Corrente Elettrica
Salve,
ho una domanda che mi assilla da tempo: ho un circuito elettrico collegato ad un generatore di differenza di potenziale e una sola resistenza all'interno del circuito stesso. L'andamento del potenziale lungo il filo del circuito decresce lievemente fino a quando non incontriamo la resistenza, dove decresce rapidamente, e infine , nel tratto finale del filo conduttore, decresce di nuovo lievemente. Per quale motivo lungo il filo il filo si ha una piccola caduta di potenziale mentre nella resistenza è molto più grande?
Grazie
ho una domanda che mi assilla da tempo: ho un circuito elettrico collegato ad un generatore di differenza di potenziale e una sola resistenza all'interno del circuito stesso. L'andamento del potenziale lungo il filo del circuito decresce lievemente fino a quando non incontriamo la resistenza, dove decresce rapidamente, e infine , nel tratto finale del filo conduttore, decresce di nuovo lievemente. Per quale motivo lungo il filo il filo si ha una piccola caduta di potenziale mentre nella resistenza è molto più grande?
Grazie
Risposte
Perchè il filo= conduttore avrà una resistenza molto piccola ; anzi se la sua resistenza fosse nulla non si avrebbe caduta di potenziale sul filo ma solo sulla resistenza R. Legge di Ohm :$V =R I $
Ció che voglio dire è perché nella resistenza il potenziale decresce più veocemente rispetto al filo? Se prendessi una carica del flusso di corrente cosa succede nel filo e cosa nella resistenza? E comunque credo che anche se la resistenza del filo fosse nulla il potenziale decresca, altrimenti senza diff. Di pot. non si muoverebbero le cariche.
Senza differenza di potenziale non c'è movimento di cariche e quindi non c'è corrente che fluisca ( $i= (Delta q )/(Delta t )) $.
Se il filo è ideale a resistenza nulla non può esserci ai suoi capi differenza di potenziale e quindi non scorre corrente.Se d'altronde ai capi di questo filo ideale si applica una d.d.p. si avrà una corrente infinita
Se il filo è ideale a resistenza nulla non può esserci ai suoi capi differenza di potenziale e quindi non scorre corrente.Se d'altronde ai capi di questo filo ideale si applica una d.d.p. si avrà una corrente infinita
"RuCoLa":
... E comunque credo che anche se la resistenza del filo fosse nulla il potenziale decresca, altrimenti senza diff. Di pot. non si muoverebbero le cariche.
Zero diviso zero non fa sempre zero.

Dovresti già sapere che non esiste un conduttore perfetto, così come non esiste un dielettrico perfetto.
Anzi, il discorso è molto più complesso di una semplice resistenza. Se ti capiterà di studiare un po' di teoria delle linee di trasmissione ti sarà certamente tutto più chiaro.
Nella realtà due fili di conduttore non ideale hanno una loro resistenza così come una loro induttanza. Inoltre questi due fili (ti sarà sicuramente capitato di vedere un doppino telefonico o un cavo coassiale) non saranno posti a distanza infinita, ma saranno separati da un materiale isolante (dielettrico) anche questo non ideale, e quindi questo dielettrico avrà perdite, e ci sarà quindi anche un piccolissimo passaggio di corrente tra i due fili. inoltre, vista la loro vicinanza, si sviluppano anche dei fenomeni capacitivi.
Senza entrare inutilmente nel dettaglio, potresti comunque vedere come è fatto un vero resistore. Nella maggior parte dei casi si tratta di un filo sottilissimo, avvolto centinaia di volte attorno ad un cilindretto ceramico.
Quindi il resistore non è altro che un filo, magari centinaia di volte più lungo rispetto al reso del circuito, e centinaia di volte più sottile tutto concentrato in un piccolo componente. Sapendo questo, puoi capire perché quasi tutta la tensione cada sul resistore e non sui fili di collegamento.
Anzi, il discorso è molto più complesso di una semplice resistenza. Se ti capiterà di studiare un po' di teoria delle linee di trasmissione ti sarà certamente tutto più chiaro.
Nella realtà due fili di conduttore non ideale hanno una loro resistenza così come una loro induttanza. Inoltre questi due fili (ti sarà sicuramente capitato di vedere un doppino telefonico o un cavo coassiale) non saranno posti a distanza infinita, ma saranno separati da un materiale isolante (dielettrico) anche questo non ideale, e quindi questo dielettrico avrà perdite, e ci sarà quindi anche un piccolissimo passaggio di corrente tra i due fili. inoltre, vista la loro vicinanza, si sviluppano anche dei fenomeni capacitivi.
Senza entrare inutilmente nel dettaglio, potresti comunque vedere come è fatto un vero resistore. Nella maggior parte dei casi si tratta di un filo sottilissimo, avvolto centinaia di volte attorno ad un cilindretto ceramico.
Quindi il resistore non è altro che un filo, magari centinaia di volte più lungo rispetto al reso del circuito, e centinaia di volte più sottile tutto concentrato in un piccolo componente. Sapendo questo, puoi capire perché quasi tutta la tensione cada sul resistore e non sui fili di collegamento.
Mmmmh non mi torna... se anche il filo fosse ideale, cioé a resistenza zero le cariche che lo percorrono (dal generatore alla resistenza, per esempio) si spostano perché c'é differenza di potenziale lungo il filo stesso! Altrimenti non si muoverebbero...
Secondo me devi decidere se vuoi ragionare con un modello reale o ideale.
Lascia stare la resistenza, considera solo un filo e collegalo ai capi di un generatore di tensione ideale $V_G$.
se vogliamo parlare del caso ideale, semplicemente le regole base dell'elettrotecnica non te lo permettono, perché a due stessi punti del circuito stai imponendo due tensioni diverse, cioè $0$ e $V_G$.
Se invece, vogliamo parlare del caso reale, se prendi un generatore di tensione e lo metti in cortocircuito, se sei fortunato si brucia la resistenza di protezione del generatore, se sei sfortunato fai una bella fiammata di un metro.
Lascia stare la resistenza, considera solo un filo e collegalo ai capi di un generatore di tensione ideale $V_G$.
se vogliamo parlare del caso ideale, semplicemente le regole base dell'elettrotecnica non te lo permettono, perché a due stessi punti del circuito stai imponendo due tensioni diverse, cioè $0$ e $V_G$.
Se invece, vogliamo parlare del caso reale, se prendi un generatore di tensione e lo metti in cortocircuito, se sei fortunato si brucia la resistenza di protezione del generatore, se sei sfortunato fai una bella fiammata di un metro.
Okay! Ma le cariche per spostarsi dal generatore alla resistenza lungo il filo dovranno pur essere sottoposte a una differenza di potenziale no?
"RuCoLa":
Per quale motivo lungo il filo il filo si ha una piccola caduta di potenziale mentre nella resistenza è molto più grande?
Semplicemente perché le resistenze sono diverse e occorre una diversa quantità di energia per vincerle ...
Resistenza più grande -> caduta di energia più grande
Resistenza più piccola -> caduta di energia più piccola
Ricordati che d.d.p in sostanza significa differenza di energia.
Spiegazione molto, ma molto poco corretta ma spero ti abbia aiutato ...
Cordialmente, Alex
D'accordo grazie a tutti!