Caduta tensione "secondaria"

DavideGenova1
Ciao amici!
Ho appena studiato le equazioni del trasformatore $I_s/I_p=V_p/V_s=N_p/N_s$ dove i pedici p e v indicano rispettivamente "primario" e "secondario". Mi è chiaro che ovviamente $V_s=N_s/N_p V_p$ mentre $I_s= N_p/N_s I_p$. Ciò che non mi è chiaro è come si calcola la caduta di potenziale agli estremi di una resistenza in un circuito alimentato da una corrente secondaria... So che, in un circuito primario si calcola, lungo una maglia del circuito $|\DeltaV_n|=|\DeltaV_(n-1)|-IR_n$, ma non ho idea di ciò che accade in un circuito come quelli secondari dove mi pare che non si applichi $V=IR_(eq)$...
Il funzionamento del trasformatore mi è stato spiegato dal libro che sto seguendo, ma non mi è chiara la relazione tra tensione, intensità, caduta di potenziale agli estremi di resistenze in questo tipo di circuiti... Qualcuno sarebbe così buono da spiegarmi qualcosa? Ho cercato su Internet, anche e soprattutto in inglese perché è la lingua in cui si trovano più pagine, ma non trovo niente che spieghi quello su cui mi interrogo...
Tante grazie quanta è l'intensità di un circuito in cui la resistenza, anche interna, è 0!!!

Risposte
Davvi1
Bisogna vedere com'è impostato il problema, cioè quali sono i dati del problema e cosa devi calcolare?

DavideGenova1
Grazie, Davvi! (Se c'è un problema con l'elettromagnetismo, tu lo sai risolvere!) Mi chiedo, in linea teorica, senza nessun esercizio specifico da risolvere, come varia la differenza di potenziale quando si passa da un estremo di una resistenza all'altra in un circuito alimentato da una corrente secondaria generata da un trasformatore, cioè, se a un estremo del generatore, rispetto all'altro del generatore, hai la tensione secondaria $|V_s|$, procedendo lungo la maglia, che tensione hai all'estremo opposto della prima resistenza che incontri... Visto che non mi pare che regga più $I_{"circuito"}=V_{"tot"}/R_(eq)$ perché la corrente nel circuito secondario, in assenza di resistenze nel circuito secondario, dovrebbe essere $I_s=N_p/N_sI_p$ mi chiedo che cosa succede agli estremi di una resistenza in un circuito secondario del genere... Grazie a tutti!!!!

Davvi1
"DavideGenova":
Grazie, Davvi! (Se c'è un problema con l'elettromagnetismo, tu lo sai risolvere!)

Non ne sarei così sicuro, comunque grazie :)


Se ho capito il tuo dubbio ti rispondo così:
Non è la $I_s$ che dipende dalla $I_p$ ma il contrario; cioè, in un circuito che contiene un trasformatore, la corrente che circola nell'avvolgimento primario è una conseguenza del circuito che hai nel secondario, oltre a dipendere ovviamente dal generatore collegato al primario. Era questo il dubbio?

DavideGenova1
Grazie!!! Quindi (chiamando $R_(eq,s)$ la resistenza equivalente del circuito secondario) nel circuito secondario la corrente è $I_s=V_s/R_(eq,s)$, mentre nel primario (in assenza di resistenza?) è $I_p=N_s/N_pV_s/R_(eq,s)$, giusto? Se mettiamo una resistenza $R_(eq,p)$ nel primario, che equazioni abbiamo?
Inoltre, mentre in un circuito senza trasformatori dove la caduta di tensione agli estremi di una resistenza, mettiamo la prima $R_1$ in serie è $V-IR_1$ dove chiamo V la tensione tra gli estremi del gneratore, nel caso di circuiti primari o secondari collegati ad un trasformatore come si calcola la caduta di tensione per esempio alla prima resistenza $R_1$? Rimane valido $V-V/R_(eq) R_1$ per entrami i circuiti p e s?
$+oo$ grazie ancora!!

Davvi1
"DavideGenova":
Grazie!!! Quindi (chiamando $R_(eq,s)$ la resistenza equivalente del circuito secondario) nel circuito secondario la corrente è $I_s=V_s/R_(eq,s)$, mentre nel primario (in assenza di resistenza?) è $I_p=N_s/N_pV_s/R_(eq,s)$, giusto?



"DavideGenova":
Se mettiamo una resistenza $R_(eq,p)$ nel primario, che equazioni abbiamo?

Se la resistenza è in serie avrai $R_(eq,p) * I_p + V_p = V$, ove V è quella del generatore

"DavideGenova":
Inoltre, mentre in un circuito senza trasformatori dove la caduta di tensione agli estremi di una resistenza, mettiamo la prima $R_1$ in serie è $V-IR_1$ dove chiamo V la tensione tra gli estremi del gneratore, nel caso di circuiti primari o secondari collegati ad un trasformatore come si calcola la caduta di tensione per esempio alla prima resistenza $R_1$?

Come prima

"DavideGenova":
Rimane valido $V-V/R_(eq) R_1$ per entrami i circuiti p e s?
$+oo$ grazie ancora!!

