionare tutti
ai capi di 2 conduttori in parallelo c'è la stessa tensione semplicemente perchè hanno gli estremi coincidenti(se A e B sono gli estremi di un conduttore,essi lo sono anche di un qualsiasi altro conduttore in parallelo con esso)
se 2 conduttori sono in parallelo ed uno si spezza,la corrente può sempre passare per l'altro(c'è un bivio)
se sono in serie la corrente non può proseguire(la strada è unica)
questo è il motivo per il quale gli elettrodomestici in casa sono collegati in parallelo alla rete elettrica,altrimenti per farne funzionare uno dovresti farli funzionare tutti
Si, certo, la tensione è il lavoro eseguito dal campo su una carica unitaria, l'ho precisato nella definizione:
"Volt = Joule/coulomb", ovvero $V = J/C$
"Volt = Joule/coulomb", ovvero $V = J/C$
scusa se sono pignolo(ma poi neanche tanto, perchè le definizioni devono essere ineccepibili),ma al limite avresti dovuto dire "è numericamente uguale al lavoro fatto su una carica unitaria"
perchè ,anche se è fatto su una carica unitaria,il lavoro resta lavoro
comunque,in formula $V_A-V_B=(U_A_U_B)/q$
$U$ energia potenziale elettrica che dipende,oltre che dalle cariche sorgenti,anche da $q$
perchè ,anche se è fatto su una carica unitaria,il lavoro resta lavoro

comunque,in formula $V_A-V_B=(U_A_U_B)/q$
$U$ energia potenziale elettrica che dipende,oltre che dalle cariche sorgenti,anche da $q$
Concordo pienamente con stormy e infatti stavo scrivendo anch'io due righe sull'argomento.
Non confondiamo tensione, con potenziale; la tensione è una differenza di potenziale, ovvero se consideriamo due punti A e B avremo che
$V_{AB}=V_A-V_B$
Se spostiamo una sola carica (nell'universo) non c'è nessun lavoro associato a questo spostamento, in quanto non ci sarebbe nessuna forza sulla stessa, per avere un lavoro avremo quindi bisogno di avere nell'universo almento una carica Q (da qualche parte), solo a questo punto presa una carica di prova q e portatala dall'infinito profondo fino ad un punto A che disti r da Q potremo parlare di una energia potenziale elettrostatica U associata alla coppia Q q
$U=\frac{Qq}{4\pi\epsilon _0 r}$
pari al lavoro compiuto per portare q in A, e in questo caso U avrà ovviamente come unità di misura il joule e potremo anche parlare di un potenziale elettrico $V_A$ associato al punto A definendolo come lavoro per unità di carica misurandolo in joule su coulomb, e chiamare volt detto rapporto
$V_A=\frac{U}{q}=\frac{Q}{4\pi\epsilon _0 r}$
e così potremo fare anche per un secondo punto B al fine di calcolare il suo potenziale $V_B$; solo successivamente potremo poi parlare di differenza di potenziale o equivalentemente di tensione $V_{AB}$ esistente fra i due punti A e B.
Non confondiamo tensione, con potenziale; la tensione è una differenza di potenziale, ovvero se consideriamo due punti A e B avremo che
$V_{AB}=V_A-V_B$
"navigatore":
... il campo elettrico, per spostare una carica elettrica unitaria da un punto del campo all'infinito, compie un certo lavoro. Questo lavoro è la tensione in quel punto.
Se spostiamo una sola carica (nell'universo) non c'è nessun lavoro associato a questo spostamento, in quanto non ci sarebbe nessuna forza sulla stessa, per avere un lavoro avremo quindi bisogno di avere nell'universo almento una carica Q (da qualche parte), solo a questo punto presa una carica di prova q e portatala dall'infinito profondo fino ad un punto A che disti r da Q potremo parlare di una energia potenziale elettrostatica U associata alla coppia Q q
$U=\frac{Qq}{4\pi\epsilon _0 r}$
pari al lavoro compiuto per portare q in A, e in questo caso U avrà ovviamente come unità di misura il joule e potremo anche parlare di un potenziale elettrico $V_A$ associato al punto A definendolo come lavoro per unità di carica misurandolo in joule su coulomb, e chiamare volt detto rapporto
$V_A=\frac{U}{q}=\frac{Q}{4\pi\epsilon _0 r}$
e così potremo fare anche per un secondo punto B al fine di calcolare il suo potenziale $V_B$; solo successivamente potremo poi parlare di differenza di potenziale o equivalentemente di tensione $V_{AB}$ esistente fra i due punti A e B.
Ragazzi, precisate pure. Ovviamente sono d'accordo con le vostre precisazioni. Nessuno confonde tensione con potenziale, essendo la tensione una differenza di potenziale.
Per me era sottinteso (ma è meglio evitare i sottintesi qui….a volte diventano malintesi…vero stormy? Ne sappiamo qualcosa io e te !…..
) che quando ho parlato di campo ci fosse una sorgente del campo elettrico, cioè una carica $Q$ che crea il campo elettrico, che fa il lavoro sulla carica di prova $q$ .
Ma mi sembra che ci stiamo allontanando da quello che chiedeva Suv.
Vi lascio il campo. Ho già preso troppe scosse (altrove…
)
Per me era sottinteso (ma è meglio evitare i sottintesi qui….a volte diventano malintesi…vero stormy? Ne sappiamo qualcosa io e te !…..

Ma mi sembra che ci stiamo allontanando da quello che chiedeva Suv.
Vi lascio il campo. Ho già preso troppe scosse (altrove…

"navigatore":
(ma è meglio evitare i sottintesi qui….a volte diventano malintesi…vero stormy? Ne sappiamo qualcosa io e te !….. )



