Risoluzione equazione parabolica con forzante
Buongiorno,
ho bisogno di una mano nella risoluzione di questo problema:
$ \{ ((partial u)/(partial t) - B*(partial^2 u)/(partial x^2) = f_0 * sin((3pi)/L x) ), (u(0,t)= 0), (u(L,t)= 0), (u(x,0)= 0) :}$
Si tratta di un problema di diffusione del calore attraverso una sbarra di lunghezza $L$, dunque l ' intervallo da prendere in considerazione è $[0,L]$.
Divido il problema in parte stazionaria indipendente dal tempo e parte transitoria:
$u(x,t) = v(x) + s(x,t)$
Essendo le condizioni al bordo di tipo Dirichlet omogenee, la soluzione stazionaria $v(x) = 0$.
Le autofunzioni calcolate sono : $ Phi(x)= sqrt(2/L) sin(npi x/L) $
Il mio problema riguarda il problema transitorio, in particolare la forzante:
seguendo i testi, una EDO di tipo parabolico non omogenea, dispone una forzante $f$ del tipo $f(x,t)$, quindi spazio-tempo dipendente.
Se cosi fosse, non farei altro che calcolarmi i coefficienti di Fourier integrando la forzante e l' autofunzione sull' intervallo.
Una volta calcolato, riscrivo l' equazione di partenza utilizzando Fourier raccogliendo tutto a primo membro e, sottolineando l' ortonormalità della autofunzioni, ottengo una equazione differenziale di primo grado risolvibile etc etc...
La mia domanda è, quando la forzante, come in questo caso è solamente spazio-dipendente, come tratto il problema? Come influenza il sistema la presenza di questa forza? in nessun modo? non la devo considerare?
Non trovo un esempio simile da nessuna parte.
ho bisogno di una mano nella risoluzione di questo problema:
$ \{ ((partial u)/(partial t) - B*(partial^2 u)/(partial x^2) = f_0 * sin((3pi)/L x) ), (u(0,t)= 0), (u(L,t)= 0), (u(x,0)= 0) :}$
Si tratta di un problema di diffusione del calore attraverso una sbarra di lunghezza $L$, dunque l ' intervallo da prendere in considerazione è $[0,L]$.
Divido il problema in parte stazionaria indipendente dal tempo e parte transitoria:
$u(x,t) = v(x) + s(x,t)$
Essendo le condizioni al bordo di tipo Dirichlet omogenee, la soluzione stazionaria $v(x) = 0$.
Le autofunzioni calcolate sono : $ Phi(x)= sqrt(2/L) sin(npi x/L) $
Il mio problema riguarda il problema transitorio, in particolare la forzante:
seguendo i testi, una EDO di tipo parabolico non omogenea, dispone una forzante $f$ del tipo $f(x,t)$, quindi spazio-tempo dipendente.
Se cosi fosse, non farei altro che calcolarmi i coefficienti di Fourier integrando la forzante e l' autofunzione sull' intervallo.
Una volta calcolato, riscrivo l' equazione di partenza utilizzando Fourier raccogliendo tutto a primo membro e, sottolineando l' ortonormalità della autofunzioni, ottengo una equazione differenziale di primo grado risolvibile etc etc...
La mia domanda è, quando la forzante, come in questo caso è solamente spazio-dipendente, come tratto il problema? Come influenza il sistema la presenza di questa forza? in nessun modo? non la devo considerare?
Non trovo un esempio simile da nessuna parte.
Risposte
Sono un po’ arrugginito su questi contazzi, ma dopo cena cerco di darci un’occhiata.
Se hai la pazienza di aspettare un paio d’ore…
Se hai la pazienza di aspettare un paio d’ore…

