Taylor quando fermarsi?
Salve ragazzi sono nuovo del forum mi sono appena presentato qui :
(viewtopic.php?f=31&t=168840)
Sto studiando per il primo appello di analisi (il 9 gennaio,non credo lo passerò ma voglio fare del mio meglio
)il primo ostacolo che ho incontrato facendo degli esercizi è Taylor o meglio ho capito abbastanza bene come procedere,gli sviluppi e tutto unica cosa che non riesco a capire è quando fermarsi con gli sviluppi,cioè vedendo un limite qualsiasi fino a quale ordine devo sviluppare le varie funzioni? 3 ordine 4 ordine?c'è un modo per capirlo?io di solito vado sul sicuro e sviluppo tutto fino al 4/5 ordine visto che più o meno in un compito non ti fanno andare oltre ma mi fanno notare spesso che basta fermarsi al 3 a volte anche prima quindi mi ritrovo alla fine a sbagliare perchè devo semplificare una quantità considerevole di termini.
(viewtopic.php?f=31&t=168840)
Sto studiando per il primo appello di analisi (il 9 gennaio,non credo lo passerò ma voglio fare del mio meglio

Risposte
Non proprio non capisco cosa intendi li per compensazione
Ovviamente non c'e' un modo generale, devi andare avanti fino al punto che ti serve. E qual e' questo punto? Si capisce con l'esperienza.
Immagina di avere un limite in cui al numeratore c'è un infinitesimo del tipo $f(x)-g(x)$, con f e g entrambe tendenti a zero per x che tende a $0$, per risolvere il limite con Taylor devi sviluppare f e g attorno allo zero finché la loro sottrazione non restituisce qualcosa di diverso da zero. Per esempio se il primo termine dello sviluppo di f(x) è $f(x)=x+ o(x)$ e quello di g(x) è $g(x)=2x+o(x)$, allora puoi fermarti, infatti la loro sottrazione fa $x-2x=-x$, che è diverso da zero, ossia ti basta sviluppare il primo ordine per sapere che la differenza tra f e g attorno allo zero va come $x$ . Se invece era $g(x)=2x+o(x)$ allora devi continuare al secondo ordine, infatti $2x-2x=0$, ossia fermandoti al primo ordine non sai con quale rapidità $f(x)-g(x)$ tende allo zero, che è quello che vuoi sapere con taylor. Quindi prosegui al secondo ordine e ripeti il procedimento di prima. In pratica bisogna sviluppare finché otteniamo un termine polinomiale $a_nx^n$ diverso da zero, una volta ottenuto ci si può fermare perché tutto il resto non influisce sul limite.
"Vulplasir":
Immagina di avere un limite in cui al numeratore c'è un infinitesimo del tipo $f(x)-g(x)$, con f e g entrambe tendenti a zero per x che tende a $0$, per risolvere il limite con Taylor devi sviluppare f e g attorno allo zero finché la loro sottrazione non restituisce qualcosa di diverso da zero. Per esempio se il primo termine dello sviluppo di f(x) è $f(x)=x+ o(x)$ e quello di g(x) è $g(x)=2x+o(x)$, allora puoi fermarti, infatti la loro sottrazione fa $x-2x=-x$, che è diverso da zero, ossia ti basta sviluppare il primo ordine per sapere che la differenza tra f e g attorno allo zero va come $x$ . Se invece era $g(x)=2x+o(x)$ allora devi continuare al secondo ordine, infatti $2x-2x=0$, ossia fermandoti al primo ordine non sai con quale rapidità $f(x)-g(x)$ tende allo zero, che è quello che vuoi sapere con taylor. Quindi prosegui al secondo ordine e ripeti il procedimento di prima. In pratica bisogna sviluppare finché otteniamo un termine polinomiale $a_nx^n$ diverso da zero, una volta ottenuto ci si può fermare perché tutto il resto non influisce sul limite.
questo era ciò che intendevo con "compensazione", ma la sua spiegazione è deeeecisamente più chiara! in pratica con compensazione intendevo "che non si eliminano a vicenda, diverso da zero".
Più chiaro di così si muore,davvero grazie mille a entrambi per la spiegazione!!Ho provato a fare qualche esercizio seguendo il raggionamento e tutto liscio!