Coef. di mutua induzione
ciao a tutti.
ho una domanda:
il coeficiente di mutua induzione tra due circuiti NON dipende dalla corrente che scorre nei due circuiti.
ora, quest'affermazione è vera, ma voglio vedere se ho capito il perché.
M = ΦB/i
dove se chiamo j e k i due circuiti
M(jk)
Φ(k)
B(j)
i(j)
quindi l'affermazione è vera in quanto il coefficiente di mutua induzione in questione dipende solo ed esclusivamente dalla corrente del circuito j e quindi non da quella di entrambi i circuiti?
grazie in anticipo
ho una domanda:
il coeficiente di mutua induzione tra due circuiti NON dipende dalla corrente che scorre nei due circuiti.
ora, quest'affermazione è vera, ma voglio vedere se ho capito il perché.
M = ΦB/i
dove se chiamo j e k i due circuiti
M(jk)
Φ(k)
B(j)
i(j)
quindi l'affermazione è vera in quanto il coefficiente di mutua induzione in questione dipende solo ed esclusivamente dalla corrente del circuito j e quindi non da quella di entrambi i circuiti?
grazie in anticipo
Risposte
Non proprio.
Consideriamo due bobine:
la f.e.m. indotta in una delle due bobine, per esempio la 2, è dovuta alla variazione di intensità di corrente nella bobina 1 ($i_1$). Il flusso concatenato con la bobina 2 comprende quindi, oltre al contributo dovuto alla variazione della corrente che percorre il circuito (f.e.m. autoindotta), anche un contributo dovuto al campo $B_1$ prodotto dalla bobina 1.
Chiamiamo $Phi_(21)$ il flusso concatenato con la spira 2 dovuto al campo magnetico della bobina 1, che è quello che varia quando varia $i_1$.
Sappiamo che il campo $B_1$ è proporzionale all'intensità di corrente $i_1$ che lo produce per la legge di Biot-Savart, quindi anche $Phi_(21)$ è proporzionale a $i_1$, e per descrivere questa relazione viene introdotta una costante, detta coefficiente di mutua induzione. Questo coefficiente dipende da caratteristiche geometriche come la forma delle bobine, il modo in cui sono avvolte, la distanza e l'orientazione reciproche, ma ripeto, è una costante dovuta alla proporzionalità tra campo magnetico e corrente dovuta alla legge di Biot-Savart.
Ho cercato di essere sintetico, spero di non aver perso in chiarezza.
Ciao
Consideriamo due bobine:
la f.e.m. indotta in una delle due bobine, per esempio la 2, è dovuta alla variazione di intensità di corrente nella bobina 1 ($i_1$). Il flusso concatenato con la bobina 2 comprende quindi, oltre al contributo dovuto alla variazione della corrente che percorre il circuito (f.e.m. autoindotta), anche un contributo dovuto al campo $B_1$ prodotto dalla bobina 1.
Chiamiamo $Phi_(21)$ il flusso concatenato con la spira 2 dovuto al campo magnetico della bobina 1, che è quello che varia quando varia $i_1$.
Sappiamo che il campo $B_1$ è proporzionale all'intensità di corrente $i_1$ che lo produce per la legge di Biot-Savart, quindi anche $Phi_(21)$ è proporzionale a $i_1$, e per descrivere questa relazione viene introdotta una costante, detta coefficiente di mutua induzione. Questo coefficiente dipende da caratteristiche geometriche come la forma delle bobine, il modo in cui sono avvolte, la distanza e l'orientazione reciproche, ma ripeto, è una costante dovuta alla proporzionalità tra campo magnetico e corrente dovuta alla legge di Biot-Savart.
Ho cercato di essere sintetico, spero di non aver perso in chiarezza.
Ciao
cose che sapevo ma non avevo messo insieme in modo chiaro, grazie mille
conciso ma esaustivo

