[Esercizio] Un' "estensione topologica" del Teorema di Liouville
Vi propongo questo esercizio che trovo molto affascinante (non ho la soluzione, cioè ho la mia soluzione, sono abbastanza sicuro sia giusta)
Esercizio:
Sia \(M\) una superficie di Riemann, sia \(f \in \mathcal{H}(M)\) e \( g \in \mathcal{M}(M) \), dimostra che se \(M\) è compatto allora \(f\) è costante e \(g\) è suriettiva.
Ricordo le seguenti definizioni
Definizione 1:
Una superficie di Riemann \(M\) è una varietà topologica bidimensionale, connessa, di Hausdorff con una base numerabile con carte \( (U_i,\phi_i)_{i \in I} \), i.e. aperti \(U_i\) che ricoprono \(M\)) e omeomorfismi \( \phi_i : U_i \to V_i \) dove \( V_i \subset \mathbb{C} \) è un aperto. Inoltre
\[ \phi_j \circ \phi_i^{-1} : \phi_i (U_j \cap U_i) \to \phi_j ( U_j \cap U_i ) \]
è biolomorfa (un omeomorfismo conforme)
Definizione 2:
Una mappa continua \( f: M \to N \) tra superfici di Riemann è detta analitica se è analitica sulle carte, i.e. per un \( p \in M \) arbitrario e \( p \in U_j \), \(f(p) \in V_k \), dove rispettivamente \( (U_j,\phi_j) \) è una carta di \(M\) e \( (V_k, \psi_k) \) è una carta di \( N \), allora \( \psi_k \circ f \circ \phi_j^{-1} \) è analitica dov'è definita.
Definizione 3:
Nella definizione 2, se \( N = \mathbb{C} \) allora \(f\) è detta olomorfa, e l'insieme delle funzioni olomorfe su \(M\) sono denotate \( \mathcal{H}(M)\). Se \( N= \widehat{\mathbb{C}} \) allora \(f\) è meromorfa e denotiamo l'insieme delle funzioni meromorfe su \(M\) con \( \mathcal{M}(M) \).
Esercizio:
Sia \(M\) una superficie di Riemann, sia \(f \in \mathcal{H}(M)\) e \( g \in \mathcal{M}(M) \), dimostra che se \(M\) è compatto allora \(f\) è costante e \(g\) è suriettiva.
Ricordo le seguenti definizioni
Definizione 1:
Una superficie di Riemann \(M\) è una varietà topologica bidimensionale, connessa, di Hausdorff con una base numerabile con carte \( (U_i,\phi_i)_{i \in I} \), i.e. aperti \(U_i\) che ricoprono \(M\)) e omeomorfismi \( \phi_i : U_i \to V_i \) dove \( V_i \subset \mathbb{C} \) è un aperto. Inoltre
\[ \phi_j \circ \phi_i^{-1} : \phi_i (U_j \cap U_i) \to \phi_j ( U_j \cap U_i ) \]
è biolomorfa (un omeomorfismo conforme)
Definizione 2:
Una mappa continua \( f: M \to N \) tra superfici di Riemann è detta analitica se è analitica sulle carte, i.e. per un \( p \in M \) arbitrario e \( p \in U_j \), \(f(p) \in V_k \), dove rispettivamente \( (U_j,\phi_j) \) è una carta di \(M\) e \( (V_k, \psi_k) \) è una carta di \( N \), allora \( \psi_k \circ f \circ \phi_j^{-1} \) è analitica dov'è definita.
Definizione 3:
Nella definizione 2, se \( N = \mathbb{C} \) allora \(f\) è detta olomorfa, e l'insieme delle funzioni olomorfe su \(M\) sono denotate \( \mathcal{H}(M)\). Se \( N= \widehat{\mathbb{C}} \) allora \(f\) è meromorfa e denotiamo l'insieme delle funzioni meromorfe su \(M\) con \( \mathcal{M}(M) \).
Risposte
La prima cosa è molto facile (nel senso che è facile a seconda di cosa supponi di sapere): le funzioni olomorfe non costanti su un dominio connesso sono mappe aperte, e allora se \(f : M \to \mathbb C\) è olomorfa e non costante, \(f(M)\) è aperto, compatto e non vuoto; assurdo.
Ma io supponevo di sapere solo quelle 3 definizioni. Anche perché non avevo idea se le funzioni olomorfe fossero mappe aperte su una generica superficie di Riemann (cosa che ho dimostrato
).
Però sì a saperlo diventa facile.

Però sì a saperlo diventa facile.
E questo, nessuno?
"3m0o":
Sia \( M \) una superficie di Riemann, sia [...] \( g \in \mathcal{M}(M) \), dimostra che se \( M \) è compatto allora [...] \( g \) è suriettiva.
In effetti è bello. Su \(\mathbb C\) il risultato è falso perché \(1/z\) non è surgettiva. Ma guarda un po’ che roba.
