Lipschitzianità e iniettività

thedarkhero
Sia $f:RR->RR$ una funzione lipschitziana con costante di Lipschitz $L<1$ e sia $F:RR^2->RR^2$ una funzione definita da $F(x,y)=(x+f(y),y+f(x))$.
Posso dedurre che $F$ è iniettiva?

Risposte
Sk_Anonymous
Direi di sì: siano infatti \(\displaystyle (x,y) \ne (x' , y') \) due punti distinti di \(\mathbb{R}^2\). Se fosse \(F(x,y)=F(x',y')\) allora \[\begin{cases} x + f(y) = x' + f(y') \\ y + f(x) = y' +f(x') \end{cases}\]cioè \[\begin{cases} |x -x'|= |f(y')-f(y)| \\ |y-y'| = |f(x') - f(x)| \end{cases} \]e sommando membro a membro si otterrebbe \[|x -x'|+|y-y'|=|f(x') - f(x)|+|f(y')-f(y)|\]mentre dovrebbe essere \[|x -x'|+|y-y'|<|f(x') - f(x)|+|f(y')-f(y)|\]per la lipschitzianità di \(f\).

thedarkhero
Giusto, grazie!!
Se invece voglio mostrare la suriettività, mi daresti un suggerimento?

Sk_Anonymous
Dunque, da una parte credo che si possa utilizzare il teorema di invarianza del dominio e qualcos'altro per provare che \(F(\mathbb{R}^2)\) è sia chiuso che aperto (e quindi concludere che \(F(\mathbb{R}^2)=\mathbb{R}^2\) per connessione), ma al momento non mi sovviene un'idea ragionevole...

L'altro suggerimento che ti do è il seguente: dato \((a,b) \in \mathbb{R}^2\) arbitrario ma fissato puoi considerare la funzione \(G:\mathbb{R}^2 \to \mathbb{R}^2\) definita da \[G(x,y)=(a-f(y),b-f(x))\]
Riesci a provare che è una contrazione? E riesci a concludere attraverso il teorema del punto fisso di Banach?

thedarkhero
Proviamo...
$d(G(x,y);G(x',y'))=d((a-f(y),b-f(x));(a-f(y'),b-f(x')))=d((-f(y),-f(x));(-f(y'),-f(x')))=$
$=sqrt((f(y)-f(y'))^2+(f(x)-f(x'))^2)<=sqrt((y-y')^2+(x-x')^2)=d((x,y);(x',y'))$
dunque ho mostrato che $G$ è contrazione giusto?
Inoltre $G$ va da $RR^2$ in $RR^2$ dunque $G(x,y)=(x,y)$ ammette una soluzione unica in $RR^2$.
Se fino a qui va bene, come posso usare questo fatto per concludere?

Sk_Anonymous
Beh, hai finito. Infatti comunque preso \((a,b)\in \mathbb{R}^2\), \(G\) ammette un punto fisso, e cioè \(\exists (x_0, y_0)\) t.c. \(G(x_0,y_0)=(x_0,y_0)\), ossia \(a=f(y_0)+x_0\) e \(b=f(x_0) + y_0\). In altri termini: \(F\) è suriettiva.
Il punto chiave è appunto l'arbitrarietà di \((a,b)\).

thedarkhero
Ah già giusto :)
Ti chiedo ancora un paio di chiarimenti sui passaggi che ho scritto sopra...
Il fatto intuitivamente ovvio che $d((a-f(y),b-f(x));(a-f(y'),b-f(x')))=d((-f(y),-f(x));(-f(y'),-f(x')))$ è giustificato da una qualche proprietà?
Inoltre, nel passaggio successivo ho scelto la norma 2 come funzione "distanza"...c'era un'alternativa che mi permettesse di non dover scegliere una fissata norma ma continuare a lavorare con una generica $d(*,*)$?

Sk_Anonymous
Potresti pensarla in termini di spazio affine: i punti \[\begin{pmatrix} a - f(y) \\ b - f(x) \end{pmatrix} \quad \text{e} \quad \begin{pmatrix} a - f(y') \\ b - f(x') \end{pmatrix} \] sono i traslati "sotto l'azione" del vettore \((a,b)^t\) dei punti \[\begin{pmatrix} - f(y) \\ - f(x) \end{pmatrix} \quad \text{e} \quad \begin{pmatrix} - f(y') \\ - f(x') \end{pmatrix} \]ed essendo la traslazione un'isometria...
Quanto all'altra domanda, ho un dubbio anch'io: infatti non sono sicuro che utilizzando un'altra metrica la costante di Lipschitz rimanga la stessa

thedarkhero
Più che altro l'unica disuguaglianza di cui gode una generica funzione distanza è quella triangolare, e in questo caso mi riesce difficile vedere come applicandola si possa ottenere il risultato voluto...

