Dimostrazione formula di Poisson

ale.vh1
Buonasera a tutti,
Ho riscontrato delle difficoltà per quanto riguarda la dimostrazione della formula di Poisson.
Il problema è il seguente: data la velocità vettoriale con modulo costante si ha la seguente formula $ vec(v)=R d hat(r)/(dt) $ il problema ristagna ovviamente nello studio della derivata del versore.
Il testo lo risolve nella seguente maniera: si prende un determinato versore $ hat(u) (t) $ e lo si fa ruotare con un angolo infinitesimale $ dvarphi $ dove tale rotazione è descritta dalla seguente matrice: $ ( ( cos(dvarphi) , -sin(dvarphi) ),( sin(dvarphi) , cos(dvarphi) ) ) =( ( 1 , 0 ),( 0 , 1 ) ) +dvarphi ( ( 0 , -1 ),( 1 , 0 ) ) $ fino a qui è tutto ok da adesso in poi i vari passaggi che svolge li trovo difficili da comprendere : Si pensa adesso all'azione di ciascuna matrice sul versore, otteniamo che $ hat(u) (t+dt) $ si ottiene sommando a $ hat(u) (t) $ al valore ottenuto ruotando $ hat(u) (t) $ di $ pi/2 $ in verso antiorario e lo si moltiplica per $ dvarphi $ . Questa parte mi risulta del tutto ignara. Sareste così gentili da darmi una mano?
Vi ringrazio anticipatamente .

Risposte
professorkappa
Mah, io mi trovo molto arrugginito sul calcolo matriciale.
La dimostrazione che ricordo io era banale (erano 2, forse meno eleganti del calcolo del tuo testo, ma per me efficaci ed intuitive)

Dimostrazione 1: il vettore $u(t)$ puo' essere individuato mediante i suoi coseni direttori e sara', ovviamente:

$u(t)=cosphiveci+sinphivecj$

Derivando $[du]/[dt]=-sinphidotphiveci+cosphidotphi vecj=dotphi(-sinphi,cosphi)=omega(-sinphi,cosphi)$

Il vettore $(-sinphi,cosphi)$ e' un vettore unitario ruotato nel senso del moto di $pi/2$

Dimostrazione 2

I vettori $u(t+Deltat)$, $Deltau$ e $u(t)$ sono regolati dalla relazione: $u(t+Deltat)=u(t)+Deltau$.

Il vettore $[du]/[dt]$ il limite del rapporto $[Deltau]/[Deltat]$ cioe' $[u(t+Deltat)-u(t)]/[Deltat]$ per $Delta->0$

Si vede subito che tale rapporto, per $Delta->0$, e' un vettore ortogonale a $vecu$.
Per calcolare il modulo, basta notare che $du=2*u*[sindvarphi]/[2]$ che per $dvarphi->0$ diventa $du=2*1*[dvarphi]/2=dvarphi$.

Il modulo e' pertanto $[du]/[dt]=[dvarphi]/[dt]$

anonymous_0b37e9
Si tratta del concetto di rotazione infinitesima mediante gli sviluppi in serie.

Rotazione finita di un angolo $\phi$

$hatR(\phi)=[(cos\phi,-sin\phi),(sin\phi,cos\phi)]$

Rotazione infinitesima di un angolo $\phi rarr 0$

$hatR(\phi)=[(1-1/2\phi^2+o(\phi^2),-\phi+o(\phi)),(\phi+o(\phi),1-1/2\phi^2+o(\phi^2))]$

Rotazione infinitesima di un angolo $\phi rarr 0$ al primo ordine

$hatR(\phi)=[(1,-\phi),(\phi,1)]=[(1,0),(0,1)]+\phi[(0,-1),(1,0)]$

Quindi, la seconda matrice non è stata ricavata calcolando:

$[(cos(\pi/2),-sin(\pi/2)),(sin(\pi/2),cos(\pi/2))]=[(0,-1),(1,0)]$

piuttosto, trattandosi di uno sviluppo al primo ordine, calcolando:

$(d)/(d\phi)[(cos\phi,-sin\phi),(sin\phi,cos\phi)]_(\phi=0]=[(-sin0,-cos0),(cos0,-sin0)]=[(0,-1),(1,0)]$

"ale.vh":

Questa parte mi risulta del tutto ignara.

Infatti, visto che $[\phi rarr 0]$, quelle argomentazioni fondate su $[\phi=\pi/2]$ non hanno alcun senso.

ale.vh1
Ah ok! Adesso la dimostrazione mi risulta molto più semplice. Grazie mille per la vostra disponibilità

ale.vh1
Ah ok! Adesso la dimostrazione mi risulta molto più semplice.
Giusto un' ultima perplessità che deriva dalla dimostrazione suggerita dal "professorkappa"
"professorkappa":
basta notare che $ du=2*u*[sindvarphi]/[2] $

Vorrei sapere da dove viene fuori tale asserzione.
Grazie mille per la vostra disponibilità

professorkappa
E un triangolo isoscele di ampiezza $dvarphi$. Il lato e' u, la semibase e' $usin((dvarphi)/2)$

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