Catastrofe dell'ultravioletto
Salve a tutti,
nel seguito farò riferimento al classico esperimento del corpo nero, descritto un pò su tutti i libri di Fisica moderna.
Si considera una cavità metallica a temperatura [tex]T[/tex] che supponiamo essere rettangolare. All'inizio della trattazione viene definita la seguente quantità [tex]\rho_{\nu}[/tex] come quella grandezza tale che [tex]\rho _{\nu} d\nu[/tex] rappresenta la densità volumetrica di energia contenuta nell'intervallo di frequenze [tex][\nu, \nu+d\nu][/tex]; ovviamente deve valere [tex]\rho =\int \rho_{\nu} d\nu[/tex].
I ragionamenti fatti successivamente non mi sono molto chiari ma ho la sensazione che i miei dubbi derivino da un problema di fondo, che è il seguente: se i modi permessi all'interno della cavità sono infiniti ma distribuiti secondo numeri discreti (infinità numerabile), per quale motivo la distribuzione di energia viene definita su un range continuo di frequenze?
nel seguito farò riferimento al classico esperimento del corpo nero, descritto un pò su tutti i libri di Fisica moderna.
Si considera una cavità metallica a temperatura [tex]T[/tex] che supponiamo essere rettangolare. All'inizio della trattazione viene definita la seguente quantità [tex]\rho_{\nu}[/tex] come quella grandezza tale che [tex]\rho _{\nu} d\nu[/tex] rappresenta la densità volumetrica di energia contenuta nell'intervallo di frequenze [tex][\nu, \nu+d\nu][/tex]; ovviamente deve valere [tex]\rho =\int \rho_{\nu} d\nu[/tex].
I ragionamenti fatti successivamente non mi sono molto chiari ma ho la sensazione che i miei dubbi derivino da un problema di fondo, che è il seguente: se i modi permessi all'interno della cavità sono infiniti ma distribuiti secondo numeri discreti (infinità numerabile), per quale motivo la distribuzione di energia viene definita su un range continuo di frequenze?
Risposte
Secondo me, un insieme di molti punti ma molto densi è di più facile descrizione se lo si considera continuo.