Ho pensato un po’ alla dimostrazione, ma per me “superficie di Riemann” è una parola straniera. E quindi ho ragionato sulla sfera \(\mathbb S^2=\mathbb C\cup \{\infty\}\). Qui succede una cosa interessante, perché le mappe olomorfe di \(\mathbb S^2\) in sé sono precisamente le trasformazioni di Möbius
\[f(z) = \frac{az+b}{cz+d}, \]
dove \(\begin{bmatrix} a & b \\ c & d\end{bmatrix} \) è una matrice invertibile, e si intende che \(f(\infty)=a/c, f(-d/c)=\infty\). La cosa interessante è che queste trasformazioni sono sempre surgettive (infatti sono bigettive, se viste come mappe della sfera in sé).
Dimostrazione: introduciamo coordinate omogenee
\[z=\frac{z_1}{z_2}, \quad w=\frac{w_1}{w_2}.\]
In questo modo, \(z=\infty\) corrisponde a \(z_2=0\). L’equazione \(f(z)=w\) diviene
\[
\frac{az_1 + bz_2}{cz_1 + d z_2} = \frac{w_1}{w_2}, \]
e si può risolvere, per esempio, con la regola di Cramer. \(\Box\)
Qui abbiamo studiato funzioni olomorfe \(\mathbb S^2 \to \mathbb S^2\). Dovremmo invece studiare funzioni meromorfe \(\mathbb S^2\to \mathbb C\). Immagino che queste ultime siano sempre trasformazioni di Möbius, ma ora devo proprio andare e quindi mi fermo qui per il momento.
P.S.: Cercando in rete vedo che le funzioni meromorfe di \(\mathbb S^2\) in \(\mathbb C\) non sono necessariamente Möbius, ma funzioni razionali, ovvero
\[
f(z)=\frac{P(z)}{Q(z)}, \]
dove \(P\) e \(Q\) sono dei polinomi. Questo fatto però non lo so dimostrare.
Prendendo questo fatto per buono, il caso di \(\mathbb S^2\) segue facilmente. Infatti, le funzioni razionali sono surgettive, per il teorema fondamentale dell’algebra; l’equazione
\[f(z)=w\]
si riscrive
\[\tag{1}P(z)-wQ(z)=0, \]
e considerando \(w\) come un parametro fissato, è una equazione polinomiale in una sola variabile, e quindi ha soluzioni. C’è solo un caso eccezionale, ed è se (1) si riduce all’equazione assurda \(b=0\), dove \(b\ne 0\) è il termine costante di \(P\); ma in quel caso, un piccolo conto mostra che si ha \(f(\infty)=w\), e quindi anche in quel caso ci sono soluzioni. Questo dimostra che \(f\) è surgettiva.
In conclusione, se riuscissi a dimostrare che tutte le funzioni meromorfe su \(\mathbb S^2\) sono funzioni razionali, avrei finito per lo meno il caso particolare di \(\mathbb S^2\).
Ho pensato un po’ alla dimostrazione, ma per me “superficie di Riemann” è una parola straniera. E quindi ho ragionato sulla sfera \(\mathbb S^2=\mathbb C\cup \{\infty\}\). Qui succede una cosa interessante, perché le mappe olomorfe di \(\mathbb S^2\) in sé sono precisamente le trasformazioni di Möbius
\[f(z) = \frac{az+b}{cz+d}, \]
dove \(\begin{bmatrix} a & b \\ c & d\end{bmatrix} \) è una matrice invertibile, e si intende che \(f(\infty)=a/c, f(-d/c)=\infty\). La cosa interessante è che queste trasformazioni sono sempre surgettive (infatti sono bigettive, se viste come mappe della sfera in sé).
Dimostrazione: introduciamo coordinate omogenee
\[z=\frac{z_1}{z_2}, \quad w=\frac{w_1}{w_2}.\]
In questo modo, \(z=\infty\) corrisponde a \(z_2=0\). L’equazione \(f(z)=w\) diviene
\[
\frac{az_1 + bz_2}{cz_1 + d z_2} = \frac{w_1}{w_2}, \]
e si può risolvere, per esempio, con la regola di Cramer. \(\Box\)
Qui abbiamo studiato funzioni olomorfe \(\mathbb S^2 \to \mathbb S^2\). Dovremmo invece studiare funzioni meromorfe \(\mathbb S^2\to \mathbb C\). Immagino che queste ultime siano sempre trasformazioni di Möbius, ma ora devo proprio andare e quindi mi fermo qui per il momento.
P.S.: Cercando in rete vedo che le funzioni meromorfe di \(\mathbb S^2\) in \(\mathbb C\) non sono necessariamente Möbius, ma funzioni razionali, ovvero
\[
f(z)=\frac{P(z)}{Q(z)}, \]
dove \(P\) e \(Q\) sono dei polinomi. Questo fatto però non lo so dimostrare.
