Centro istantanea rotazione.
Mentre risolvevo il seguente esercizio:
ho fatto errori nel considerare il momento rispetto al punto.....
Io facevo considerazioni del tipo Centro istantanea rotazione, ma non mi trovo con quello che dice il testo, in sostanza non comprendo la scelta del punto $A'$, e la regola che ha utilizzato il testo per arrivare a dire che deve essere proprio quel punto $A'$ come punto dei momenti
Qualcuno può per favore aiutarmi a capire il perchè non ha utilizzato il Centro istantanea rotazione
ho fatto errori nel considerare il momento rispetto al punto.....
Io facevo considerazioni del tipo Centro istantanea rotazione, ma non mi trovo con quello che dice il testo, in sostanza non comprendo la scelta del punto $A'$, e la regola che ha utilizzato il testo per arrivare a dire che deve essere proprio quel punto $A'$ come punto dei momenti

Qualcuno può per favore aiutarmi a capire il perchè non ha utilizzato il Centro istantanea rotazione

Risposte
E dov'è il centro di istantanea rotazione ? Lo dice pure il testo, che la barretta si muove di moto traslatorio.Quindi?
Il testo ha molti errori e io nella mia insicurezza ho pensato fosse un altro errore, immaginando il movimento come rotatorio del punto A con raggio AC ecc.
Comunque mi resta il dubbio sul perche’ si ha il punto $A’$ come punto dei momenti
Se i punti $A$ e $G$ e $B$ si muovono parallelamente, perche’ il punto dei momenti deve essere proprio in $A’$
Comunque mi resta il dubbio sul perche’ si ha il punto $A’$ come punto dei momenti

Se i punti $A$ e $G$ e $B$ si muovono parallelamente, perche’ il punto dei momenti deve essere proprio in $A’$

Non mi hai risposto sulla posizione del CIR, che è il punto all’infimito delle due direzioni parallele dei fili.
Puoi prendere il polo dei momenti dove vuoi, ma il punto A’ è il più comodo, come vedi basta una sola equazione, in cui non compare $ma_G$ . Ma la considerazione del libro sulla forza di inerzia in G è inutile, un osservatore esterno non vede alcuna forza di inerzia.
Per curiosità, che libro è?
Puoi prendere il polo dei momenti dove vuoi, ma il punto A’ è il più comodo, come vedi basta una sola equazione, in cui non compare $ma_G$ . Ma la considerazione del libro sulla forza di inerzia in G è inutile, un osservatore esterno non vede alcuna forza di inerzia.
Per curiosità, che libro è?
"Shackle":
Ma la considerazione del libro sulla forza di inerzia in G è inutile, un osservatore esterno non vede alcuna forza di inerzia.
Per curiosità, che libro è?
Te lo dico in Privato!
Lascia stare , era solo una curiosità .
"Shackle":
Lascia stare , era solo una curiosità .
Ok!

"Shackle":
Ma la considerazione del libro sulla forza di inerzia in G è inutile, un osservatore esterno non vede alcuna forza di inerzia.
Nel capitolo inerente agli esercizi in questione, viene trattata la forza d’inerzia, quindi ai fini didattici e’ giustificabile il fatto che la richiama in questi esercizi, ma la forza d’inerzia e’ in realta’ una forza apparente, quindi penso che sia il caso di considerarla per comprendere bene il fenomeno Fisico!
Non capisco il perche’ dovrebbe essere inutile la sua presenza in G

Leggi bene la mia frase, non stravolgerla. Ho detto che, per un OI esterno , ci sono solo le tensioni nei fili e la forza peso, che sono forze realmente applicate.
Quindi è inutile la considerazione del libro sulla forza inerziale, apparente, in G.
Se io , OI , osservo te che leghi un filo a un sasso e lo fai roteare, dirò che tramite il filo tu eserciti una forza “centripeta “ sul sasso. Punto.
Le forze apparenti sono l’argomento meno compreso dagli studenti.
Quindi è inutile la considerazione del libro sulla forza inerziale, apparente, in G.
Se io , OI , osservo te che leghi un filo a un sasso e lo fai roteare, dirò che tramite il filo tu eserciti una forza “centripeta “ sul sasso. Punto.
Le forze apparenti sono l’argomento meno compreso dagli studenti.
