Calorimetro di bunsen

chrischris
ciao a tutti,
non vi chiedo delucidazioni sull'esperienza del calorimetro di bunsen in sè, ma non riesco a capire l'importanza di questa esperienza, ovvero quale è il fine dell'esperienza?
calorimetro=misura del calore, ma in che senso? cosa vuole dimostrare?
- misurare quanto calore viene scamiato da una massa m a temperatura [tex]T_0[/tex]?
- misurare il calore specifico dell'oggetto di massa m?
- misurare la temperatura di partenza dell'oggetto?
- verificare che lo scambio di calore avviene se c'è una differenza di temperatura, inoltre la quantità di calore dipende anche dalla massa m?
queste affermazioni sono solo mie ipotesi :)
(magari ce ne sono altre...)

grazie :)

Risposte
piero_1
ciao.
In generale tutti i calorimetri fanno ciò che tu dici. L' importanza del calorimetro (isotermo) di Bunsen sta nel fatto di essere alla base dell'esperienza di Joule (quella del mulinello), che ha stabilito sperimentalmente l'equivalenza tra calore e lavoro (energia), "quantificando" il principio di equivalenza di Mayer e fornendo un valore all'equivalente meccanico della caloria (J).
\[\displaystyle J = 4,186\frac{{{\rm joule}}}{{{\rm caloria}}} \]
Riguardandoti l'esperimento del mulinello di Joule, capirai l'importanza che il calorimetro mantenga il sistema a temperatura costante. In sintesi il calorimetro isotermo ha una doppia funzione: misura \(\displaystyle \left| {\Delta Q} \right| \) e mantiene invariata la temperatura del sistema. Non essendoci poi variazioni di volume o pressione, nè cambiamenti di stato, lo stato iniziale e lo stato finale coincidono. Questo permette di soddisfare le condizioni richieste per verificare il principio di equivalenza.

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