Circuito: due resistenze ed una induttanza
Si abbia il circuito mostrato in figura (scusate l'obbrobrio), dove mi sono scordato di scrivere che chiamo $epsilon$ la f.e.m. fornita dal generatore. Scrivere le espressioni delle correnti circolanti in $R_1$ e $R_2$.

Considero le due maglie come in figura.

$i_1$ circola nella resistenza $R_1$ mentre $i_2$ nella $R_2$, è corretto?
Pongo, quindi, $R$ resistenza equivalente nella serie delle due resistenze.
Il sistema risolvente il circuito sarà, dunque,
\[\begin{cases} \epsilon = Ri_1 \\ \epsilon - L\frac{di_2}{dt}=R_2i_2 \end{cases}\]
che risolvo facilmente, senza bisogno di disaccoppiare o altre corbellerie strane.
È corretto?

Considero le due maglie come in figura.

$i_1$ circola nella resistenza $R_1$ mentre $i_2$ nella $R_2$, è corretto?
Pongo, quindi, $R$ resistenza equivalente nella serie delle due resistenze.
Il sistema risolvente il circuito sarà, dunque,
\[\begin{cases} \epsilon = Ri_1 \\ \epsilon - L\frac{di_2}{dt}=R_2i_2 \end{cases}\]
che risolvo facilmente, senza bisogno di disaccoppiare o altre corbellerie strane.
È corretto?
Risposte
Già fatto.
"navigatore":
Già fatto.
con i risultati si trova?
p.s. visto che ci sei risposndi anche al mio thread

Non ho i risultati, ma i ragionamenti espostimi mi tornano!
Paolo,
ho dato un'occhiata al tuo thread.
Non si capisce una benemerita...
Anzi, si capisce che vorresti, in poche righe, un corso di Elettrotecnica per il quale ci vogliono delle settimane, a dir poco.
Inoltre, occorrono conoscenze di calcolo vettoriale, numeri complessi, trigonometria, e qualche santa derivata...
Credo i frequentatori di un corso professionale non abbiano queste conoscenze. Ma non è una colpa, naturalmente.
E non sapendo che tipo di conoscenze si richiedono in un corso come il tuo, nè a che livello il vostro prof (che tu dici essere alle prime armi...!) spiega queste nozioni, è per me (ma credo per chiunque) praticamente impossibile rispondere al suddetto thread.
Ti posso consigliare un buon testo di Elettrotecnica Generale, ma è per Istituti Tecnici, l'autore è CONTE, la casa editrice è la Hoepli.
ho dato un'occhiata al tuo thread.
Non si capisce una benemerita...
Anzi, si capisce che vorresti, in poche righe, un corso di Elettrotecnica per il quale ci vogliono delle settimane, a dir poco.
Inoltre, occorrono conoscenze di calcolo vettoriale, numeri complessi, trigonometria, e qualche santa derivata...
Credo i frequentatori di un corso professionale non abbiano queste conoscenze. Ma non è una colpa, naturalmente.
E non sapendo che tipo di conoscenze si richiedono in un corso come il tuo, nè a che livello il vostro prof (che tu dici essere alle prime armi...!) spiega queste nozioni, è per me (ma credo per chiunque) praticamente impossibile rispondere al suddetto thread.
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"giuliofis":
Non ho i risultati, ma i ragionamenti espostimi mi tornano!
quindi è il ragionamento di Navigatore quello esatto...
"navigatore":
Paolo,
ho dato un'occhiata al tuo thread.
Non si capisce una benemerita...
Anzi, si capisce che vorresti, in poche righe, un corso di Elettrotecnica per il quale ci vogliono delle settimane, a dir poco.
Inoltre, occorrono conoscenze di calcolo vettoriale, numeri complessi, trigonometria, e qualche santa derivata...
Credo i frequentatori di un corso professionale non abbiano queste conoscenze. Ma non è una colpa, naturalmente.
E non sapendo che tipo di conoscenze si richiedono in un corso come il tuo, nè a che livello il vostro prof (che tu dici essere alle prime armi...!) spiega queste nozioni, è per me (ma credo per chiunque) praticamente impossibile rispondere al suddetto thread.
Ti posso consigliare un buon testo di Elettrotecnica Generale, ma è per Istituti Tecnici, l'autore è CONTE, la casa editrice è la Hoepli.
Non è una novita quella che un mio scritto non viene capito. Ad ogni modo fra i frequentatori del corso ci sono dei diplomati di istituti tecnici industriali quindi è parzialmente vero ciò che sostieni. Devo anche aggiungere una nota a sfavore dei titoli di merito, nel mondo credo esistano delle persone alfabetizzate che non hanno alcun titolo di studio e non hanno nulla da invidiare a grandi laureati. Mi domandavo solo perchè si calcolasse in un certo modo la V in corrente alternata visto e considerato che avevo notato la epsilon e la rohl in un'unica espressione che non mi era chiara. La roe (o come si scrive) è l'equivalente di V/I è un'altra maniera di esprimere la resistenza sia in corrente continua e sia in corrente alternata.