Ok, comprendo quello che volevi dire, perdonami se mi sono espresso male, ma nessuna mia intenzione di stravolgere nulla

Non devo perdonarti di nulla, a volte capita di scambiare l’ordine delle parole, e il concetto sembra diverso. L’imporotante è capire la fisica.
La questione non sta proprio così. Tralasciando il fatto che antonio_80 non ci ha capito nulla (centri di istantanea rotazione a gogo senza senso), mi sorprendono gli errori grossolani del testo.
Innanzitutto questo è un eserciziario di meccanica applicata, niente ha un senso fisico né tantomeno deve averlo, il senso fisico lo si impara in un corso di fisica generale.
Le forze e coppie di inerzia NON sono le forze apparenti.
Un osservatore (inerziale o meno) per un corpo rigido scrive:
$sumF=ma_G$
$sum r xx F=I_G alpha$
Se uno adesse si mette solidale al centro di massa G del corpo e ruota solidalmente con esso, per lui il corpo è in equilibrio e scrive:
$sumF-ma_G=0$
$sum r xx F-I_G alpha=0$
La quantità $-ma_G$ e $-I_G alpha$ sono chiamate rispettivamente forza di inerzia e coppia di inerzia.
A cosa serve una simile notazione? A niente nella maggior parte dei casi. In meccanica applicata una simile notazione è utile perché in questo modo abbiamo trasformato un problema dinamico in un problema statico.
Infatti l'accelerazione $a_G$ e l'accelerazione angolare $alpha$ di un qualche corpo rigido di un qualche meccanisco articolato è NOTA A PRIORI dai vincoli e dalle forze motrici esterne (in generale l'accelerazione angolare del corpo viene quasi sempre trascurata, semplificando il problema statico grafico), se l'accelerazione è nota, allora le forze incognita delle reazioni vincolari si possono trovare con i classici metodi della statica grafica considerando appunto la "forza d'inerzia" $-ma_G$ e la "coppia d'inerzia" $-I_Galpha$.
E' chiaro che neanche chi ha scritto il testo ci ha capito molto, infatti dice che il momento della forza d'inerzia è nullo perché il corpo non ruota! Grande balla. Il momento della forza d'inerzia è nullo perché il polo per calcolare il momento è stato scelto a posta in modo che esso fosse nullo! Basta prendere come polo il punto A all'estremo dell'asta e magicamente il momento della forza d'inerzia non è nullo..eppure il corpo non ruota lo stesso. Questo perché il "momento della forza d'inerzia" (che di per sé NON ha nessun significato, tendo a ribadirlo, non cè nessuna "forza d'inerzia che crea momento in un corpo) altro non è che il momento angolare del centro di massa del noto teorema di Koenig del momento angolare!
Innanzitutto questo è un eserciziario di meccanica applicata, niente ha un senso fisico né tantomeno deve averlo, il senso fisico lo si impara in un corso di fisica generale.
Le forze e coppie di inerzia NON sono le forze apparenti.
Un osservatore (inerziale o meno) per un corpo rigido scrive:
$sumF=ma_G$
$sum r xx F=I_G alpha$
Se uno adesse si mette solidale al centro di massa G del corpo e ruota solidalmente con esso, per lui il corpo è in equilibrio e scrive:
$sumF-ma_G=0$
$sum r xx F-I_G alpha=0$
La quantità $-ma_G$ e $-I_G alpha$ sono chiamate rispettivamente forza di inerzia e coppia di inerzia.
A cosa serve una simile notazione? A niente nella maggior parte dei casi. In meccanica applicata una simile notazione è utile perché in questo modo abbiamo trasformato un problema dinamico in un problema statico.
Infatti l'accelerazione $a_G$ e l'accelerazione angolare $alpha$ di un qualche corpo rigido di un qualche meccanisco articolato è NOTA A PRIORI dai vincoli e dalle forze motrici esterne (in generale l'accelerazione angolare del corpo viene quasi sempre trascurata, semplificando il problema statico grafico), se l'accelerazione è nota, allora le forze incognita delle reazioni vincolari si possono trovare con i classici metodi della statica grafica considerando appunto la "forza d'inerzia" $-ma_G$ e la "coppia d'inerzia" $-I_Galpha$.
