Dubbi sulle trasformazioni irreversibili
Ciao a tutti. Mi sono venuti dei dubbi. Per le trasformazioni irreversibili posso usare la funzione di stato dei gas perfetti? Se per esempio ho un'isoterma irreversibile e ho sia pressione iniziale che finale e il volume iniziale, posso trovare il volume finale con la legge di Boyle, giusto? Mentre so per certo che non posso usare le formule delle adiabatiche per una trasformazione adiabatica irreversibile, e non mi è molto chiaro il perchè. Infine l'ultimo dubbio. Le formule per lavoro e calore per le trasformazioni reversibili vanno ancora bene per le trasformazioni irreversibili? Io penso che vadano ancora bene per le isocore (dove il lavoro è sempre nullo) e le isobare (dove la pressione è costante è quindi il lavoro è in modulo P∆V). Mentre per le isoterme dipende, perchè ad esempio calore e lavoro sono nulli per le espansioni libere, che sono delle isoterme irreversibili. Qualcuno puo chiarirmi le idee?
Risposte
Puoi usare l'equazione di stato alla fine o all'inizio di una trasformazione irreversibile, non puoi usarla durante la trasformazione in quanto le variabili di stato (temperatura, densità ecc) non sono uniformi in tutto il gas.
Non puoi usare la formula delle adiabatiche reversibili perché lungo una adiabatica irreversibile l'entropia aumenta e quella formula si ottiene proprio imponendo che l'entropia resti costante, meglio chiamarla infatti formula per le isoentropiche.
Per le formule di lavoro e calore, se sono formule che sono state ricavate usando variabili di stato lungo la trasformazione non puoi usarle per il discorso della non omogeneità delle variabili di stato lungo la trasformazione, altrimenti sì.
Tieni conto poi che per un gas perfetto la variazione di energia interna è sempre pari a $mc_
V Delta T$ e che il lavoro fatto contro una pressione esterna costante è sempre $p Delta V$.
Non puoi usare la formula delle adiabatiche reversibili perché lungo una adiabatica irreversibile l'entropia aumenta e quella formula si ottiene proprio imponendo che l'entropia resti costante, meglio chiamarla infatti formula per le isoentropiche.
Per le formule di lavoro e calore, se sono formule che sono state ricavate usando variabili di stato lungo la trasformazione non puoi usarle per il discorso della non omogeneità delle variabili di stato lungo la trasformazione, altrimenti sì.
Tieni conto poi che per un gas perfetto la variazione di energia interna è sempre pari a $mc_
V Delta T$ e che il lavoro fatto contro una pressione esterna costante è sempre $p Delta V$.