Teoria: Derivata direzionale seconda e Taylor in 2 variabili
Allora per quanto riguarda la derivata direzionale prima non ho problemi so perchè e come si dimistra:
Mi appoggio alla funzione definita ad hoc
$\phi(t)=f(x+tv_1,y+tv_2)$
con
$||v||=1$ e chiaramente $v=(v_1,v_2)$
e dunque si vede banalmente che
$\phi'(t)=<\nablaf(x,y),v>$
ma per la derivata seconda ?
cioè se non mi sbaglio vale
$phi''(t)=$
Ma perchè?
E allo stesso modo non trovo nessuna dimostrazione per me comprensibile dello sviluppo di Taylor al secondo ordine per funzioni in 2 (bastano 2) variabili.
Mi appoggio alla funzione definita ad hoc
$\phi(t)=f(x+tv_1,y+tv_2)$
con
$||v||=1$ e chiaramente $v=(v_1,v_2)$
e dunque si vede banalmente che
$\phi'(t)=<\nablaf(x,y),v>$
ma per la derivata seconda ?
cioè se non mi sbaglio vale
$phi''(t)=
Ma perchè?
E allo stesso modo non trovo nessuna dimostrazione per me comprensibile dello sviluppo di Taylor al secondo ordine per funzioni in 2 (bastano 2) variabili.
Risposte
"Boxyes":
...e dunque si vede banalmente che
$\phi'(t)=<\nablaf(x,y),v>$
Quella che hai scritto è $\phi'(0)$; infatti
\( \phi'(t) = \langle \nabla f(x+t v_1, y+t v_2), v\rangle = f_x(x+tv_1, y+tv_2) v_1 + f_y(x+tv_1, y+tv_2) v_2. \)
Adesso, per trovare $\phi''(t)$, basta che derivi l'ultima espressione rispetto a $t$.
ok molto bene, e per il polinomio di Taylor?
la conclusione la so:
lo faccio per $(\barx,\bary)$ e chiamo $v$ il vettore $(x-\barx,y-\bary)$
Tralasciamo il resto per ora!
$f(x,y)=f(\barx,\bary)+<\nablaf(\barx,\bary),v>+$
Ma come ci arrivo, passo sempre per $\phi_v(t)$? Oppure ci posso arrivare direttamente da $f(x,y)$?
Ditemi se può essere corretto ragionare così:
posso provare a fare lo sviluppo di Taylor troncato al primo membro per$\phi_v(t)$ intorno a $0$
$\phi_v(t)=\phi_v(0)+\phi'_v(0)t+1/2\phi''_v(0)t^2$
Ora però dato che ho scelto $v$ in modo opportuno segue che
$\phi_v(t)=f(tx,ty)$
e quindi se prendo $t=1$ ho finito. Poichè lo sviluppo di Taylor di $\phi_v(t)$ fatto per $0$ coincide con:
$f(\barx,\bary)+<\nablaf(\barx,\bary),v>t+t^2$
e dunque se $t=1$ mi torna la formula inziale.
Giusto?
la conclusione la so:
lo faccio per $(\barx,\bary)$ e chiamo $v$ il vettore $(x-\barx,y-\bary)$
Tralasciamo il resto per ora!
$f(x,y)=f(\barx,\bary)+<\nablaf(\barx,\bary),v>+
Ma come ci arrivo, passo sempre per $\phi_v(t)$? Oppure ci posso arrivare direttamente da $f(x,y)$?
Ditemi se può essere corretto ragionare così:
posso provare a fare lo sviluppo di Taylor troncato al primo membro per$\phi_v(t)$ intorno a $0$
$\phi_v(t)=\phi_v(0)+\phi'_v(0)t+1/2\phi''_v(0)t^2$
Ora però dato che ho scelto $v$ in modo opportuno segue che
$\phi_v(t)=f(tx,ty)$
e quindi se prendo $t=1$ ho finito. Poichè lo sviluppo di Taylor di $\phi_v(t)$ fatto per $0$ coincide con:
$f(\barx,\bary)+<\nablaf(\barx,\bary),v>t+
e dunque se $t=1$ mi torna la formula inziale.
Giusto?
(Manca un $1/2$ sulla parte quadratica.)
Basta che scrivi la formula di Taylor per $\phi$ nell'origine.
Basta che scrivi la formula di Taylor per $\phi$ nell'origine.
Grazie ho elaborato dopo che poteva funzionare e ci siamo risposti insieme!