E' chiaro che neanche chi ha scritto il testo ci ha capito molto, infatti dice che il momento della forza d'inerzia è nullo perché il corpo non ruota! Grande balla. Il momento della forza d'inerzia è nullo perché il polo per calcolare il momento è stato scelto a posta in modo che esso fosse nullo! Basta prendere come polo il punto A all'estremo dell'asta e magicamente il momento della forza d'inerzia non è nullo..eppure il corpo non ruota lo stesso. Questo perché il "momento della forza d'inerzia" (che di per sé NON ha nessun significato, tendo a ribadirlo, non cè nessuna "forza d'inerzia che crea momento in un corpo) altro non è che il momento angolare del centro di massa del noto teorema di Koenig del momento angolare!
Vulplasir , sei tornato dalle ferie ?
Non farti sentire da un docente di meccanica delle macchine, che niente ha senso fisico in questa materia!
In meccanica applicata, è la norma introdurre forze e coppie di inerzia ; ad esempio, quando si studia il manovellismo di spinta rotativa, è normale parlare di forze di inerzia alternative di primo e secondo ordine.[nota]In questa dispensa , per esempio, al paragrafo 8-3.2 si accenna alla necessità e al modo di equilibrare le forze di inerzia dette nei motori a combustione interna, e questo è un argomento obbligato per chi studia la MAM . Ma non è il solo caso. Comunque non andiamo fuori tema .[/nota]
E quando si studiano i dischi rotanti nelle turbine, si parla di "dischi sollecitati a forza centrifuga" . Ma se non è zuppa è pan bagnato , sempre lí stiamo ! Sempre di forze inerziali si tratta , non abbiamo inventato nuovi tipi di forza!
Infatti, abbiamo "passato tutto al primo membro" , e il problema si risolve coi metodi della statica aggiungendo le forze e coppie di inerzia a quelle applicate .
Concordo, ma non mi sembrava il caso di fare tanti ragionamenti , su questo semplice esercizio. Basta una sola equazione, per risolvere il problema.

Innanzitutto questo è un eserciziario di meccanica applicata, niente ha un senso fisico né tantomeno deve averlo, il senso fisico lo si impara in un corso di fisica generale.
Le forze e coppie di inerzia NON sono le forze apparenti.
Non farti sentire da un docente di meccanica delle macchine, che niente ha senso fisico in questa materia!
In meccanica applicata, è la norma introdurre forze e coppie di inerzia ; ad esempio, quando si studia il manovellismo di spinta rotativa, è normale parlare di forze di inerzia alternative di primo e secondo ordine.[nota]In questa dispensa , per esempio, al paragrafo 8-3.2 si accenna alla necessità e al modo di equilibrare le forze di inerzia dette nei motori a combustione interna, e questo è un argomento obbligato per chi studia la MAM . Ma non è il solo caso. Comunque non andiamo fuori tema .[/nota]
E quando si studiano i dischi rotanti nelle turbine, si parla di "dischi sollecitati a forza centrifuga" . Ma se non è zuppa è pan bagnato , sempre lí stiamo ! Sempre di forze inerziali si tratta , non abbiamo inventato nuovi tipi di forza!
Un osservatore (inerziale o meno) per un corpo rigido scrive:
$sumF=ma_G$
$sum r xx F=I_G alpha$
Se uno adesse si mette solidale al centro di massa G del corpo e ruota solidalmente con esso, per lui il corpo è in equilibrio e scrive:
$sumF-ma_G=0$
$sum r xx F-I_G alpha=0$
La quantità $-ma_G$ e $-I_G alpha$ sono chiamate rispettivamente forza di inerzia e coppia di inerzia.
A cosa serve una simile notazione? A niente nella maggior parte dei casi. In meccanica applicata una simile notazione è utile perché in questo modo abbiamo trasformato un problema dinamico in un problema statico.
Infatti, abbiamo "passato tutto al primo membro" , e il problema si risolve coi metodi della statica aggiungendo le forze e coppie di inerzia a quelle applicate .