Se fai una domanda con schema allegato posso spiegarti

alfabeto2
le relazioni tra primario e secondario stanno nel rapporto di trasformazione V1/N1 = V2/N2. Poichè la potenza in entrata è uguale alla potenza in uscita ( in linea teorica si possono supporre nulle le perdite nel rame e la perdite nel ferro) risulta evidente che la correente che circola nel primario avrà una relazione inversa di quella sulle tensioni. Avremo I1/N2 = I2/N1. Conoscendo la resistenza degli avvolgimenti potrai vedere la caduta di tensione al secondario
alfabeto

DavideGenova1
Grazie a tutti, amici!!! Finalmente comincio a vederci chiaro! :D Il mio libro tratta l'argomento brevemente, a questo stadio, e non dice che $V_p=V_("generatore")-I_pR_(eq,p)$... Davo per scontato che $V_p=V_("generatore")$ che invece è vero se e solo se $R_(eq,s)=0$...
L'unica cosa che non mi è ancora del tutto chiara è come si calcola la caduta di potenziale lungo una resistenza in un circuito come per esempio questo (disegnato frettolosamente con Gimp, scusate le mie scarse abilità artistiche)

Nel circuito secondario direi che passando da un'estremità all'altra per esempio di $R_3$ la caduta di potenziale è $|\DeltaV_3|=V_s-I_sR_3$ come da legge di Kirchhoff, giusto?
Nel circuito primario come calcolo la caduta di potenziale, per esempio lungo $R_1$? È corretto calcolare $|\DeltaV_1|=V_p-V_p/R_(eq,p) R_1$?
Grazie $+oo$!!!!!

Davvi1
"DavideGenova":
Nel circuito secondario direi che passando da un'estremità all'altra per esempio di $R_3$ la caduta di potenziale è $|\DeltaV_3|=V_s-I_sR_3$ come da legge di Kirchhoff, giusto?



"DavideGenova":
Nel circuito primario come calcolo la caduta di potenziale, per esempio lungo $R_1$? È corretto calcolare $|\DeltaV_1|=V_p-V_p/R_(eq,p) R_1$?
Grazie $+oo$!!!!!

No, ti manca un dato: o sai la $V$, oppure la $I_p$, ovviamente se conosci la $I_s$ la $I_p$ la calcoli tramite il rapporto delle spire. Se invece conoscessi la V, allora la corrente la puoi calcolare tramite $I_p = (V - V_p) / (R_1 + R_2)$. Una volta nota la $I_p$, la caduta di potenziale o ddp ai capi di $R_1$ sarà semplicemente $R_1 * I_p$

DavideGenova1
Grazie, Davvi!!! Quindi anche nel circuito primario $I=V_(eff)/R_(eq)$... Era pensare che non valesse questo che mi mandava in tilt... Mi ero confuso alla grande: $V_p$ è la fem opposta dal solenoide a quella del generatore e $V-V_p$ è quella risultante! :D Mi sono reso conto che è proprio da questo che deriva il rapporto $V_s/V_p = (-N_s(d\Phi(\vecB))/(dt))/(-N_p(d\Phi(\vecB))/(dt)) =N_s/N_p$ oggi pomeriggio meditando sull'autobus... È poi anche vero che i moduli delle due fem sono uguali per t = 0 e in ogni caso se ogni resistenza fosse nulla nel circuito primario, dato che la fem del solenoide è $V_L=Ve^(-tR/L)$. Adesso mi sembra di non dire più stupidate... Tutto giusto?
Grazie ancora tante quanto il tempo necessario perché $V_L$ sia 0!

Davvi1
"DavideGenova":
dato che la fem del solenoide è $V_L=Ve^(-tR/L)$. Adesso mi sembra di non dire più stupidate... Tutto giusto?

Perché adesso hai usato l'espressione di $V_L$ valida in corrente continua? Cioè, cosa c'entra?

DavideGenova1
Grazie, Davvi! Il resto di ciò che ho scritto è corretto, però?
Quanto a $V_L=V(t)e^(-tR/L)$ credevo potesse applicarsi anche nel caso della corrente alternata specificando come ho fatto adesso che la tensione del generatore V è essa stessa variabile in funzione del tempo... o no?
Grazie ancora!!!!!

Davvi1
"DavideGenova":
Grazie, Davvi! Il resto di ciò che ho scritto è corretto, però?



"DavideGenova":
Quanto a $V_L=V(t)e^(-tR/L)$ credevo potesse applicarsi anche nel caso della corrente alternata specificando come ho fatto adesso che la tensione del generatore V è essa stessa variabile in funzione del tempo... o no?
Grazie ancora!!!!!

No, la corrente alternata che viene considerata nei circuiti è comunque sinusoidale (quindi periodica). Se hai altre forme d'onda il discorso cambia, si possono studiare con le trasformate ma entriamo in un altro campo. Per esempio, se avessi al primario una tensione a rampa, al secondario misureresti una tensione costante (finché il ferro non si saturerà), giusto per rendere l'idea in un caso semplice

DavideGenova1
Ah, grazie...! Credevo erroneamente che si potesse esprimere la caduta di potenziale lungo l'induttanza, per esempio nel caso di una corrente sinusoidale, come $V_L=(V_(max)sin\omegat)e^(-tR/L)... :oops:
Grazie di tutto!!!!!!

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