Chi si intende veramente di elettronica? La potenza attiva..
Stiamo trattando la potenza in corrente alternata.
Io so che quella indicata tra le caratteristiche di un utilizzatore è la potenza attiva ovvero quella che noi chiediamo all'enel per far funzionare un determinato utilizzatore.
Ora, conoscendo lo sfasamento dell'onda generata dal nostro utilizzatore che solitamente è indicato sulla targhetta del nostro utilizzatore stesso non solo possiamo ricavarci la potenza apparente e di conseguenza la potenza reattiva mediante il teorema di pitagora, ma possiamo sapere di quanto sfasamento rientra nei limiti imposti dal gestore dell'energia stesso?
il coseno dell'angolo di sfasamento identifica appunto lo sfasamento esistente con la sinuisoide "Enel" e se ho capito bene quando queste due si sovrappongono significa che non vi è nessuno sfasamento, ma il limite è appunto rappresentanto dalla sinusoide originaria ovvero io da cliente non devo mai attaccare alla rete un Motore che mi generi uno sfasamento pari a quello della tensione originaria pertanto dovrebbero andare bene una serie di utilizzatori che comunque sommati non arrivino mai a sovrapporsi oppure uno solo che abbiamo un angolo di sfasamento < di quello dell'Enel.
Qualcuno mi spieghi meglio perchè il prof. ogni volta è abbastanza vago e impreciso.
Io so che quella indicata tra le caratteristiche di un utilizzatore è la potenza attiva ovvero quella che noi chiediamo all'enel per far funzionare un determinato utilizzatore.
Ora, conoscendo lo sfasamento dell'onda generata dal nostro utilizzatore che solitamente è indicato sulla targhetta del nostro utilizzatore stesso non solo possiamo ricavarci la potenza apparente e di conseguenza la potenza reattiva mediante il teorema di pitagora, ma possiamo sapere di quanto sfasamento rientra nei limiti imposti dal gestore dell'energia stesso?
il coseno dell'angolo di sfasamento identifica appunto lo sfasamento esistente con la sinuisoide "Enel" e se ho capito bene quando queste due si sovrappongono significa che non vi è nessuno sfasamento, ma il limite è appunto rappresentanto dalla sinusoide originaria ovvero io da cliente non devo mai attaccare alla rete un Motore che mi generi uno sfasamento pari a quello della tensione originaria pertanto dovrebbero andare bene una serie di utilizzatori che comunque sommati non arrivino mai a sovrapporsi oppure uno solo che abbiamo un angolo di sfasamento < di quello dell'Enel.
Qualcuno mi spieghi meglio perchè il prof. ogni volta è abbastanza vago e impreciso.
Risposte
Che intendi per angolo di sfasamento dell'Enel?
Ai capi del carico, collegato alla rete, sono presenti una tensione e una corrente dipendenti dal tempo, delle sinusoidi diciamo, dipendenti dal carico, nella loro forma e nella loro fase. Lo sfasamento su cui ci sono dei vincoli è quello tra tensione e corrente.
Tieni conto che quando la differenza di fase è di 180° c'è passaggio di corrente nella linea, senza fornire potenza al carico.
Ai capi del carico, collegato alla rete, sono presenti una tensione e una corrente dipendenti dal tempo, delle sinusoidi diciamo, dipendenti dal carico, nella loro forma e nella loro fase. Lo sfasamento su cui ci sono dei vincoli è quello tra tensione e corrente.
Tieni conto che quando la differenza di fase è di 180° c'è passaggio di corrente nella linea, senza fornire potenza al carico.
vorrei comprendere il concetto. Leggevo in rete che quella indicata sulle caratteristiche di un utilizzatore della rete è la potenza apparente appunto da cui conoscendo l'angolo di sfasamento si può ricavare logicamente la potenza attiva, dal primo messaggio come si può notare, avevo capito il contrario.
Vorrei mettere ordine nella mia testolina. In presenza di uno sfasamento quindi senza alcun cos fi 'energia che ci fornisce l'enel per alimentare il nostro utilizzatore si disperde in buona parte per alimentare le reattanze che fanno funzionare il nostro utilizzatore, ma cosa avviene nello specifico in questo caso, cosa avviene fisicamente?
- rispetto alla sinusoide fornita in origine, un determinato Motore elettrico diciamo da 2 kw sfasa la tensione e la corrente al
punto da disperdere parte della potenza e così l'enel deve fornire di più
- la corrente veicolata sulle reattanze fa si che avvenga un certo allontanamento dalla tensione
Come devo immaginare il fenomeno?
Sappiamo che l'Enel mi fornisce una sinusoide che può generare una certa corrente attraversando determinati conduttori, ma quando consideriamo lo sfasamento, devo pensare ad una distanza fisica tra la corrente e la tensione per la potenza attiva ed un ulteriore sfasamento tra corrente e tensione per la potenza reattiva??
Sono portato a pensare che in un luogo di uno sfasamento senza alcuna correzione parte della potenza e quindi anche della correnta si disperda inutilmente allora l'enel in questo caso specifico dovrebbe erogare maggiore potenza per raggiungere un valore necessario ad alimentare il mio utilizzatore e praticamente il cosiddetto fasamento altro non è che la correzione degli effetti generati dagli avvolgimenti induttivi mediante i condensatori. La corrente sempre quella è, la portiamo sui condensatori ad un valore sufficiente per alimentarli e moderiamo lo sfasamento e questo ci permette di trasportare parte dell'energia prima dissipata inutilmente al nostro utilizzatore quale può essere un compressore ad aria.
Rappresentando i due casi su di un sistema ad assi cartesiani, la situazione come viene descritta? Nessun allontamento fra la tensione e la corrente, non so perchè penso a due sinusoidi.
Questa è la domanda,
- rispetto alla sinusoide fornita in origine, un determinato Motore elettrico diciamo da 2 kw sfasa la tensione e la corrente al
punto da disperdere parte della potenza e così l'enel deve fornire di più
- la corrente veicolata sulle reattanze fa si che avvenga un certo allontanamento dalla tensione
Come devo immaginare il fenomeno?
Sappiamo che l'Enel mi fornisce una sinusoide che può generare una certa corrente attraversando determinati conduttori, ma quando consideriamo lo sfasamento, devo pensare ad una distanza fisica tra la corrente e la tensione per la potenza attiva ed un ulteriore sfasamento tra corrente e tensione per la potenza reattiva??
Sono portato a pensare che in un luogo di uno sfasamento senza alcuna correzione parte della potenza e quindi anche della correnta si disperda inutilmente allora l'enel in questo caso specifico dovrebbe erogare maggiore potenza per raggiungere un valore necessario ad alimentare il mio utilizzatore e praticamente il cosiddetto fasamento altro non è che la correzione degli effetti generati dagli avvolgimenti induttivi mediante i condensatori. La corrente sempre quella è, la portiamo sui condensatori ad un valore sufficiente per alimentarli e moderiamo lo sfasamento e questo ci permette di trasportare parte dell'energia prima dissipata inutilmente al nostro utilizzatore quale può essere un compressore ad aria.
Rappresentando i due casi su di un sistema ad assi cartesiani, la situazione come viene descritta? Nessun allontamento fra la tensione e la corrente, non so perchè penso a due sinusoidi.
Questa è la domanda,