Costante di tempo RC
Buona sera forum. Vi scrivo per avere qualche informazione in più su questa costante $\tau = R*C$ ( ma anche $\tau = L/R$), che è la costante di tempo dei circuti Resistore-condensatore. Non ho trovato molte spiegazioni in merito, nemmeno sul web per questo chiedo a voi : Esiste un metodo preciso nel trovarla? Mi spiego meglio : alcuni circuiti sono caratterizzati da costanti del tipo : $\tau=(R_1+R_2)*C$ oppure $\tau=(C_1*C_2)/(C_1+C_2)*R$ o anche di altre forme diverse. Ma esiste una strada da seguire per scriverla correttamente? Nel senso che ragionamento bisogna applicare per ricavarla? Dipende dalla presenza e dalla posizione dei vari componenti del circuito in che maniera? Grazie mille!
Risposte
Buonasera MarcoPierro!
La costante $\tau=RC$ di un circuito RC (ma analogamente quella $L/R$ di un circuito RL e tutte le altre) viene fuori quando costruisci l'equazione differenziale che governa il fenomeno di carica o scarica di tale circuito, basandoti ovviamente sulle leggi fisiche dei fenomeni che avvengono e su determinate ipotesi.
In particolare, se fai l'ipotesi che il circuito RC lavori in regime quasi stazionario, e ci mettiamo in condizioni di scarica, hai che la carica $q(t)$ sul condensatore è istantaneamente legata alla sua differenza di potenziale $V(t)$ dalla definizione della sua capacita $C$:
. La costante di un circuito RL viene fuori in modo analogo.
Vorrei anche farti notare che le altre due $\tau$ che hai scritto tu sono sempre costanti di circuiti RC a cui sono stati ricondotti circuiti inizialmente più complicati (nel primo caso c'erano due resistenze in serie e nel secondo due condensatori in serie).
Tutto ciò ovviamente è spiegato molto alla tarallucci e vino, ti rimando a dei buoni testi se vuoi una spiegazione completa e dettagliata. (Ti consiglio il "Fisica II" di Mencunccini-Silvestrini per una trattazione più semplice, o il "Circuiti Elettrici" di Perfetti per una più avanzata)
Spero di esserti stato utile
La costante $\tau=RC$ di un circuito RC (ma analogamente quella $L/R$ di un circuito RL e tutte le altre) viene fuori quando costruisci l'equazione differenziale che governa il fenomeno di carica o scarica di tale circuito, basandoti ovviamente sulle leggi fisiche dei fenomeni che avvengono e su determinate ipotesi.
In particolare, se fai l'ipotesi che il circuito RC lavori in regime quasi stazionario, e ci mettiamo in condizioni di scarica, hai che la carica $q(t)$ sul condensatore è istantaneamente legata alla sua differenza di potenziale $V(t)$ dalla definizione della sua capacita $C$:
$V(t)= (q(t))/C$,
mentre la legge di Ohm che lega la differenza di potenziale ai capi della resistenza $R$ (la stessa ai capi del condensatore!) e la corrente $i(t)= -\dot{q}(t)$ (col segno $-$ perché siamo in fase di scarica) che vi passa attraverso (di cui la carica sul condesantore e responsabile!) si scrive: $V(t)= i(t)R=-\dot{q}(t)R$.
Equagliando le due espressioni ottieni l'equazione del circuito: $\dot{q} +1/(RC) q = 0$
dove ti accorgi che $RC$ è una costante, la chiami $\tau$ e tutti sono contenti 
Vorrei anche farti notare che le altre due $\tau$ che hai scritto tu sono sempre costanti di circuiti RC a cui sono stati ricondotti circuiti inizialmente più complicati (nel primo caso c'erano due resistenze in serie e nel secondo due condensatori in serie).
Tutto ciò ovviamente è spiegato molto alla tarallucci e vino, ti rimando a dei buoni testi se vuoi una spiegazione completa e dettagliata. (Ti consiglio il "Fisica II" di Mencunccini-Silvestrini per una trattazione più semplice, o il "Circuiti Elettrici" di Perfetti per una più avanzata)
Spero di esserti stato utile

E' una domanda un po' vaga... quella costante di tempo si riferisce ad un condensatore che si scarica su una resistenza: se poi invece di un condensatore solo ce n'è una complicata combinazione, e idem per le resistenze, si tratta solo di trovare IL condensatore equivalente e LA resistenza equivalente...
Ma direi che è meglio se proponi un problema specifico, almeno si sa di cosa parlare
Ma direi che è meglio se proponi un problema specifico, almeno si sa di cosa parlare