Simbolismo di Peano
ancora ciao a tutti,
per caso qualcuno di voi ha studiato il simbolismo di Peano?
non riesco a capire come definisce i limiti...
ad esempio come può essere vista in simboli moderni la frase
x in Q allora lim (V,Q,x)=Vx
o lim (A,teta,t) = At
grazie!!
per caso qualcuno di voi ha studiato il simbolismo di Peano?
non riesco a capire come definisce i limiti...
ad esempio come può essere vista in simboli moderni la frase
x in Q allora lim (V,Q,x)=Vx
o lim (A,teta,t) = At
grazie!!
Risposte
Tanto per curiosità: stai preparando una tesi in Storia della Matematica?
P.S.: Già stiamo parlando di cose vecchie più di un secolo, quindi non è il caso di introdurre simboli in disuso senza alcun chiarimento di contesto...
Inoltre, ti ricordo che abbiamo implementato il MathML per l'inserimento delle formule (clicca per imparare come si usa).
P.S.: Già stiamo parlando di cose vecchie più di un secolo, quindi non è il caso di introdurre simboli in disuso senza alcun chiarimento di contesto...
Inoltre, ti ricordo che abbiamo implementato il MathML per l'inserimento delle formule (clicca per imparare come si usa).
si, è un lavoro per storia... riuscite ad aiutarmi???
Ma come pretendi che ti si possa rispondere così?
Ti ho chiesto un chiarimento di contesto, e non l'hai dato; ti ho chiesto di cominciare a scrivere le formule come si deve (perchè non ha senso aggiungere un'ambiguità "ortografica" ad una preesistente ambiguità formale), e niente.
Almeno potresti farci la grazia di dire quali testi stai consultando?
Testi originali di Peano? Qualche raccolta di opere? Che edizione?
Oppure testi di Storia della Matematica?
Insomma, sii più specifico (ed, in generale, segui le indicazioni date in questo avviso). Se sono simboli che nessuno usa più da cento anni, come pretendi che noi ne si sappia decifrare il significato all'impronta?
Ad ogni buon conto, un ottimo libro sui simboli matematici è un testo del 1928, ossia F. Cajori, A History of Mathematical Notations, ristampato negli anni '90 dalla Dover.
Buona ricerca.
Ti ho chiesto un chiarimento di contesto, e non l'hai dato; ti ho chiesto di cominciare a scrivere le formule come si deve (perchè non ha senso aggiungere un'ambiguità "ortografica" ad una preesistente ambiguità formale), e niente.
Almeno potresti farci la grazia di dire quali testi stai consultando?
Testi originali di Peano? Qualche raccolta di opere? Che edizione?
Oppure testi di Storia della Matematica?
Insomma, sii più specifico (ed, in generale, segui le indicazioni date in questo avviso). Se sono simboli che nessuno usa più da cento anni, come pretendi che noi ne si sappia decifrare il significato all'impronta?
Ad ogni buon conto, un ottimo libro sui simboli matematici è un testo del 1928, ossia F. Cajori, A History of Mathematical Notations, ristampato negli anni '90 dalla Dover.
Buona ricerca.