Grazie @gugo82. Una cosa: la ‘f’ considerala come una ‘f pedice zero’, cioè un costante moltiplicativa al seno.
Innanzitutto, nota che ogni funzione che dipenda solo da $x$ la puoi considerare come funzione dipendente anche da $t$ (e costante rispetto a tale variabile); dunque il metodo generale si applica senza grosse modifiche.
Tuttavia, il “metodo generale” non me lo ricordo, quindi devo aguzzare un po’ l’ingegno.
Mi pare che, in questo caso, si possa ragionare in maniera molto più semplice: basta ricondurre il problema con forzante e dati iniziali nulli ad un problema ausiliario omogeneo (forzante nulla) con dati iniziali non nulli.
La nostra forzante $f(x) := f_0 * sin( (3 pi)/L x)$ è la derivata seconda rispetto ad $x$ della funzione $F(x) := - f_0/(omega^2) * sin( omega x)$ (da ora in avanti, per comodità, pongo $omega := (3 pi)/L$), i.e. $f(x) = (partial^2 F)/(partial x^2)$; conseguentemente la PDE si riscrive $(partial u)/(partial t) - B * (partial^2 u)/(partial x^2) - (partial^2 F)/(partial x^2) = 0$, ossia $(partial u)/(partial t) - B * (partial^2 u)/(partial x^2) - B * (partial^2 F/B)/(partial x^2) = 0$ e dunque $(partial u)/(partial t) - B * (partial^2)/(partial x^2) [ u - 1/B * F] = 0$.
Dato che $(partial )/(partial t) [1/B * F(x)] = 0$, introducendo l’incognita ausiliaria $v(x,t) := u(x,t) - 1/B * F(x)$, la PDE si riscrive come equazione del calore omogenea $(partial v)/(partial t) - B * (partial^2 v)/(partial x^2) = 0$; d’altra parte, risulta pure $v(0, t) = u(0, t) - 1/B * F(0) = 0$, $v(L, t) = u(L, t) - 1/B * F(L) = 0$ e $v(x, 0) = u(x, 0) - 1/B * F(x) = f_0/(B omega^2) * sin (omega x)$; quindi il problema di Cauchy assegnato si riduce al seguente:
$\{ ((partial v)/(partial t) - B * (partial^2 v)/(partial x^2) = 0, text(, per ) 0 < x < L text( e ) t > 0 ), (v(0, t) = 0, text(, per ) t >= 0), (v(L, t) = 0, text(, per ) t >= 0), (v(x, 0) = f_0/(B omega^2) * sin (omega x), text(, per ) 0 <= x <= L) :}$
che mi pare si risolva in maniera semplice (basta separare le variabili).
Prova un po’ e dimmi che ne viene fuori.
Tuttavia, il “metodo generale” non me lo ricordo, quindi devo aguzzare un po’ l’ingegno.

Mi pare che, in questo caso, si possa ragionare in maniera molto più semplice: basta ricondurre il problema con forzante e dati iniziali nulli ad un problema ausiliario omogeneo (forzante nulla) con dati iniziali non nulli.
La nostra forzante $f(x) := f_0 * sin( (3 pi)/L x)$ è la derivata seconda rispetto ad $x$ della funzione $F(x) := - f_0/(omega^2) * sin( omega x)$ (da ora in avanti, per comodità, pongo $omega := (3 pi)/L$), i.e. $f(x) = (partial^2 F)/(partial x^2)$; conseguentemente la PDE si riscrive $(partial u)/(partial t) - B * (partial^2 u)/(partial x^2) - (partial^2 F)/(partial x^2) = 0$, ossia $(partial u)/(partial t) - B * (partial^2 u)/(partial x^2) - B * (partial^2 F/B)/(partial x^2) = 0$ e dunque $(partial u)/(partial t) - B * (partial^2)/(partial x^2) [ u - 1/B * F] = 0$.
Dato che $(partial )/(partial t) [1/B * F(x)] = 0$, introducendo l’incognita ausiliaria $v(x,t) := u(x,t) - 1/B * F(x)$, la PDE si riscrive come equazione del calore omogenea $(partial v)/(partial t) - B * (partial^2 v)/(partial x^2) = 0$; d’altra parte, risulta pure $v(0, t) = u(0, t) - 1/B * F(0) = 0$, $v(L, t) = u(L, t) - 1/B * F(L) = 0$ e $v(x, 0) = u(x, 0) - 1/B * F(x) = f_0/(B omega^2) * sin (omega x)$; quindi il problema di Cauchy assegnato si riduce al seguente:
$\{ ((partial v)/(partial t) - B * (partial^2 v)/(partial x^2) = 0, text(, per ) 0 < x < L text( e ) t > 0 ), (v(0, t) = 0, text(, per ) t >= 0), (v(L, t) = 0, text(, per ) t >= 0), (v(x, 0) = f_0/(B omega^2) * sin (omega x), text(, per ) 0 <= x <= L) :}$
che mi pare si risolva in maniera semplice (basta separare le variabili).
Prova un po’ e dimmi che ne viene fuori.

@gugo82 ti ringrazio ancora!
Il tuo ragionamento è perfetto, purtroppo però all' esame devo procedere operando Fourier...
In ogni caso ho recepito la questione che siccome la forzante non riporta la variabile 'tempo' non significa che non sia tempo-dipendente ovviamente. Correggimi se sbaglio.
Sulla base di ciò ho ricalcolato secondo Fourier, sia il problema iniziale, sia il tuo problema, ed entrambi mi vengono con soluzione nulla. Sinceramente non saprei risolvere in altro modo il problema da te trovato, per il quale affermi possa essere risolto facilmente


Sulla base di ciò ho ricalcolato secondo Fourier, sia il problema iniziale, sia il tuo problema, ed entrambi mi vengono con soluzione nulla. Sinceramente non saprei risolvere in altro modo il problema da te trovato, per il quale affermi possa essere risolto facilmente

Se non posti i calcoli, non ho modo di dirti se e cosa (eventualmente) sbagli.
Per quanto riguarda il problema che hai proposto e quello ausiliario che ho scritto, vediamo un po’ che si può fare…
Per quanto riguarda il problema che hai proposto e quello ausiliario che ho scritto, vediamo un po’ che si può fare…