Perché queste due definizioni di continuità sono equivalenti?

marco2132k
Ciao. Usualmente, definisco continua in \( a\in A \) un funzione \( f\colon A\subset\mathbb{R}\to\mathbb{R} \) se, tra le tante, per ogni intorno \( N \) di \( fa \) esiste un intorno \( M \) di \( a \) tale che \( fM\subset N \). Rinunciando alla costrizione sul dominio, questa è esattamente la definizione di continuità puntuale che si dà per funzioni tra spazi topologici.

Un'altra caratterizzazione di continuità che ho incontrato richiede che, per essere continua in \( a \), \( f \) (funzione di variabile reale) debba ammettere, per ogni intorno \( N \) di \( fa \), un intorno \( M \) di \( a \) tale che per ogni \( x\in M\cap A \) sia \( fx\in N \). (Quell'\( x\in M\cap A \) mi fa intuire che \( M \) è inteso come intorno di \( a \) nella topologia di \( \mathbb{R} \)).

Queste due definizioni sono equivalenti? A mio avviso, \( A\subset\mathbb{R} \) deve essere visto con la topologia di sottospazio: allora, se \( f \) è continua in \( a \) nella seconda caratterizzazione, dato un intorno \( N \) di \( fa \), esisterà un intorno \( M \) di \( a \) (non necessariamente contenuto in \( A \)) tale che \( f(M\cap A)\subset f^{*}N \): allora, nella topologia di sottospazio \( M\cap A \) è un intorno, e quindi ciò implica 1.

Risposte
dissonance
Non ho letto con attenzione, ma ovviamente devi considerare \(A\) con la topologia di sottospazio, che altra se no? Le definizioni che citi dovrebbero essere tutte equivalenti.

marco2132k
Grazie per la risposta, @dissonace; mi era sfuggita. In effetti ho scoperto dopo che l'autore di quegli esercizi definisce l'immagine di una funzione \( f\colon A\to B \) per ogni insieme \( S \), e non solo per sottoinsiemi del dominio \( A \) (analoghe per la controimmagine). Ossia dà \( fS \), per un insieme qualunque, come \( fS=\{fx:x\in S\cap A\} \). Allora sì, sono equivalenti indipendentemente dal casino che ho scritto. :-D

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