Bang sonico
Non ho trovato nessun appunto su questo tema in questo forum perciò ho pensato di scrivere qui
allora, di risposte su "che cos'è il bang sonico?" ne ho avute molte ma mi chiedevo.. se un aereo, ad esempio, infrange la barriera del suono noi sentiamo un boato e vediamo una specie di cono formarsi dietro di lui, ma se al contrario, un aereo, dopo aver superato la velocità del suono, rallenta, che cosa succede?
Probabilmente la risposta sarà NIENTE ma ero curiosa
grazie in anticipo

Probabilmente la risposta sarà NIENTE ma ero curiosa

Risposte
Se non erro si sente il bang anche se l'aereo rallenta.
Qui si è accennato al bang sonico.
Non so se se ne è parlato altrove quella è una discussione a cui ho partecipato e quindi mi ricordo.
Per la domanda su cosa succede quando l'aereo rallenta, io direi nulla: si torna alle condizioni di quando il corpo che produce le onde viaggia a velocità inferiore a quella di propagazione delle onde nel mezzo.
Non so se se ne è parlato altrove quella è una discussione a cui ho partecipato e quindi mi ricordo.
Per la domanda su cosa succede quando l'aereo rallenta, io direi nulla: si torna alle condizioni di quando il corpo che produce le onde viaggia a velocità inferiore a quella di propagazione delle onde nel mezzo.
Nella dinamica del Bang sonico esiste una grande confusione che lo accomuna all'effetto Doppler.
Il bang sonico non è la compressione delle onde acustiche generate dai reattori, ma, l'effetto compressivo del volume d'aria (Cono di Mach) nella parte posteriore (coda) dell'aereo.
Si crea un vuoto di pressione tale da generare un'onda d'urto acustica da essere percepita come un "boom" sonico (l'effetto sembra essere simile a quello prodotto dal forte riscaldamento della colonna d'aria in prossimità di un fulmine).
Il cono di Mach si genera in prossimità di velocità supersoniche ma non è la diretta conseguenza della compressione delle onde acustiche emesse dai reattori.
Anche in assenda di rumore, se un velivolo, viaggiasse a velocità prossime ai 340 m/s, il bang sonico si genererebbe comunque.
L'effetto è quello equivalente al vuoto di pressione generato dalla forma conica di un altoparlante, la cui membrana di cartone, sollecitata da una bobina magnetica mobile, genera depressioni che vengono percepite, dall'orecchio umano, come suoni.
Possiamo semmai dire, che le onde acustiche, per velocità supersoniche sono percepite solo dopo il bang sonico, ma ques'ultimo non è la conseguenza della compressione delle medesime, è un fronte d'urto fluidodinamico che si genera per la forte compressione della massa daria "tagliata" da un aviogetto a velocità pari o superiore ai 340 m/s.
Il bang sonico non è la compressione delle onde acustiche generate dai reattori, ma, l'effetto compressivo del volume d'aria (Cono di Mach) nella parte posteriore (coda) dell'aereo.
Si crea un vuoto di pressione tale da generare un'onda d'urto acustica da essere percepita come un "boom" sonico (l'effetto sembra essere simile a quello prodotto dal forte riscaldamento della colonna d'aria in prossimità di un fulmine).
Il cono di Mach si genera in prossimità di velocità supersoniche ma non è la diretta conseguenza della compressione delle onde acustiche emesse dai reattori.
Anche in assenda di rumore, se un velivolo, viaggiasse a velocità prossime ai 340 m/s, il bang sonico si genererebbe comunque.
L'effetto è quello equivalente al vuoto di pressione generato dalla forma conica di un altoparlante, la cui membrana di cartone, sollecitata da una bobina magnetica mobile, genera depressioni che vengono percepite, dall'orecchio umano, come suoni.
Possiamo semmai dire, che le onde acustiche, per velocità supersoniche sono percepite solo dopo il bang sonico, ma ques'ultimo non è la conseguenza della compressione delle medesime, è un fronte d'urto fluidodinamico che si genera per la forte compressione della massa daria "tagliata" da un aviogetto a velocità pari o superiore ai 340 m/s.
Giusto.
In effetti nell'altra discussione linkata non avevo chiarito bene che l'onda d'urto si genera indipendentemente dalla presenza o meno delle onde sonore che generano il suono o il rumore.
L'analogia della stagno resta quella a mio parere più intuitiva per comprendere la formazione e il moto dell'onda urto.
In effetti nell'altra discussione linkata non avevo chiarito bene che l'onda d'urto si genera indipendentemente dalla presenza o meno delle onde sonore che generano il suono o il rumore.
L'analogia della stagno resta quella a mio parere più intuitiva per comprendere la formazione e il moto dell'onda urto.