Corrente stazionaria e potenziale

Loreeee1
sappiamo che il campo elettrostatico è conservativo e quindi si può esprimere come il gradiente di un potenziale.
Ma quando facciamo circolare una corrente stazionaria all'interno di un conduttore nn siamo in presenza di un campo elettrostatico, ma di un campo di tipo diverso che in generale non sarà conservativo.
Ma allora perchè nella dimostrazione della legge di ohm, per passare dalla versione J = c E a V(a) - V(b) = iR
si usa la relazione \(\displaystyle \lmoustache E \cdot dr = V(a) - V(b) \)?
se E nn è conservativo come fa a avere un potenziale associato a un punto?

Risposte
enr87
se la corrente è stazionaria (che per me significa costante nel tempo) non hai variazione del flusso del campo magnetico attraverso una qualunque superficie che si appoggi sul filo percorso da corrente, quindi il campo elettrico è per forza conservativo. semmai la domanda si può porre in regime non stazionario (ad esempio sinusoidale): perchè valgono ancora le leggi di kirchhoff, in particolare la LKT? la risposta è che nei casi più frequenti (quindi NON sempre, ma spesso) sono sempre verificate le ipotesi di flusso del CM nullo e di flusso del vettore spostamento nullo, per cui valgono ancora conservatività del CE e solenoidalità delle correnti, rispettivamente. quando valgono le LK si parla di regime stazionario o "quasi" stazionario. comunque non è il caso di rompercisi troppo la testa

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