Dubbi su forza apparente e impostazione sistema

phigreco1
Sopra un piano orizzontale è poggiato un cubo di massa $M = 50 Kg$ che può scorrere senza attrito sul piano. Sopra il cubo è poggiato un altro cubetto di massa $m = 10 Kg$ a distanza $d = 50 cm$ dalla faccia AB del cubo più grande. All’istante iniziale, quando tutto è fermo, al cubo viene applicata una forza orizzontale costante $F = 100 N$ che lo mette in moto. Dopo $t = 2 s$ il cubetto cade.
Calcolare il coefficiente di attrito dinamico $μ_D$ tra i due cubi.



Vorrei capire cosa c'è di sbagliato nel mio ragionamento e com'è meglio procedere in questi casi per evitare errori del genere.

    [*:sndec2dl]Ho considerato positive le $x$ da destra a sinistra e le $y$ dall'alto al basso[/*:m:sndec2dl]
    [*:sndec2dl]Equazione di Newton sul corpo di massa $m$ rispetto all'asse $y$:
    $N=mg$

    Allora il modulo della forza d'attrito dinamico vale:
    $f_d = \mu_d mg$

    [/*:m:sndec2dl]
    [*:sndec2dl] Equazioni di Newton per entrambi i corpi rispetto all'asse $x$:
    Tratto come forza di reazione la forza d'attrito sul corpo di massa $M$ e come forza apparente sul corpo di massa $m$ l'effetto $m\veca_M$ della forza $\vecF$ applicata sul corpo di massa $M$

    $ma_M - \mu_dmg = ma_m$
    $\mu_dmg - F = Ma_M$


    Con $a_M$ accelerazione del cubo di massa $M$ e $a_m$ di quello di massa $m$

    Qua sicuramente sbaglio qualcosa perché proseguendo con i calcoli ottengo:
    $a_m = \mu_d g [m/M-1]-F/M$
    [/*:m:sndec2dl]
    [*:sndec2dl] Poi proseguirei sfruttando la legge oraria del moto rettilineo uniformemente accelerato sul corpo di massa $m$ e mi ricaverei $\mu_d$[/*:m:sndec2dl][/list:u:sndec2dl]

Risposte
Quinzio
$ ma_M - \mu_dmg = ma_m $
E' questa che non va bene.
L'accelerazione del cubetto non dipende da quella del cubo grande (a patto che ci sia strisciamento).
Se nella tua formula metti $\mu_d = 0$, viene che $a_M = a_m$. Pero' non ha senso perche' $\mu_d = 0$ significa che non c'e' attrito.

phigreco1
Sì, ma se l'osservatore si ponesse nel sistema di riferimento non inerziale, come dovrei scriverla quella forza apparente mettendola a sistema?

Perché se ad esempio cambiassi di segno alla forza apparente $ma_M$ in quell'equazione, ottenendo:

$ -ma_M - \mu_dmg = ma_m $
$ \mu_dmg - F = Ma_M $


il risultato finale coinciderebbe con quello calcolato da un osservatore solidale al suolo e quindi in un sistema di riferimento inerziale e sarebbe dunque esatto e coincidente con:

$ a_m = F/M - \mu_d g [ 1 + m/M ]$

Oltre al dove sbaglio...cosa sbaglio e perché? Cioè, qual è il ragionamento corretto che si cela dietro?

ondine1
Se vuoi usare il sistema di riferimento non inerziale, solidale con il blocco grande, devi stare attento ai segni.
Se scegli il verso positivo da destra a sinistra come hai fatto, per il blocco grande l'equazione è:
$mgmu_d-F=Ma_M$
mentre per la massa piccola
$-ma_M-mgmu_d=ma_m$
L'accelerazione fittizia ha verso opposto a quella vera del blocco grande e per questo ci va il segno meno.
Adesso puoi ricavarti l'accelerazione $a_m$ e scrivere l'equazione del moto ricavando $mu_d$.

phigreco1
"ondine":
L'accelerazione fittizia ha verso opposto a quella vera del blocco grande e per questo ci va il segno meno.


Ma proprio per questo avevo messo $+ma_M$...perché essendo opposta a quella del blocco grande sarebbe stata diretta nel verso concorde alle accelerazioni crescenti verso sinistra :?

EDIT:
Il diagramma di corpo libero non è il seguente?


ondine1
Se dici che l'accelerazione fittizia punta verso sinistra allora il vettore accelerazione $a_M$ punta verso destra e qundi quando scrivi la seconda legge della dinamica diventa $mgmu-F=-Ma_M$ perchè puntando verso destra è negativa.

Shackle
@ phigreco

Allego disegno esplicativo. Ho assunto gli assi orientati come si fa in generale , $x$ verso destra (concorde a $vecF$) e $y$ verso l'alto. Nei diagrammi di corpo libero, ho riportato solo le forze orizzontali, quelle verticali sono ovvie :



per il corpo 1 (m) , l'eq. vettoriale del moto , nel rif assoluto $Oxy$ , è :

$mveca_1 = vecf_a rarr a_1 = mu_dg$


per il corpo 2 (M) , sempre nel rif assoluto :

$Mveca_2 = vecF-vecf_a rarr a_2 = (F-mu_dmg)/M$


Ripeto che le accelerazioni $veca_1$ e $veca_2$ sono accelerazioni assolute , riferite a $Oxy$ , ed entrambe dirette verso destra , ma di modulo diverso . Qual è l'accelerazione relativa di $1$ rispetto a $2$ ?

Il corpo 2 funziona da riferimento di trascinamento , perciò la sua accelerazione assoluta $veca_2$ va ora considerata come accelerazione di trascinamento per il corpo 1 :

$veca_2 = veca_t =(F-mu_dmg)/Mhati $


Siccome si sa che, in generale, la composizione delle accelerazioni è (ponendo nulle le accelerazioni centrifuga e di Coriolis) : $veca_a = veca_r + veca_t $ , si ha, nel tuo caso , che :

$veca_r = veca_1 - veca_2 $


e passando ai moduli :

$a_r = a_1-a_2 = mu_dg -(F-mu_dmg)/M $


Nota che , rispetto al corpo $2$ , l'accelerazione relativa del corpo $1$ è rivolta a Sn . Questa è l'accelerazione relativa con cui il corpo $1$ percorre il tratto $d$, per poi cadere.
Del resto, se vuoi ragionare in termini di forze applicando la meccanica relativa , devi scrivere che la forza relativa su $1$ è la somma vettoriale della forza assoluta e di quella di trascinamento :

$mveca_r = vecf_a + vecf_t = mu_dmg hati - mveca_t $


da cui si ritrova il modulo di $veca_r$ prima detto .

Nota $a_r$ , è facile ricavare $mu_d$ , tenuto conto che conosci $d$ , conosci il tempo , e sai che il moto relativo è uniformemente accelerato .

phigreco1
Ti ringrazio @Shackle. Leggere la tua risposta molto chiara e dettagliata è stato un piacere e mi ha portato alla conclusione che al fine di evitarmi casini è meglio impostare il tutto dal punto di vista fisso...come hai fatto tu. :D

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