Trovare eventuali estremi di funz

Bandit1
la funzione che considero è $ |y|/(x^2+y^2)$

facendo le derivate parziali non trovo nessun punto che soddisfa entrambe, poi ho pensato di fare il limite che tende a (0,0) della funzione nei due casi (y>0 e y<0) e mi viene infinito, ho fatto bene?

Risposte
Sk_Anonymous
"Bandit":
la funzione che considero è $ |y|/(x^2+y^2)$

facendo le derivate parziali non trovo nessun punto che soddisfa entrambe, poi ho pensato di fare il limite che tende a (0,0) della funzione nei due casi (y>0 e y<0) e mi viene infinito, ho fatto bene?

No che non hai fatto bene! Per almeno due ragioni:

1) Osserviamo che i) $f$ è definita e continua in $\Omega := \mathbb{R}^2 \setminus \{(0,0)\}$; ii) $f(x,y) \ge 0$, per ogni $(x,y) \in \Omega$; iii) $f(x,0) = 0$, per ogni $x \in \mathbb{R}\setminus\{0\}$. Questo significa che ogni punto del tipo $(x,0)$, con $x \in \mathbb{R}\setminus\{0\}$, è un p.to di minimo relativo per la funzione.

2) Non è assolutamente vero che $\lim_{(x,y) \in (0,0)} f(x,y) = +\infty$. Infatti $\lim_{x \to 0} f(x,0) = 0$, mentre $\lim_{x \to 0} f(x,x) = 1/2 * \lim_{x \to 0} 1/|x| = +\infty$. Dunque, casomai, il limite indicato NON esiste...

Sk_Anonymous
Aggiungo: il fatto è che - limitiamoci alle funzioni a valori reali definite da qualche parte in $\mathbb{R}^n$ - il metodo basato sullo studio del gradiente e del segno del determinante hessiano è efficace (si fa per dire...) fintanto che ci si muove entro un aperto. E infatti, Bandit, tu hai dimostrato che entro i semipiani $S^+ := \{(x,y) \in \mathbb{R}^2: y > 0\}$ ed $S^- := \{(x,y) \in \mathbb{R}^2: y < 0\}$ la funzione $f: \mathbb{R}^2\setminus\{(0,0)\} \mapsto \mathbb{R}: (x,y) \mapsto |y|/(x^2+y^2)$ non possiede punti stazionari. Restano tuttavia da considerare i punti della retta $y = 0$ distinti dall'origine, ja! Quant'è vero che oggi sto chiacchierando un po' troppo...

Bandit1
"HiTLeuLeR":
[quote="Bandit"] iii) $f(x,0) = 0$, per ogni $x \in \mathbb{R}\setminus\{0\}$. Questo significa che ogni punto del tipo $(x,0)$, con $x \in \mathbb{R}\setminus\{0\}$, è un p.to di minimo relativo per la funzione.
[/quote]
ciao, questa iii) da quale raginamento esce fuori?
cioè come vengo a considerare y=0?

Sk_Anonymous
Boh, cosa debbo risponderti? Un suggerimento dello Spirito Santo, immagino... Il fatto è che la funzione "cambia faccia" proprio nel transitare da un semipiano all'altro (vedi post precedente), per cui mi pare naturale interrogarsi sul suo comportamento in corrispondenza dei punti del tipo (x,0), no?!

Bandit1
no seriamente, perchè poni y=0, come ti è venuto?
mica è arbitrario il fatto.

p.s. se hai msn forse si può capire meglio

Bandit1
forse perchè è l'unico caso rimasto: <,> ed =

giusto?

Sk_Anonymous
Sì, diciamo pure di sì.

Bandit1
no perchè diciamo pure di si? O è si o è no
"HiTLeuLeR":
Boh, cosa debbo risponderti? Un suggerimento dello Spirito Santo, immagino... Il fatto è che la funzione "cambia faccia" proprio nel transitare da un semipiano all'altro (vedi post precedente), per cui mi pare naturale interrogarsi sul suo comportamento in corrispondenza dei punti del tipo (x,0), no?!

no, non troppo. Soprattutto se penso che la funz non è definita in (0,0)

Sk_Anonymous
Eppure credevo di essere stato sufficientemente prodigo di dettagli, in questo senso... Ovviamente mi riferivo ai soli punti di tipo (x,0) che appartengono al dominio massimale della funzione, che - come già è stato scritto! - si identifica nell'insieme $\Omega := \mathbb{R}^2 \setminus \{(0,0)\}$.

"Bandit":
no perchè diciamo pure di si? O è si o è no

Perché, perché, perché! Sempre a chiedere perché...

Bandit1
cosa è il dominio massimale?

Sk_Anonymous
Il dominio massimale? In parole povere, il più grande insieme in cui l'espressione della tua simpatica funzione non perde di significato matematico. Certo che, se soltanto si riuscisse a far capire alla gente che una funzione NON è una "legge che associa a elementi di questo elementi di quello, con qualche spicciola proprietà al contorno", ma bensì (adoro gli anacoluti, quindi nessuno osi pensare di correggermi!) un particolare insieme, beh... allora tutto diventerebbe tremendamente più facile, m'immagino.

Bandit1
quindi il ragionamento dei tre casi è accettabile?<>=?

Sk_Anonymous
Ja! Ma non è detto che, in altre circostanze, si possa riapplicare...

Bandit1
un esempio chiarificatore me lo puoi dare?

grazie

Sk_Anonymous
Oddio, chiarificatore... Posso darti un esempio, questo sì! Dunque, fammici pensare...Prendi la funzione $f: \mathbb{R}^2\setminus\{(0,0)\} \mapsto \mathbb{R}: (x,y) \mapsto (|x|+|y|)/(x^2+y^2)$. La domanda è sempre la stessa: calcolarne gli eventuali punti di massimo e minimo relativo. Capisci bene che qui non è così immediato come prima arrivare alle dovute conclusioni... Non dico sia difficile, ma non è neppure banale!

Bandit1
proprio bella l'hai presa

Sk_Anonymous
Eh, lo so: ci ho buon gusto! :-D

Bandit1
e vabbè consideri prima tutti >, poi <, e poi alternati?

Sk_Anonymous
Sì, è un modo! Molto meglio però è osservare che $f(x,y) = f(-x,y) = f(x,-y)$, per ogni $(x,y) \ne (0,0)$, e quindi dedurre che lo studio può limitarsi, per simmetria, a tutti e soli i punti di tipo $(x,y) \in \mathbb{R}^2$ tali che $x, y \ge 0$ e $x^2 + y^2 \ne 0$. Così può dirsi $f(x,y) = (x+y)/(x^2+y^2)$, e adesso son soltanto conti e altre menate... Applicare pedissequamente il metodo di prima avrebbe comportato unicamente un sacco di lavoro inutile in più!

Bandit1
ecco

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