Analogia Elettrica-Reti di condotte

GIOVANNI IL CHIMICO
Stavo riflettendo sul fatto che per ogni ramo di una rete di condotte percorse ad esempio da un liquido, vale l'equazione di Bernoulli $H_i-H_j=W_(ij)$ Dove $H_k$ rappresenta il carico totale in un nodo $k$ e $W_(ij)$ le perdite di carico nel tratto tra due nodi e mi stavo domandando quanto questa equazione potesse assomigliare al caso della resistenza elettrica $V_i-V_j=R*I_(ij)$ infatti se l'analogia fosse verificata sarebbe possibile risolvere in toto i problemi delle reti come se fossero reti elettriche e addirittura costruire modellini sperimentali per affrontare le geometrie più complesse.
ma mi sovviene che se ci può essere analogia tra $H_k$ e $V_k$ e così pure tra la portata $Q_(ij)$ e la corrente $I_(ij)$ il problema sorge dal fatto che in generale il termine di perdiote di caricco è proporzionale ad un termine di attrito $F$ e al quadrato della portata $W_(ij)=a*F_(ij)*(Q_(ij))^2$ ed $F_(ij)=f(Re, (scabrezza)/D)$.
Dal punto di vista numerico si giunge ad un sistema non lineare, ma dal punto di vista pratico potrebbe essere risolto usando dei componenti resistivi dal comportamento non lineare?

Risposte
Marco831
L'analogia esiste eccome. Il problema l'hai gia individuato tu. I metodi per le reti elettriche sono comodi perchè le resistenze sono (circa) lineari, quindi il tutto si riduce ad un sistema lineare. Per le tubature le perdite vanno non solo con il quadrato della velocità; bisogna ricordarsi anche la variazione del lambda che ottieni dall'abaco di Moody. Credo che costruire resistenze che simulino il comprtamento delle perdite di carico in accordo con l'abaco di Moody sia alquanto difficile e dispendioso, quindi probabilmente si continueranno ad usare modelli idraulici scalati in similitudine di Reynolds.

GIOVANNI IL CHIMICO
Grazie! Come supponevo!

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