Non-lipschitzianità di una funzione di due variabili
Come posso dimostrare che la funzione $f(t,x) = t * x$ non è localmente lipschitziana rispetto alla seconda variabile uniformemente rispetto alla prima?
Grazie in anticipo.
Grazie in anticipo.
Risposte
Seneca, quella lì è una funzione \(C^\infty\)... Come fa a non essere localmente lipschitziana?!?
Infatti qualcosa non tornava... Gh.
Ma allora perché l'equazione differenziale $x'(t) = t * x(t)$ con la condizione iniziale $x(0) = 0$ ammette sia la soluzione $x(t) = t^2/2$ che la soluzione $x(t) = 0$ ? Dove sbaglio?
Ma allora perché l'equazione differenziale $x'(t) = t * x(t)$ con la condizione iniziale $x(0) = 0$ ammette sia la soluzione $x(t) = t^2/2$ che la soluzione $x(t) = 0$ ? Dove sbaglio?
Ah... Argh, mi rispondo da solo... Una soluzione la ottengo, per $x(t) != 0$ separando le variabili. Quindi l'unica soluzione di quel problema di Cauchy è $x(t) = 0$. Giusto?
La soluzione del tuo problema è quella nulla.
Infatti, tutte le soluzioni della EDO sono del tipo:
\[
x(t)=x_0\ \exp (t^2/2)
\]
con \(x_0\in \mathbb{R}\), e l'unica che soddisfa la condizione \(x(0)=0\) è quella con \(x_0=0\).
Per approfondire, proviamo a "studiare la EDO".
Il termine noto è nella forma \(f(t,x):=t\ x\), ed è definito ovunque e di classe \(C^\infty\) (ed in particolare è loc. lipschitziano); quindi comunque fissi una condizione iniziale \((t_0,x_0)\) esiste un'unico integrale massimale della tua EDO che verifica \(x(t_0)=x_0\).
Tale integrale è una funzione di classe \(C^\infty\), perché puoi fare bootstrap. Invero, esso è \(C^1\) perché \(x^\prime (t)=t\ x(t)\) con \(t\ x(t)\) continua; ma allora, dato che \(t\) è \(C^\infty\), il prodotto \(t\ x(t)\) è derivabile una seconda volta e risulta:
\[
x^{\prime \prime} (t) =x(t)+t\ x^\prime (t)
\]
ed il secondo membro è una funzione continua, sicché \(x(t)\) è \(C^2\); ma allora la funzione \(x(t)+t\ x^\prime (t)\) è derivabile ancora una volta, etc...
Inoltre, si ha \(f(t,x)>0\) [risp. \(<0\), \(=0\)] se \((t,x)\in ]-\infty ,0[^2\cup ]0,+\infty[^2\) [risp. \((t,x)\in ]-\infty ,0[\times ]0,+\infty[ \cup ]0,+\infty[\times ]-\infty ,0[\), \(t=0\) oppure \(x=0\)], quindi gli integrali massimali della tue EDO:
Infatti, tutte le soluzioni della EDO sono del tipo:
\[
x(t)=x_0\ \exp (t^2/2)
\]
con \(x_0\in \mathbb{R}\), e l'unica che soddisfa la condizione \(x(0)=0\) è quella con \(x_0=0\).
Per approfondire, proviamo a "studiare la EDO".
Il termine noto è nella forma \(f(t,x):=t\ x\), ed è definito ovunque e di classe \(C^\infty\) (ed in particolare è loc. lipschitziano); quindi comunque fissi una condizione iniziale \((t_0,x_0)\) esiste un'unico integrale massimale della tua EDO che verifica \(x(t_0)=x_0\).
Tale integrale è una funzione di classe \(C^\infty\), perché puoi fare bootstrap. Invero, esso è \(C^1\) perché \(x^\prime (t)=t\ x(t)\) con \(t\ x(t)\) continua; ma allora, dato che \(t\) è \(C^\infty\), il prodotto \(t\ x(t)\) è derivabile una seconda volta e risulta:
\[
x^{\prime \prime} (t) =x(t)+t\ x^\prime (t)
\]
ed il secondo membro è una funzione continua, sicché \(x(t)\) è \(C^2\); ma allora la funzione \(x(t)+t\ x^\prime (t)\) è derivabile ancora una volta, etc...