Prendendo questo fatto per buono, il caso di \(\mathbb S^2\) segue facilmente. Infatti, le funzioni razionali sono surgettive, per il teorema fondamentale dell’algebra; l’equazione
\[f(z)=w\]
si riscrive
\[\tag{1}P(z)-wQ(z)=0, \]
e considerando \(w\) come un parametro fissato, è una equazione polinomiale in una sola variabile, e quindi ha soluzioni. C’è solo un caso eccezionale, ed è se (1) si riduce all’equazione assurda \(b=0\), dove \(b\ne 0\) è il termine costante di \(P\); ma in quel caso, un piccolo conto mostra che si ha \(f(\infty)=w\), e quindi anche in quel caso ci sono soluzioni. Questo dimostra che \(f\) è surgettiva.
In conclusione, se riuscissi a dimostrare che tutte le funzioni meromorfe su \(\mathbb S^2\) sono funzioni razionali, avrei finito per lo meno il caso particolare di \(\mathbb S^2\).
"dissonance":
P.S.: Cercando in rete vedo che le funzioni meromorfe di \( \mathbb S^2 \) in \( \mathbb C \) non sono necessariamente Möbius, ma funzioni razionali, ovvero
\[ f(z)=\frac{P(z)}{Q(z)}, \]
dove \( P \) e \( Q \) sono dei polinomi. Questo fatto però non lo so dimostrare.
Se vuoi ti lascio la dimostrazione di questo fatto qui in spoiler:
Così dovresti aver fatto il caso \( \mathbb{S}^2 \) (mi sono reso conto ora che io ho chiamato con \( \widehat{\mathbb{C}} \) quello che tu hai chiamato \( \mathbb{S}^2 \)). Però il claim generale su una generica superficie di Riemann non l'ho fatto così.
Grazie, sei molto gentile ma non ho ancora visto il tuo spoiler (ma lo vedrò prima o poi). Vorrei arrivarci da solo, ci penso un po’ nei ritagli di tempo.
Mamma mia com’era facile. Imbarazzante!
\[
h(z)=(z-z_1)^{k_1}(z-z_2)^{k_2}\ldots(z-z_n)^{k_n}f(z)
\]
è olomorfa e pertanto è Möbius. Perciò
\[f(z)=\frac{h(z)}{(z-z_1)^{k_1}(z-z_2)^{k_2}\ldots(z-z_n)^{k_n}}\]
è razionale. Resta da considerare il caso in cui un polo cade su \(\infty\). In quel caso consideriamo
\[
g(z)=\frac{f(z)}{z^2}\]
e adesso il polo è finito nell’origine, e lo possiamo rimuovere come prima. \(\Box\)
Questa dimostrazione è scritta malamente ma spero che almeno il senso si capisca. In ogni caso mi sono capito da solo
P.S.: Ho letto lo spoiler. Interessante; penso che con il tuo approccio, che è molto più accurato del mio, si riesca anche a dimostrare il risultato che io qui do per scontato, ovvero che le mappe olomorfe di \(\hat{\mathbb C}\) in sé sono Möbius.
"dissonance":Dimostrazione. Supponiamo che \(f\) sia una funzione meromorfa su \(\mathbb S^2\) (aka \(\widehat{\mathbb C}\)). Se i suoi poli sono \(z_1, z_2,\ldots,z_m \ne \infty\) con molteplicità \(k_1, k_2,\ldots,k_n\), allora la funzione
P.S.: Cercando in rete vedo che le funzioni meromorfe di \( \mathbb S^2 \) in \( \mathbb C \) non sono necessariamente Möbius, ma funzioni razionali, ovvero
\[ f(z)=\frac{P(z)}{Q(z)}, \]
dove \( P \) e \( Q \) sono dei polinomi. Questo fatto però non lo so dimostrare.
\[
h(z)=(z-z_1)^{k_1}(z-z_2)^{k_2}\ldots(z-z_n)^{k_n}f(z)
\]
è olomorfa e pertanto è Möbius. Perciò
\[f(z)=\frac{h(z)}{(z-z_1)^{k_1}(z-z_2)^{k_2}\ldots(z-z_n)^{k_n}}\]
è razionale. Resta da considerare il caso in cui un polo cade su \(\infty\). In quel caso consideriamo
\[
g(z)=\frac{f(z)}{z^2}\]
e adesso il polo è finito nell’origine, e lo possiamo rimuovere come prima. \(\Box\)
Questa dimostrazione è scritta malamente ma spero che almeno il senso si capisca. In ogni caso mi sono capito da solo

P.S.: Ho letto lo spoiler. Interessante; penso che con il tuo approccio, che è molto più accurato del mio, si riesca anche a dimostrare il risultato che io qui do per scontato, ovvero che le mappe olomorfe di \(\hat{\mathbb C}\) in sé sono Möbius.
Sì era molto più facile come hai fatto te effettivamente. Comunque per il Claim generale se voleste degli hint (su come ho fatto io) li lascio in spoiler