Chiarimento sull'effetto doppler

smaug1
Allora sappiamo che è un fenomento che si manifesta quando la sorgente e l'osservatore sono in moto relativo. In generale vale che il numero di onde emesse $N = \nu \Delta t$ dove $\nu$ è la frequenza cioè il numero di onde emesse nell'unità di tempo. Se tutto è in quiete non capisco perchè $\lambda = (c\ \Delta\ t) / N$ dove $c$ è la velocità di propagazione,e quindi $\lambda = c / \nu$

$(c\ \Delta\ t)$ sarebbe lo spazio percorso da una singola onda, fronte d'onda?

Ora nel caso in cui la sorgente è in moto sappiamo che l'onda percorre una distanza $\c\ \Delta\ t$ mentre la sorgente una distanza $\v_s\ \Delta\ \t$ Intuitivamente davanti la sorgente che si avvicina all'osservatore i fronti d'onda diventano più fitti, vero? ma come spiegarlo? perchè occupano una distanza $\c\ \Delta\ t - \v_s\ \Delta\ \t$ ? mentre dietro la sorgente $\c\ \Delta\ t + \v_s\ \Delta\ \t$? Me lo potreste spiegare? :P

Una volta capito questo so come arrivare alla frequenza percepita dall'osservatore!

Grazie mille

Risposte
Sk_Anonymous
smaug, hai bisogno di spiegazioni teoriche. Questo sito che tratta di Onde e Musica fa al caso tuo :

http://fisicaondemusica.unimore.it/index.html

smaug1
sembra buono, grazie mille navigatore!

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