E' chiaro che neanche chi ha scritto il testo ci ha capito molto, infatti dice che il momento della forza d'inerzia è nullo perché il corpo non ruota! Grande balla. Il momento della forza d'inerzia è nullo perché il polo per calcolare il momento è stato scelto a posta in modo che esso fosse nullo! Basta prendere come polo il punto A all'estremo dell'asta e magicamente il momento della forza d'inerzia non è nullo..eppure il corpo non ruota lo stesso. Questo perché il "momento della forza d'inerzia" (che di per sé NON ha nessun significato, tendo a ribadirlo, non cè nessuna "forza d'inerzia che crea momento in un corpo) altro non è che il momento angolare del centro di massa del noto teorema di Koenig del momento angolare!
Concordo, ma non mi sembrava il caso di fare tanti ragionamenti , su questo semplice esercizio. Basta una sola equazione, per risolvere il problema.
In meccanica applicata, è la norma introdurre forze e coppie di inerzia ; ad esempio, quando si studia il manovellismo di spinta rotativa, è normale parlare di forze di inerzia alternative di primo e secondo ordine.1
E quando si studiano i dischi rotanti nelle turbine, si parla di "dischi sollecitati a forza centrifuga" . Ma se non è zuppa è pan bagnato , sempre lí stiamo ! Sempre di forze inerziali si tratta , non abbiamo inventato nuovi tipi di forza!
Si ma rispetto alle "forze apparenti" qui il concetto è molto diverso. Qui stiamo soltanto letteralmente "portando a sinistra dell'equazione" i due termini, niente di più e niente di meno, non c'è nessun osservatore coinvolto, come nel caso delle forze apparenti. Per esempio un osservatore che si trova su un treno di accelerazione $a$, per fare delle previsioni, deve aggiungere una forza apparente $-ma$ ai corpi che studia. Una volta che l'ha fatto, per lui vale $sumF=ma_(rel)$, ossia $sumF-ma_(rel)=0$, ossia la forza d'inerzia non è -ma, ma è $-ma_(rel)$, che è una incognita, altra grandissima differenza tra le forze apparenti e quelle d'inerzia. Le prime sono note perché dipendono soltanto dal moto dell'osservatore che studia il sistema, le secondo sono incognite, perché sono le incognite del problema dinamico (come detto queste ultime sono note solo in casi particolari in cui i vincoli sono noti e sappiamo come si muove il sistema).
La questione delle forze centrifughe nei dischi o altro conferma quello che dico io. La "forza centrifuga" di cui si parla altro non è che la "forza centripeta" agente sul disco (ossia la forza centripeta DEL disco che ruota, NON di un osservatore che ruota e vede il disco, in quel caso sarebbe una forza apaprente) cambiata di segno, se noi sappiamo a quale velocita angolare ruota il disco, conosciamo questa "forza centrifuga" e possiamo bilanciarla.
E quando si studiano i dischi rotanti nelle turbine, si parla di "dischi sollecitati a forza centrifuga" . Ma se non è zuppa è pan bagnato , sempre lí stiamo ! Sempre di forze inerziali si tratta , non abbiamo inventato nuovi tipi di forza!
Si ma come detto, ci sta una profonda differenza, le prime sono note, le altre sono incognite. Nel caso dell'OP per esempio tale forza d'inerzia è incognita, perché non sa l'accelerazione del sistema, mentre sa che dai vincoli il sistema non può ruotare.
Non farti sentire da un docente di meccanica delle macchine, che niente ha senso fisico in questa materia!
Il senso viene dalle equazioni di cui la meccanica applicata fa uso. "Bilanciare le forze d'inerzia" (per me) NON ha nessun significato, non significa niente, è solo un modo di dire che bisogna annullare o minimizzare le reazioni vincolari che si esplicano sui vincoli, infatti sono i vincoli che tramite reazioni R e coppie C fanno si che $R=ma$ e $C=Ialpha$. Anullare o minimizzare le forze d'inerzia implica annullare o minimizzare $ma$ e $Ialpha$ e quindi annullare e minimizzare R e C, niente di più...se chiedo a una decina di studenti o altro cosa significa annullare le forza d'inerzia se uno mi sa rispondere è gia tanto.
"Vulplasir":
Si ma rispetto alle "forze apparenti" qui il concetto è molto diverso. Qui stiamo soltanto letteralmente "portando a sinistra dell'equazione" i due termini, niente di più e niente di meno, non c'è nessun osservatore coinvolto, come nel caso delle forze apparenti.

Sinceramente io questa differenza non la vedo.