Inoltre, si ha \(f(t,x)>0\) [risp. \(<0\), \(=0\)] se \((t,x)\in ]-\infty ,0[^2\cup ]0,+\infty[^2\) [risp. \((t,x)\in ]-\infty ,0[\times ]0,+\infty[ \cup ]0,+\infty[\times ]-\infty ,0[\), \(t=0\) oppure \(x=0\)], quindi gli integrali massimali della tue EDO:
- [*:1odupyvk] sono crescenti non appena il loro grafico sta nel primo o nel terzo quadrante;[/*:m:1odupyvk]
[*:1odupyvk] sono decrescenti non appena il loro grafico sta nel secondo o nel quarto quadrante;[/*:m:1odupyvk]
[*:1odupyvk] hanno punti critici lì dove il loro grafico interseca gli assi.[/*:m:1odupyvk][/list:u:1odupyvk]
Il fatto che \(f(t,x)\) sia lineare in \(x\) garantisce che gli integrali massimali della tua EDO sono definiti in tutto \(\mathbb{R}\).
Infine, le soluzioni stazionarie \(x(t)=x^*\) della tua EDO si ottengono in corrispondenza di tutti i valori \(x^*\in \mathbb{R}\) tali che \(f(t,x^*)=0\) per ogni \(t\in \mathbb{R}\); quindi si vede che \(x(t)=0\) è l'unica soluzione stazionaria della tua EDO.
Fatto questo studio, in virtù dell'unicità, puoi ben dire che la soluzione del tuo P.d.C. è l'unica soluzione stazionaria della EDO.
Ti ringrazio vivamente per la risposta. Ad ogni modo
già qui mi perdo... Cosa si intende per integrale massimale? Sarebbe la soluzione locale "prolungata il più possibile"?
"gugo82":
esiste un'unico integrale massimale della tua EDO
già qui mi perdo... Cosa si intende per integrale massimale? Sarebbe la soluzione locale "prolungata il più possibile"?
"Seneca":
Ti ringrazio vivamente per la risposta. Ad ogni modo
[quote="gugo82"]esiste un'unico integrale massimale della tua EDO
già qui mi perdo... Cosa si intende per integrale massimale? Sarebbe la soluzione locale "prolungata il più possibile"?[/quote]
Esattamundo.
Se vuoi approfondire un po' le EDO, in prima battuta ti consiglio di dare uno sguardo alle dispense di Berti segnalate qui.
Appena ho un attimo di respiro mi dedicherò a quelle dispense. Ti ringrazio ancora.
Se invece la funzione fosse:
f(x;y)=$\{(2x, if y>=x^2),((2y)/x, if |y|
come posso dimostrare la non lipschitzianità della funzione in y uniformemente rispetto x? (entrambe definite in R)
f(x;y)=$\{(2x, if y>=x^2),((2y)/x, if |y|
come posso dimostrare la non lipschitzianità della funzione in y uniformemente rispetto x? (entrambe definite in R)

"sgabryx":
Se invece la funzione fosse:
f(x;y)=$\{(2x, if y>=x^2),((2y)/x, if |y|
come posso dimostrare la non lipschitzianità della funzione in y uniformemente rispetto x? (entrambe definite in R)
Cosa hai provato?
Avevo pensato di verificare se la costante L dipendesse da x, in tal caso non è uniformemente lipschitziana.
E la costante L credo sia legata alla derivata parziale di f rispetto y.
Quindi, se la mia derivata parziale presenta la x allora la funzione non è lipschitziana.
E la costante L credo sia legata alla derivata parziale di f rispetto y.
Quindi, se la mia derivata parziale presenta la x allora la funzione non è lipschitziana.
La funzione è ottenuta raccordando in maniera continua (a parte in $\mathbf{0}=(0,0)$, eventualmente) tre funzioni di classe $C^\infty$ che hanno derivate limitate fuori da $\mathbf{0}$; pertanto, la $f$ è sicuramente lipschitziana rispetto alla $y$ uniformemente rispetto ad $x$ in ogni sottoinsieme del piano $Oxy$ che non contenga un intorno aperto dell'origine (e.g., in $\RR^2\setminus B(\mathbf{0};\epsilon)$ con $\epsilon >0$).
Il problema si pone intorno a $(0,0)$, dunque. Vedi un po' che succede da quelle parti.
Il problema si pone intorno a $(0,0)$, dunque. Vedi un po' che succede da quelle parti.

Ci ragiono un attimo.
Vi farò sapere
Vi farò sapere
