Cos'è il tempo?
Ciao a tutti....vorrei sapere cos'è il tempo? Sarà possibile viaggiare nel tempo? Quali sono le più recenti teorie in proposito? Son affascinata da questo tema e vorrei saperne di più? Avete ul libro da consigliarmi?
Risposte
Ma è una domanda di fisica o di filosofia?
Non penso che potrai mai viaggiare nel tempo..
Non penso che potrai mai viaggiare nel tempo..
"zio_paperone":
Ma è una domanda di fisica o di filosofia?
Non penso che potrai mai viaggiare nel tempo..
Ciao...una domanda di fisica, sapere come si definisce il tempo e come si può ipotizzare un'idea simile (il viaggio). Non conoscono la fisica n8on è il mio campo) ma, se fossi un fisico, sarebbe un argomento che approfondirei.
Forse....è una riflessione banale ma non per me.
La mia risposta ti potrà sembrare ironica, ma non lo è affatto:
In fisica il tempo è .... quella cosa che si misura con l'orologio!
Infatti una cosa fondamentale della fisica è la definizione OGGETTIVA di tutte le unità di misura... certo si perde un po di poeticità ma si crea meno confusione
Poi magari sentirai parlare di spazio-tempo, tempi che si "accorciano" (nella relatività) ma ogni qualvolta si parla di tempi si intendono misure effettuate con strumenti.
Che bella la fisica... chiara e semplice come il sole
In fisica il tempo è .... quella cosa che si misura con l'orologio!
Infatti una cosa fondamentale della fisica è la definizione OGGETTIVA di tutte le unità di misura... certo si perde un po di poeticità ma si crea meno confusione
Poi magari sentirai parlare di spazio-tempo, tempi che si "accorciano" (nella relatività) ma ogni qualvolta si parla di tempi si intendono misure effettuate con strumenti.
Che bella la fisica... chiara e semplice come il sole
Beh, ci sono diversi aspetti su cui si può speculare.
Il primo, ed il più tradizionale, è il contrasto tra il senso comune e certi paradossicausali determinati dalla relatività. Forse il miglior compromesso tra completezza e comprensibilità si trova in G. Boniolo, Filosofia della fisica, Bruno Mondadori 1997 (non ti conviene comprarlo, consulta le pagine di interesse in qualche biblioteca), oppure cerca su Google «paradosso del garage», o, ad un livello ancora più basilare, «paradosso dei gemelli».
Un altro potrebbe essere capire perchè la dimensione tempo determina le caratteristiche fisiche in modo così diverso da quelle spaziali (per esempio la metrica dello spazio-tempo: perchè 1+3?), considerando che le trasformazioni "mischiano" in qualche modo le diverse dimensioni. Non sono a conoscenza di una trattazione specifica e strutturata dell'argomento ad un livello divulgativo, mi sembra sia vagamente menzionato nei libri di Hawking.
Un altro ancora, e su questo esiste una copiosa bibliografia (ricerca «freccia del tempo»), è di natura termodinamica e statistica: ovvero perchè il tempo scorre solo in determinata direzione, dal momento che la fisica di base è invariante per inversione temporale. Tra gli autori che hanno scritto qualcosa a livello divulgativo si può citare Prigogine: ha avuto un certo successo anche se confesso che non mi entusiasma, ma è questione di gusti.
Altri libri di vario argomento possono essere:
Arborio Mella, F., La misura del tempo nel tempo, Hoepli, Milano 1990.
Aveni, A., Gli imperi del tempo. Calendari, orologi, cultura, Dedalo, Bari 1993.
Bellone, E., I nomi del tempo, Boringhieri, Torino 1989.
Bosca, G.; Stroppa, P., Meridiane e orologi solari, il Castello, Milano 1992.
Coveney, P.; Highfield, R., La freccia del tempo, Rizzoli, Milano 1991.
Davies, P., I misteri del tempo, Mondadori, Milano 1996.
De Felice, F. (a cura di), Spazio, tempo e relatività, Le Scienze, Quaderni, Milano 1997.
Fraser, J.T., Il tempo: una presenza sconosciuta, Feltrinelli, Milano 1991.
Gribbin, J., Costruire la macchina del tempo, Aporie, Roma 1995.
Guyau, J., Genesi dell'idea di tempo, Bulzoni, Roma 1994.
Hawking, S.; Penrose, R., Natura dello spazio e del tempo, Sansoni, Firenze 1996. (questo è un po' più che divulgativo)
Maiello, F., Storia del calendario (450-1800). La misurazione del tempo, Einaudi, Torino 1996.
Tipler, F.J., La fisica dell'immortalità, Mondadori, Milano 1995.