"Vulplasir":
Per esempio un osservatore che si trova su un treno di accelerazione $a$, per fare delle previsioni, deve aggiungere una forza apparente $-ma$ ai corpi che studia. Una volta che l'ha fatto, per lui vale $sumF=ma_(rel)$, ossia $sumF-ma_(rel)=0$, ossia la forza d'inerzia non è -ma, ma è $-ma_(rel)$, che è una incognita, altra grandissima differenza tra le forze apparenti e quelle d'inerzia. Le prime sono note perché dipendono soltanto dal moto dell'osservatore che studia il sistema, le secondo sono incognite, perché sono le incognite del problema dinamico (come detto queste ultime sono note solo in casi particolari in cui i vincoli sono noti e sappiamo come si muove il sistema).
Certo ma smentisci una cosa falsa che hai detto tu: lo hai detto tu che è $ma_{rel}$ sarebbe la forza di inerzia, siamo d'accordo che non lo è, chi direbbe il contrario?
La forza di inerzia infatti, è $-ma$ ed è la forza appunto che è interpretata come apparente dall'osservatore solidale col treno che non è un sistema di riferimento inerziale, poi se il corpo è fermo rispetto ad un osservatore solidale col treno allora $a_{rel}=0$.
"Vulplasir":
La questione delle forze centrifughe nei dischi o altro conferma quello che dico io. La "forza centrifuga" di cui si parla altro non è che la "forza centripeta" agente sul disco (ossia la forza centripeta DEL disco che ruota, NON di un osservatore che ruota e vede il disco, in quel caso sarebbe una forza apaprente) cambiata di segno, se noi sappiamo a quale velocita angolare ruota il disco, conosciamo questa "forza centrifuga" e possiamo bilanciarla.
[....]
Non capisco cosa vuoi dire, la forza centrifuga per unità di massa, osservata da un osservatore solidale con un disco rotante è pari a $omega^2 R$, per come si definisce la forza centifuga.
Se si considera un qualunque corpo rigido e ci si mettesse in un sistema di riferimento solidale col corpo l'equilibrio statico a traslazione si esprimerebbe scrivendo che la somma di tutte le forze agenti sul corpo in qualunque istante, incluse le forze di inerzia, calcolate nel solito modo, e le reazioni vincolari, deve essere nulla.
Per i momenti il discorso è diverso, non potendo scomporre l'accelelerazione angolare in vari contributi, come si fa per l'accelerazione, si può dire che la somma tra i momenti apparenti dovuti all'inerzia e i momenti esterni, inclusi quelli dovuti ai vincoli, deve essere nulla, ed i momenti apparenti dovuti all'inerzia si calcolano con la matrice di inerzia esprimendoli come $-( vec dot omega + vec omega times vec omega)$ con $$ matrice di inerzia rispetto ad un sistema solidale col corpo e $vec omega$ vettore velocità angolare del sistema solidale rispetto ad un sistema di riferimento esterno non necessariamente inerziale, ma conviene scegliere un riferimento esterno rispetto cui la posizione dei vincoli risulta fissa, altrimenti non si capirebbe come variano le reazioni vincolari. Nel caso dei momenti in effetti è solo uno spostamento di termini e non c'è molto vantaggio a pensare a momenti apparenti. Oppure in alternativa si calcolano i momenti di tutte le forze incluse quella apparenti, ma occorre calcolare in generale integrali di volume ed alla fine è più conveniente sfruttare la matrice di inerzia (soprattutto se è nota).
Nulla di diverso rispetto alla "fisica rigorosa" comunque.
Grazie Faussone, mi hai risparmiato un altro intervento . L'esempio del treno , che fa Vulplasir, francamente non trova d'accordo neanche me.
Comunque, per tagliare corto : per me è ovvio [nota]ma per qualcuno può non esserlo, e allora è bene dirlo[/nota] che "bilanciare le forze di inerzia" è un modo convenzionale per dire che , in definitiva, si devono rendere minime, se non nulle , le sollecitazioni sugli elementi portanti , in genere cuscinetti.
Alla fine, tutti gli studi che si fanno nella MAM , nella SdC , nella costruzione di macchine , hanno dei fini precisi :
- realizzare una macchina che serva per gli scopi per i quali è stata progettata;
-progettare e costruire la macchina in maniera tale da contenere gli stress meccanici a cui presumibilmente sarà sottoposta;
-far sí che la macchina abbia lunga vita.
