Atomi nell'universo
Ho letto di eddington, un fisico della prima metà del '900, che durante una traversata in mare, non sapendo cosa fare, si coalcolò una stima degli atomi dell'universo... $10^80$
come può aver fatto un calcolo del genere? e con quali dati?
come può aver fatto un calcolo del genere? e con quali dati?
Risposte
La questione è questa: alla domanda
il numero degli atomi dell'universo è infinito?
sono convinto, che non si può sperare di dare una risposta fisica.
Che ad oggi non abbiamo la risposta è assodato, ma che non l'avremo in futuro non ci scommetterei, e comunque non credo competa alla fisica chiedere delle previsioni in merito quando non ci sono elementi sufficienti per dare una risposta.
Insisto che non sarà mai possibile verificare sperimentalmente se la massa dell'Universo è infinita. Cosa rispondi?
A mio parere non ha senso rispondere a questa domanda, ne porla in questi termini, se restiamo in ambito fisico.
La risposta puo' venire solo nel momento in cui saremo in grado di fare questa verifica sperimentale, o saremo in grado di dimostrare sempre sperimentalmente che non avremo mai una risposta.
Non avendo sufficienti elementi a disposizione non propendo ne per la tua ipotesi ne per il contrario. Semplicemente non mi pongo la questione per non entrare nel campo della filosofia.
Il tutto, ovviamente, senza la minima intenzione di far polemica, beninteso.
Ciao
P.
".Pupe.":[/quote]Insisto che non sarà mai possibile verificare sperimentalmente se la massa dell'Universo è infinita. Cosa rispondi?
Sono il primo ad essere d'accordo con Mirco sul fatto che la fisica va tenuta il piu' possibile lontana dalla filosofia. Detto questo ritengo che la domanda da lui posta sia del tutto filosofica.
P.
vi ricordo che la fisica NASCE dalla filosofia e voi non riuscirete mai a separare le due cose...le visioni puramente materialiste non hanno mai portato a nulla!
vi ricordo che la fisica NASCE dalla filosofia e voi non riuscirete mai a separare le due cose...le visioni puramente materialiste non hanno mai portato a nulla!
Rispetto l'opinine di tutti, ma questa è molto vicina al limite.
Detto questo lascio la parola a chi volesse continuare la discussione
P.
ma è vero!non si puo' negarlo..scusa ma secondo te i primi scienziati come newton e galileo,hanno iniziato a studiare i fenomeni perche' "volevano costruire una struttura matematica che fosse un modello adattabile alla realta'"?no.lo scopo finale non era la creazione del modello che spiegasse la realta' ma la SPIEGAZIONE della realta' tramite un modello e se adesso qualcuno mi dice che ho detto due cose uguali (sono sicuro di no)allora non è il caso di continuare la discussione.ancora oggi si continua la ricerca filosoficamente...basti pensare alla teoria delle stringhe che va avanti da non so quanti anni...
"FreshBuddy":
ma è vero!non si puo' negarlo..scusa ma secondo te i primi scienziati come newton e galileo,hanno iniziato a studiare i fenomeni perche' "volevano costruire una struttura matematica che fosse un modello adattabile alla realta'"?no.lo scopo finale non era la creazione del modello che spiegasse la realta' ma la SPIEGAZIONE della realta' tramite un modello e se adesso qualcuno mi dice che ho detto due cose uguali (sono sicuro di no)allora non è il caso di continuare la discussione.ancora oggi si continua la ricerca filosoficamente...basti pensare alla teoria delle stringhe che va avanti da non so quanti anni...
La Scienza non fornisce alcuna spiegazione, nel senso che non dice PERCHE' i fenomeni avvengono, si 'limita' a descriverli, cioè a indicare COME avvengono. La Scienza quindi genera modelli descrittivi sempre più essenziali con cui è possibile fare previsioni e quindi sono utili (se vuoi anche belli dal punto di vista estetico).
Il PERCHE' dei fenomeni è legato all'esistenza di una volontà superiore di una finalità che rappresenta una ipotesi non necessaria per la Scienza (almeno per molti scienziati non bigotti).
A meno che, in forma ingenua, non diciamo che dopo Newton sappiamo PERCHE' i corpi si attirano, dal momento che è stata 'scoperta' la legge di gravitazione. Ma dire che i corpi si attirano perchè c'è la forza di gravità non significa altro che i corpi si attirano (evidenza sperimentale). La legge di gravità mi dice però COME si attirano e permette di prevedere, con notevole precisione, il moto dei pianeti e dei satelliti (anche quelli artificiali). Lo stesso vale per la relatività e la meccanica quantistica, anche se sono modelli più recenti, meno noti e avvolti ancora da un alone di mistero (.... filosofico).