Il primo, ed il più tradizionale, è il contrasto tra il senso comune e certi paradossicausali determinati dalla relatività. Forse il miglior compromesso tra completezza e comprensibilità si trova in G. Boniolo, Filosofia della fisica, Bruno Mondadori 1997 (non ti conviene comprarlo, consulta le pagine di interesse in qualche biblioteca), oppure cerca su Google «paradosso del garage», o, ad un livello ancora più basilare, «paradosso dei gemelli».
Un altro potrebbe essere capire perchè la dimensione tempo determina le caratteristiche fisiche in modo così diverso da quelle spaziali (per esempio la metrica dello spazio-tempo: perchè 1+3?), considerando che le trasformazioni "mischiano" in qualche modo le diverse dimensioni. Non sono a conoscenza di una trattazione specifica e strutturata dell'argomento ad un livello divulgativo, mi sembra sia vagamente menzionato nei libri di Hawking.
Un altro ancora, e su questo esiste una copiosa bibliografia (ricerca «freccia del tempo»), è di natura termodinamica e statistica: ovvero perchè il tempo scorre solo in determinata direzione, dal momento che la fisica di base è invariante per inversione temporale. Tra gli autori che hanno scritto qualcosa a livello divulgativo si può citare Prigogine: ha avuto un certo successo anche se confesso che non mi entusiasma, ma è questione di gusti.
Altri libri di vario argomento possono essere:
Arborio Mella, F., La misura del tempo nel tempo, Hoepli, Milano 1990.
Aveni, A., Gli imperi del tempo. Calendari, orologi, cultura, Dedalo, Bari 1993.
Bellone, E., I nomi del tempo, Boringhieri, Torino 1989.
Bosca, G.; Stroppa, P., Meridiane e orologi solari, il Castello, Milano 1992.
Coveney, P.; Highfield, R., La freccia del tempo, Rizzoli, Milano 1991.
Davies, P., I misteri del tempo, Mondadori, Milano 1996.
De Felice, F. (a cura di), Spazio, tempo e relatività, Le Scienze, Quaderni, Milano 1997.
Fraser, J.T., Il tempo: una presenza sconosciuta, Feltrinelli, Milano 1991.
Gribbin, J., Costruire la macchina del tempo, Aporie, Roma 1995.
Guyau, J., Genesi dell'idea di tempo, Bulzoni, Roma 1994.
Hawking, S.; Penrose, R., Natura dello spazio e del tempo, Sansoni, Firenze 1996. (questo è un po' più che divulgativo)
Maiello, F., Storia del calendario (450-1800). La misurazione del tempo, Einaudi, Torino 1996.
Tipler, F.J., La fisica dell'immortalità, Mondadori, Milano 1995.
cmax...grazie per la risposta e per i libri consigliati...era quello che cercavo....
grazie anche a michele 88...
grazie anche a michele 88...
"Michele88":
La mia risposta ti potrà sembrare ironica, ma non lo è affatto:
In fisica il tempo è .... quella cosa che si misura con l'orologio!
Infatti una cosa fondamentale della fisica è la definizione OGGETTIVA di tutte le unità di misura... certo si perde un po di poeticità ma si crea meno confusione
Poi magari sentirai parlare di spazio-tempo, tempi che si "accorciano" (nella relatività) ma ogni qualvolta si parla di tempi si intendono misure effettuate con strumenti.
Che bella la fisica... chiara e semplice come il sole
Simpatico e scontato nella sua ovvia praticità, ma quantomai riduttivo..
il dire COSA effettivamente sono certi concetti che la fisica tratta ampiamente (massa, tempo, energia) è tutt'altro che banale, ed in effetti sconfina nella cosmologia e nella filosofia stessa, no? Alla fine si torna al definire il concetto di realtà, e vallo a fare in due parole..
Un'affermazione molto interessante che lessi su un libro diceva: "Il tempo non è che cambiamento". Effetivamente riflettendoci non è poi così sbagliata, se tutto rimane com'è, niente cambia, come facciamo a scandire il tempo che passa?
ciao
ciao
Se la domanda è di fisica quoto in pieno Michele88:
il tempo è il numero che deriva dalla misura del tempo. La definizione consiste nella descrizione della procedura per l'estrazione di tale numero e quindi per approntare e usare l'orologio (a meridiana, lunare, ad acqua, meccanico, elettronico o nucleare che sia...).
Tutto il resto è metafisica. Per quelli che si dilettano di questioni che sembrano difficili solo perché ci si parla sopra con discorsi involuti tautologici e allusivi (che per questo sembrano interessanti), cito S.Agostino: il tempo è 'distensio animae'.
Buona riflessione e buon anno!
il tempo è il numero che deriva dalla misura del tempo. La definizione consiste nella descrizione della procedura per l'estrazione di tale numero e quindi per approntare e usare l'orologio (a meridiana, lunare, ad acqua, meccanico, elettronico o nucleare che sia...).
Tutto il resto è metafisica. Per quelli che si dilettano di questioni che sembrano difficili solo perché ci si parla sopra con discorsi involuti tautologici e allusivi (che per questo sembrano interessanti), cito S.Agostino: il tempo è 'distensio animae'.