Per "macchina" intendo qualunque tipo di dispositivo che torni utile all'uomo : aereo, treno, nave, motore, ecc.
E per me, realizzare tutto ciò con successo significa fare un'opera d' ARTE ! La soddisfazione di vedere che quello che si è pensato ha preso corpo e funziona , è impareggiabile !
Comunque, per tagliare corto : per me è ovvio [nota]ma per qualcuno può non esserlo, e allora è bene dirlo[/nota] che "bilanciare le forze di inerzia" è un modo convenzionale per dire che , in definitiva, si devono rendere minime, se non nulle , le sollecitazioni sugli elementi portanti , in genere cuscinetti.
Alla fine, tutti gli studi che si fanno nella MAM , nella SdC , nella costruzione di macchine , hanno dei fini precisi :
- realizzare una macchina che serva per gli scopi per i quali è stata progettata;
-progettare e costruire la macchina in maniera tale da contenere gli stress meccanici a cui presumibilmente sarà sottoposta;
-far sí che la macchina abbia lunga vita.
Per "macchina" intendo qualunque tipo di dispositivo che torni utile all'uomo : aereo, treno, nave, motore, ecc.
E per me, realizzare tutto ciò con successo significa fare un'opera d' ARTE ! La soddisfazione di vedere che quello che si è pensato ha preso corpo e funziona , è impareggiabile !
@Shackle
Sarà che noi ragioniamo troppo da ingegneri.....
Sarà che noi ragioniamo troppo da ingegneri.....

inceramente io questa differenza non la vedo.
La differenza è sostanziale ed evidente.
La forza di inerzia infatti, è −ma ed è la forza appunto che è interpretata come apparente dall'osservatore solidale col treno che non è un sistema di riferimento inerziale, poi se il corpo è fermo rispetto ad un osservatore solidale col treno allora arel=0.
NO. $-ma$ è la "forza apparente" dovuta al moto dell'osservatoe sul treno. E' nota; se io se che salgo su un treno che sta accelerando con accelerazione $a$, devo mettere in conto il fatto che, se voglio studiare la dinamica di qualcosa sul treno, devo aggiungerci quella "forza apparente" che mi permette di scrivere $sumF=ma_(rel)$.
Se io ora "sposto" il termine $ma_(rel)$ a sinistra, ottengo $sumF-ma_(rel)=0$. $F_(i n)=-ma_(rel)$ è la "forza d'inerzia", ossia quella "forza" che permette di scrivere una equazioni di equilibrio, è incognita.
Insomma, per esempio, in una dimensione, invece di scrivere $F(x)=mddotx$, si scrive $F-mddotx=0$. $-mddotx$ è la forza d'inerzia.
Esempio per far capire la profonda differenza: Si considera una piattaforma piana rotante, ci si mette solidali ad essa e si osserva il moto di una pallina su di essa su cui non agiscono altre forze. Dalle relazioni cinematiche, si può dire, che trale varie forze "apparenti" esperite da questo osservatore, c'è la forza $omega^2vecr$, che cos'è questa forza? Sembra l'opposto di qualche "forza centripeta" che agisce sulla pallina...ma sulla pallina NON agisce nessuna forza centripeta, infatti quella è una forza apparente. DIVERSO è il caso di un disco che ruota su un asse eccentrico al suo centro, supponiamo con velocità angolare costante, per il disco, un osservatore esterno scrive $R=-momega^2r$, portanto tutto a sinistra si ha $R+momega^2r=0$, ecco, $momega^2r$ è la nostra forza d'inerzia, ossia il prodotto tra la massa del disco e la sua accelerazione, cambiati di segno.
Mi pare che tu stia giocando con dei principi ben noti, Vulplasir .
Se io sono in piedi , con le spalle saldamente poggiate alla parete posteriore di un treno che accelera , rispetto a terra, con accelerazione $veca$ , il campo gravitazionale apparente nel treno non è più $vecg$ , bensí $vecg-veca$ .
