B vs H, E vs D
Qual'è la differenza fisica tra B (induzione magnetica) e H (campo magnetico)? Idem per E e D
grazie
grazie
Risposte
B ed E sono i due campi (magnetico ed elettrico) "reali", cioé quelli che vai a misurare, a studiare, etc. H e D sono due campi definiti come: $\vecD=\epsilon\vecE$ e $\vecH=\frac{vecB}{\mu}$ che vengono usati per calcolare i campi magnetici ed elettrici (cioè E e B) in presenza di materia, perchè, a prima vista non sembra, ma rendono molto più semplici i calcoli.
@lucagalbu
Non sono d'accordo. Per me il campo magnetico ed elettrico sono $\vecH$ e $\vecE$ mentre $\vecD$ e $\vecB$ sono, rispettivamente, il vettore spostamento elettrico (induzione elettrica) e vettore induzione magnetica.
Non sono d'accordo. Per me il campo magnetico ed elettrico sono $\vecH$ e $\vecE$ mentre $\vecD$ e $\vecB$ sono, rispettivamente, il vettore spostamento elettrico (induzione elettrica) e vettore induzione magnetica.

"K.Lomax":
@lucagalbu
Non sono d'accordo. Per me il campo magnetico ed elettrico sono $\vecH$ e $\vecE$ mentre $\vecD$ e $\vecB$ sono, rispettivamente, il vettore spostamento elettrico (induzione elettrica) e vettore induzione magnetica.
Sui nomi hai ragione, tuttavia il campo magnetico è descritto dal vettore B e non da H; l'analogo magnetico del vettore E è B. Infatti il vettore B é per definizione quel vettore tale per cui la forza agente su una particella a velocità V è: F=QVxB. Quindi B é il vettore campo magnetico, quello che misuri e che é reale. Il vettore H é un vettore che viene introdotto per scrivere in maniera più compatta la legge di Ampere in rpesenza di materiali. Cioè, la legge di ampere in presenza di materiali ti dice che:
$\vecrot\vecB= mu_0(vecJ+\vecrot\vecM)$ dove M è il vettore magnetizzazione. Quindi hai: $\vecrot(\frac{\vecB}{\mu_0}-\vecM)=\vecJ$ da cui definisci $\vecH=\frac{\vecB}{\mu_0}-\vecM$
Quindi vedi che il vettore H deriva da B e non viceversa.
Per quanto riguarda il nome è interessante quello che scrive Fontanesi nel libro Elettromagnetismo:
"Secondo la concezione moderna del magnetismo risulterebbe più appropriato attribuire al vettore B il nome di intensità del campo magnetico, dato che esso è l'analogo magnetico del vettore E, intensità del campo elettrico. Nella concezione antica del campo magnetico, la quale metteva in primo piano il campo magnetico generato dalle calamite, al vettore B era stato riservato il nome di vettore induzione magnetica. Si è tuttavia convenuto, al fine di evitare noiosi cambiamenti di nomenclatura, di conservare tale nome anche nelle esposizioni moderne del magnetismo, sebbene esso appaia evidentemente improprio."
bè, molto chiaro! grazie mille luca

Il mio, difatti, era un appunto relativo alla sola nomenclatura che ad oggi è concorde a quanto ho scritto.
"lucagalbu":
Sui nomi hai ragione, tuttavia il campo magnetico è descritto dal vettore B e non da H; l'analogo magnetico del vettore E è B. Infatti il vettore B é per definizione quel vettore tale per cui la forza agente su una particella a velocità V è: F=QVxB. Quindi B é il vettore campo magnetico, quello che misuri e che é reale. Il vettore H é un vettore che viene introdotto per scrivere in maniera più compatta la legge di Ampere in rpesenza di materiali.
Esatto. Volendo semplificare in linguaggio terra terra, possiamo dire che $\vecH$ è il campo prodotto dalle sole correnti macroscopiche, mentre $\vecB$ è il campo prodotto da tutte le correnti (sia macroscopiche che microscopiche); pertanto $\vecB$ include anche tutti gli effetti para-ferro-diamagnetici, mentre $\vecH$ è "ripulito" da tutte queste seccature che avvengono a livello molecolare. Il vettore $\vecH$ è molto più utile di $\vecB$ in elettrotecnica, per esempio.
"K.Lomax":
Il mio, difatti, era un appunto relativo alla sola nomenclatura che ad oggi è concorde a quanto ho scritto.
Ah..scusa, pensavo che volessi dire che H era il campo "principale" e B derivava da H