Buona riflessione e buon anno!
"mircoFN":
il tempo è il numero che deriva dalla misura del tempo.
E se provi a fare la stessa cosa per l'energia? O con la massa?
Io sinceramente non lo so, e non riduco così tanto le mie argomentazioni.
Per citare Feynman:
"We can't define anything precisely. If we attempt to, we get into that paralysis of thought that comes to philosophers… one saying to the other: "you don't know what you are talking about!". The second one says: "what do you mean by talking? What do you mean by you? What do you mean by know?"
"Cmax":
Un altro potrebbe essere capire perchè la dimensione tempo determina le caratteristiche fisiche in modo così diverso da quelle spaziali (per esempio la metrica dello spazio-tempo: perchè 1+3?), considerando che le trasformazioni "mischiano" in qualche modo le diverse dimensioni. Non sono a conoscenza di una trattazione specifica e strutturata dell'argomento ad un livello divulgativo, mi sembra sia vagamente menzionato nei libri di Hawking.
ne parli come si ci fosse una risposta a queste domande...
probabilmente sono equivalenti a: "perchè la velocità della luce è costante in ogni sistema di riferimento?"...
ma c'è una risposta che non sia "è così!" ? nel caso io non ne sono a conoscenza
, illuminatemi!
"mircoFN":
Se la domanda è di fisica quoto in pieno Michele88:
il tempo è il numero che deriva dalla misura del tempo. La definizione consiste nella descrizione della procedura per l'estrazione di tale numero e quindi per approntare e usare l'orologio (a meridiana, lunare, ad acqua, meccanico, elettronico o nucleare che sia...).
E se ti chiedessi cos'è un orologio??? Mi risponderesti un oggetto che misura il tempo???
Insomma se prendessi un oggetto che mi produce un numero ogni qual volta io lo prendo in mano, allora potrei inventarmi una nuova misurazione????
"Lord K":
E se ti chiedessi cos'è un orologio??? Mi risponderesti un oggetto che misura il tempo???
Insomma se prendessi un oggetto che mi produce un numero ogni qual volta io lo prendo in mano, allora potrei inventarmi una nuova misurazione????
1) Se lo facessi sarei contraddittorio: si tratta della classica risposta tautologica del filosofo. No, certo, un orologio è un particolare strumento (ce ne sono in giro di varia natura...) la cui descrizione consiste nella procedura con cui si usa o si realizza in pratica. Se vuoi ti posso dire cos'è un orologio semplice, ma non credo sia quello che tu mi hai chiesto... Dovendo misurare il tempo sfrutterei la la tecnologia corrente e invece di farmelo, l'orologio lo comprerei...
2) Perché no? La vera domanda è: a cosa servirebbe tale nuova misurazione? Se fosse utile, fallo di sicuro, c'è chi ha vinto il Nobel con una ideuzza del genere, altri hanno fatto un sacco di soldi, ma per la maggioranza l'idea non ha portato a nulla!
"Lord K":
[quote="mircoFN"]Se la domanda è di fisica quoto in pieno Michele88:
il tempo è il numero che deriva dalla misura del tempo. La definizione consiste nella descrizione della procedura per l'estrazione di tale numero e quindi per approntare e usare l'orologio (a meridiana, lunare, ad acqua, meccanico, elettronico o nucleare che sia...).
E se ti chiedessi cos'è un orologio??? Mi risponderesti un oggetto che misura il tempo???
[/quote]
Se sono note le forze che agiscono su un punto materiale, allora possiamo integrare le equazioni del moto e ottenere una legge "oraria" $q(t)$, cioè una funzione che esprime l'ascissa curvilinea del punto materiale in funzione di un parametro $t$. La funzione inversa $t(q)$ permette di associare a ogni posizione del punto materiale un valore del parametro $t$, a cui diamo il nome di istante di tempo. Un orologio è semplicemente un punto materiale in movimento in un sistema di riferimento inerziale e soggetto a forze note. Per comodità, si preferisce utilizzare moti perodici non smorzati (il moto della terra intorno al sole, un pendolo, il periodo della radiazione emessa dal cesio, etc..).
Per esempio, la punta della lancetta di un buon cronometro approssima bene la situazione ideale di un punto materiale in moto circolare uniforme. La posizione della punta della lancetta dipende soltanto dall'angolo $alpha$ che la lancetta forma con la verticale, per cui a ogni valore dell'angolo $alpha$ corrisponde un solo valore del parametro $t$, a meno di multipli di $2 pi$. Pertanto è possibile graduare il quadrante del cronometro direttamente in secondi, e non in radianti o in gradi, come a rigor di logica si dovrebbe fare, visto che la lancetta segnala angoli.
Accedi a tutti gli appunti
Tutor AI: studia meglio e in meno tempo