SE mi scappa una monetina di mano , la sua accelerazione relativa al treno è determinata da :
$m(vecg-veca ) = mveca_(rel) \rightarrow veca_(rel) = vecg-veca$
cioè la monetina cade non ai miei piedi , ma secondo la direzione della verticale apparente, che è la direzione della risultante delle due accelerazioni $vecg$ e $-veca$ , descrivendo un segmento rettilineo. L'accelerazione relativa è determinata in direzione e anche in modulo . Su questo non ci piove . Il famoso palloncino di elio legato con filo al pavimento è rivolto in avanti , poiché la spinta aerostatica agisce secondo la direzione della verticale apparente .
In generale : $ mveca_(rel) = Sigma vecF $
Dove al secondo membro c'è tra gli addendi la forza apparente id trascinamento $-mveca$ .
Adesso, che cosa vuoi fare ? Vuoi scrivere : $Sigma vecF - mveca_(rel) = 0 $ ?
beh, fallo pure . MA non cambia la sostanza . Stai applicando il principio di [url=https://it.wikipedia.org/wiki/Principio_di_D'Alembert]D'alembert[/url] nel riferimento in moto. Beh, sei padrone di farlo.
Per me, è sufficiente :
$mveca_(rel) = Sigma vecF$
nel riferimento in moto . Ora però chiudo perche devo partire.
Se io sono in piedi , con le spalle saldamente poggiate alla parete posteriore di un treno che accelera , rispetto a terra, con accelerazione $veca$ , il campo gravitazionale apparente nel treno non è più $vecg$ , bensí $vecg-veca$ .
SE mi scappa una monetina di mano , la sua accelerazione relativa al treno è determinata da :
$m(vecg-veca ) = mveca_(rel) \rightarrow veca_(rel) = vecg-veca$
cioè la monetina cade non ai miei piedi , ma secondo la direzione della verticale apparente, che è la direzione della risultante delle due accelerazioni $vecg$ e $-veca$ , descrivendo un segmento rettilineo. L'accelerazione relativa è determinata in direzione e anche in modulo . Su questo non ci piove . Il famoso palloncino di elio legato con filo al pavimento è rivolto in avanti , poiché la spinta aerostatica agisce secondo la direzione della verticale apparente .
In generale : $ mveca_(rel) = Sigma vecF $
Dove al secondo membro c'è tra gli addendi la forza apparente id trascinamento $-mveca$ .
Adesso, che cosa vuoi fare ? Vuoi scrivere : $Sigma vecF - mveca_(rel) = 0 $ ?
beh, fallo pure . MA non cambia la sostanza . Stai applicando il principio di [url=https://it.wikipedia.org/wiki/Principio_di_D'Alembert]D'alembert[/url] nel riferimento in moto. Beh, sei padrone di farlo.
Per me, è sufficiente :
$mveca_(rel) = Sigma vecF$
nel riferimento in moto . Ora però chiudo perche devo partire.
@Vulplasir
Mah...mi pare che sia una questione di lana caprina su dove mettere i termini se a destra o a sinistra e a come interpretarli, tu vuoi vederli in un certo modo e poi dici che quel modo non ti piace, e comunque continuo a non capire quello che contesti nella sostanza.
Se sono in un sistema di riferimento rotante col disco "vedo" agire sul disco anche una forza per unità di massa pari a $-omega^2 r$, per me quello è un carico che se non si autobilancia (perché il disco non ruota su un asse centrale di inerzia e baricentrico) dovrà essere bilanciato dalla reazione dei vincoli. Tutto qui. Poi possiamo opinare su cosa si debba intendere con il termine forza inerziale, forza apparente , forza centrifuga ecc, ma la sostanza è quella, e non ci sono forzature fisiche e non rigorosità in questo modo di vedere le cose.
Mah...mi pare che sia una questione di lana caprina su dove mettere i termini se a destra o a sinistra e a come interpretarli, tu vuoi vederli in un certo modo e poi dici che quel modo non ti piace, e comunque continuo a non capire quello che contesti nella sostanza.
Se sono in un sistema di riferimento rotante col disco "vedo" agire sul disco anche una forza per unità di massa pari a $-omega^2 r$, per me quello è un carico che se non si autobilancia (perché il disco non ruota su un asse centrale di inerzia e baricentrico) dovrà essere bilanciato dalla reazione dei vincoli. Tutto qui. Poi possiamo opinare su cosa si debba intendere con il termine forza inerziale, forza apparente , forza centrifuga ecc, ma la sostanza è quella, e non ci sono forzature fisiche e non rigorosità in questo modo di vedere le cose.