Domanda condensatori e campo elettrico
ciao a tutti,
volevo chiedere una cosa riguardo i campi elettrici: supponiamo di avere un campo magnetico unifrome Eo e di mettere in questo campo una lastra di materiale conduttore. Le cariche all'interno di quest ultimo si disporranno in modo da produrre un campo contrastante e il campo risultante all'interno del conduttore è nullo giusto???Il campo Eo all'esterno rimane invariato invece.
Prendiamo in considerazione un condensatore che tra le armature produce un campo Eo. Se io inserisco una lastra di spessore x tra le armature distanti d, e il condesatore rimane collegato ad un generatore $DeltaV$, il campo fra le armature è $E=frac{DeltaV}{d-x}$, come mai non rimane lo stesso $Eo=dDeltaV$?? Non siamo più in condizioni statiche??
grazie a tutti
volevo chiedere una cosa riguardo i campi elettrici: supponiamo di avere un campo magnetico unifrome Eo e di mettere in questo campo una lastra di materiale conduttore. Le cariche all'interno di quest ultimo si disporranno in modo da produrre un campo contrastante e il campo risultante all'interno del conduttore è nullo giusto???Il campo Eo all'esterno rimane invariato invece.
Prendiamo in considerazione un condensatore che tra le armature produce un campo Eo. Se io inserisco una lastra di spessore x tra le armature distanti d, e il condesatore rimane collegato ad un generatore $DeltaV$, il campo fra le armature è $E=frac{DeltaV}{d-x}$, come mai non rimane lo stesso $Eo=dDeltaV$?? Non siamo più in condizioni statiche??
grazie a tutti
Risposte
Credo sia solo per il fatto che nel primo caso la lastra conduttrice era stata considerata di spessore infinitesimo, così da non variarne l'equilibrio, quindi:
$DeltaV=E(d-0)/2+E(d-0)/2=Ed$
$C=epsilon A/(d/2)=2epsilonA/d$
mentre lo spessore diverso da zero diminuisce la distanza tra i condensatori rendendoli a cpacità maggiore:
$DeltaV=E(d-x)/2+E(d-x)/2=E(d-x)$
$C=epsilon A/((d-x)/2)=2epsilon A/(d-x)$
Le condizioni sono comunque statiche in entrambi i casi perchè non c'è nulla che varia con $t$, ma con la lastra di spessore $x ne 0$ si sono cambiate le caratteristiche geometriche del sistema.
$DeltaV=E(d-0)/2+E(d-0)/2=Ed$
$C=epsilon A/(d/2)=2epsilonA/d$
mentre lo spessore diverso da zero diminuisce la distanza tra i condensatori rendendoli a cpacità maggiore:
$DeltaV=E(d-x)/2+E(d-x)/2=E(d-x)$
$C=epsilon A/((d-x)/2)=2epsilon A/(d-x)$
Le condizioni sono comunque statiche in entrambi i casi perchè non c'è nulla che varia con $t$, ma con la lastra di spessore $x ne 0$ si sono cambiate le caratteristiche geometriche del sistema.
Io direi che nel primo caso stai lavorando a campo (cioè cause esterne) costante, ed inoltre presumo tu abbia una lastra perpendicolare al campo, altrimenti...
Nel secondo stai lavorando a potenziale costante, le cariche sulle armature del condensatore vengono regolate dal generatore per far sì che la differenza di potenziale rimanga la stessa (hai tolto uno zona in cui il campo è nullo, quindi lo devi aumentare nell'altra perché l'integrale di linea, ovvero $DeltaV$, sia la stessa)
Comunque in generale la presenza di un conduttore altera il campo esterno
Nel secondo stai lavorando a potenziale costante, le cariche sulle armature del condensatore vengono regolate dal generatore per far sì che la differenza di potenziale rimanga la stessa (hai tolto uno zona in cui il campo è nullo, quindi lo devi aumentare nell'altra perché l'integrale di linea, ovvero $DeltaV$, sia la stessa)
Comunque in generale la presenza di un conduttore altera il campo esterno
Si ottimo grazie
"Maurizio Zani":
Io direi che nel primo caso stai lavorando a campo (cioè cause esterne) costante
Ups, avevo preso l'assunzione sbagliata nel primo caso, cioè l'invariabilità del generatore (e di conseguenza la lastra di spessore infinitesimo) anzichè l'invariabilità del campo $E$...ho frainteso
tranquillo 
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