Inoltre, come ho già detto, distinguiamo i risultati dalle motivazioni di chi li ha raggiunti (se non vogliamo fare storia della Scienza o più prosaicamente gossip). Altrimenti potremmo concludere che Newton ha fatto quello che ha fatto perchè era un po' testardo e aveva tempo libero a causa dell'epidemia di peste.
ciao
Rispetto la tua visione un po' troppo materialistica per i miei gusti ma non la condivido:tengo a precisare che non discuto minimamente il modo in cui si deve fare scienza,discuto sul modo in cui viene vista : i risultati di Newton non cambiano per nessuno ma sono certo che tutti vorrebbero sapere cosa c'è sotto quelle formule oltre che la descrizione del fenomeno.E poi mi sembra che la ricercha della teoria del tutto che unisca le quattro forze sia spinta solo da motivazioni filosofiche...infatti se si facesse una fredda analisi le forze rimarrebbero quelle e non darebbero fastidio a nessuno anche da "separate".Gli stessi scienziati atei vanno alla ricerc di qualcosa che abbia senso...ripeto:LA SCIENZA NASCE DALLA FILOSOFIA CHE è IL SUO CARBURANTE.
Mi dispiace contraddirti, la mia non è una visione materialistica, se mai è operativistica e si basa sull'osservazione di quali sono gli elementi che rendono fisica (o più in generale scientifica) una affermazione.
Non voglio inoltre entrare nel ginepraio delle motivazioni alla scienza, anche perchè in questo ambito, dominato dalle pulsioni umane, si potrebbero avere non piccole sorprese (anche non piacevoli).
Non capisco poi cosa c'entra l'ateismo e la ricerca di qualcosa d'altro ('che abbia senso'). Che 'abbia senso' in che senso? Vuoi dire che 'abbia senso' fuori della scienza quindi, e pertanto riconosci che questi aspetti non sono più scienza....
detta a voce alta rimane comunque una tua affermazione
ciao
Non voglio inoltre entrare nel ginepraio delle motivazioni alla scienza, anche perchè in questo ambito, dominato dalle pulsioni umane, si potrebbero avere non piccole sorprese (anche non piacevoli).
Non capisco poi cosa c'entra l'ateismo e la ricerca di qualcosa d'altro ('che abbia senso'). Che 'abbia senso' in che senso? Vuoi dire che 'abbia senso' fuori della scienza quindi, e pertanto riconosci che questi aspetti non sono più scienza....
"FreshBuddy":
LA SCIENZA NASCE DALLA FILOSOFIA CHE è IL SUO CARBURANTE.
detta a voce alta rimane comunque una tua affermazione
ciao
1 non ho urlato
2 prima avete criticato uno che parlava di senso
saluti
2 prima avete criticato uno che parlava di senso
saluti
"FreshBuddy":
1 non ho urlato
2 prima avete criticato uno che parlava di senso
saluti
1 scrivere maiuscolo nei forum equivale a gridare
2 cosa vuoi dire, che non si deve criticare?
il problema è criticare il fatto che uno vuole cercare un senso quando lo fanno tutti
Il voler cercare di spiegare un come in maniera sempre più ampia, generale ed unificatrice non significa cercare di spiegare un perchè.
"FreshBuddy":
il problema è criticare il fatto che uno vuole cercare un senso quando lo fanno tutti
criticare = esprimere un giudizio
e questo penso che sia lecito, o no?
La ricerca del 'senso' delle cose è il tipico atteggiamento dei filosofi, personalmente sono convinto che non sia un atteggiamento scientifico, dal momento che non è necessario.
Per giacor86.
Sono d'accordo, basta non pretendere che aumentare l'ampiezza della descrizione implichi che ci si avvicini al perchè.
"FreshBuddy":
il problema è criticare il fatto che uno vuole cercare un senso quando lo fanno tutti
criticare = esprimere un giudizio
e questo penso che sia lecito, o no?
La ricerca del 'senso' delle cose è il tipico atteggiamento dei filosofi, personalmente sono convinto che non sia un atteggiamento scientifico, dal momento che non è necessario.
Per giacor86.
Sono d'accordo, basta non pretendere che aumentare l'ampiezza della descrizione implichi che ci si avvicini al perchè.
beh più che altro l'auemtnare dell'ampiezza riesce a rispondere sempre a molti più perchè. è inevitabile. questo no nsignifica che raggiunga IL perchè. e su questo ambito non voglio indagare perchè no sono ne un prete ne un filosofo. o meglio. indago, ma per i fatti miei.
"giacor86":
beh più che altro l'auemtnare dell'ampiezza riesce a rispondere sempre a molti più perchè. è inevitabile. questo no nsignifica che raggiunga IL perchè. e su questo ambito non voglio indagare perchè no sono ne un prete ne un filosofo. o meglio. indago, ma per i fatti miei.
Temo che le nostre posizioni siano inconciliabili. Per me non abbiamo mai raggiunto alcun 'perchè' scientifico (piccolo o grande che sia) ma sempre e solo dei 'come', se vuoi via via migliori e più eleganti, ma su questo giudizio estetico non mi sbilancerei troppo.
Ognuno quindi resterà con le proprie convinzioni
ciao