Un esercizio sull'equicontinuità
Salve, continuando a studiare un po', sono arrivato a un po' di concetti che mi hanno dato non poche difficoltà, ovvero quelli che servono per capire il Teorema di Ascoli Arzelà, che forse è meglio enunciare dato che ho visto che viene riportato in modi diversi a seconda del libro.
"Sia $(X, \tau)$ uno spazio topologico compatto e $(Y,d)$ uno spazio metrico completo. Una famiglia $F \sub (C(X,Y), \rho) $ (con $\rho(f,g)=max{d(f(x),g(x)), x \in X} $) di funzioni continue è relativamente compatta (ovvero sottoinsieme di un sottospazio compatto) se e solo se è equicontinua e puntualmente totalmente limitata (ovvero ${f(x):f \in F}$ è totalmente limitato per ogni $x \in X$)"
Ora, la cosa in cui trovo maggiormente difficoltà è effettivamente verificare che una data famiglia di funzioni rispetti le proprietà di essere relativamente compatta, equicontinua e puntualmente totalmente limitata.
Ad esempio, prendo il seguente esercizio:
(Manetti 6.31) "Si dica se la famiglia di applicazioni continue ${f_n} \sub (C([0,1], RR)) \ , \ f_n(x)=x^n$ è equicontinua e possiede punti di accumulazione in $C([0,1], RR)$".
Io ho proceduto in questo modo:
Se non vi reca disturbo, potreste controllare il procedimento?
"Sia $(X, \tau)$ uno spazio topologico compatto e $(Y,d)$ uno spazio metrico completo. Una famiglia $F \sub (C(X,Y), \rho) $ (con $\rho(f,g)=max{d(f(x),g(x)), x \in X} $) di funzioni continue è relativamente compatta (ovvero sottoinsieme di un sottospazio compatto) se e solo se è equicontinua e puntualmente totalmente limitata (ovvero ${f(x):f \in F}$ è totalmente limitato per ogni $x \in X$)"
Ora, la cosa in cui trovo maggiormente difficoltà è effettivamente verificare che una data famiglia di funzioni rispetti le proprietà di essere relativamente compatta, equicontinua e puntualmente totalmente limitata.
Ad esempio, prendo il seguente esercizio:
(Manetti 6.31) "Si dica se la famiglia di applicazioni continue ${f_n} \sub (C([0,1], RR)) \ , \ f_n(x)=x^n$ è equicontinua e possiede punti di accumulazione in $C([0,1], RR)$".
Io ho proceduto in questo modo:
Se non vi reca disturbo, potreste controllare il procedimento?
Risposte
Ah no...mi sono appena reso conto di un errore davvero stupido tra punti di massimo e massimo...niente, ci devo pensare di nuovo e corregere appena avrò tempo.
Edit: ora ho corretto, spero che vada bene.
P.s: giusto per curiosità, stavo confrontando questo enunciato del Teorema di Ascoli Arzelà con quello di testi di Analisi 2 e mi è venuto un dubbio: per funzioni come quelle nell'enunciato essere equicontinue e puntualmente totalmente limitate e essere equicontinue e equilimitate, sono condizioni equivalenti?
Edit: ora ho corretto, spero che vada bene.
P.s: giusto per curiosità, stavo confrontando questo enunciato del Teorema di Ascoli Arzelà con quello di testi di Analisi 2 e mi è venuto un dubbio: per funzioni come quelle nell'enunciato essere equicontinue e puntualmente totalmente limitate e essere equicontinue e equilimitate, sono condizioni equivalenti?
Onestamente, mi sembra che ciò che ho fatto nel procedimento sia leggermente esagerato, tuttavia non mi veniva il modo di dimostrarlo usando direttamente la definizione, e questo mi capita abbastanza spesso. Forse dovrei aspettarle di vedere in Analisi 2, perchè almeno in Geometria 2 non mi sembra sia la norma usare disuguaglianze; poi forse mi sbaglio.