Sk_Anonymous
"thedarkhero":
Più che altro l'unica disuguaglianza di cui gode una generica funzione distanza è quella triangolare, e in questo caso mi riesce difficile vedere come applicandola si possa ottenere il risultato voluto...

Infatti credo che funzioni lipschitziane in una distanza \(d_1\) non siano necessariamente lipschitziane in una distanza \(d_2\), o quantomeno non lo sono con la stessa costante di Lipschitz

thedarkhero
Uhm...non mi è chiara una cosa...se utilizzo la metrica $||*||_2$ per mostrare che $F$ è suriettiva, allora potrebbe essere che in $RR^2$ dotato di una metrica diversa da $||*||_2$ $F$ non sia più suriettiva quindi?

Sk_Anonymous
Direi di no, perché la suriettività non è una proprietà metrica (la definizione di suriettività non fa riferimento alla metrica, ma solo agli elementi del codominio - quando provi che \(f(x)=x\) è su non chiami in causa distanze tra punti).
In questo caso abbiamo utilizzato una proprietà indotta dalla struttura, anche perché di \(f\) non abbiamo un'espressione analitica (e quindi, a rigore, \(F\) è una famiglia di funzioni)...

thedarkhero
"Delirium":
In questo caso abbiamo utilizzato una proprietà indotta dalla struttura, anche perché di \(f\) non abbiamo un'espressione analitica (e quindi, a rigore, \(F\) è una famiglia di funzioni)...

Ma chi ci dice che la metrica indotta da $RR^2$ è proprio $||*||_2$?
In altre parole, scegliendo di utilizzare come metrica $||*||_2$ non abbiamo provato che la funzione è suriettiva indipendentemente dalla metrica giusto?

Sk_Anonymous
Di norma, salvo differenti notifiche, su $RR^n$ si utilizza la distanza indotta dalla norma standard.
Comunque ho capito la tua perplessità, ma finora non sono ancora riuscito a dare(/darmi) una risposta, che a questo punto incuriosisce anche me.

Espando, sperando che qualcuno che ne sa più di me passi di qui: è vero che la proprietà di una funzione di essere suriettiva non dipende dalla metrica scelta ( - questo direi che è vero)? E' vero che una contrazione secondo una metrica può non esserlo più secondo un'altra metrica ( - anche questo mi sembra vero)? Come provare che $F$ è suriettiva senza passare per la lipschitzianità di $f$ secondo la distanza euclidea? Teorema di invarianza del dominio + argomenti di connessione?

Rigel1
"Delirium":
è vero che la proprietà di una funzione di essere suriettiva non dipende dalla metrica scelta ( - questo direi che è vero)?

Sì, è vero. La nozione di iniettività/suriettività si può dare per funzioni qualsiasi fra insiemi qualsiasi; in caso questi insiemi siano muniti di qualche struttura, tale nozione è indipendente dalla struttura.

E' vero che una contrazione secondo una metrica può non esserlo più secondo un'altra metrica ( - anche questo mi sembra vero)?

Sì. è vero. La funzione \(f(x) = x\), \(x\in\mathbb{R}\) è una contrazione per la metrica \(d(x,y) = |x-y|/2\) ma non è una contrazione per la metrica \(d(x,y) = 2|x-y|\).

Come provare che $F$ è suriettiva senza passare per la lipschitzianità di $f$ secondo la distanza euclidea? Teorema di invarianza del dominio + argomenti di connessione?

Il fatto che \(f\) sia Lipschitziana con costante di Lipschitz \(L<1\) gioca un suo ruolo (se prendi \(f(x) = x\) vedi subito che la funzione \(F\) non è suriettiva).
Non è ovviamente una condizione necessaria; in particolare, se \(F\) è localmente iniettiva e \(|F(x)| \to +\infty\) per \(|x| \to +\infty\), allora puoi usare gli argomenti da te segnalati (avresti infatti che \(F(\mathbb{R}^n)\) è aperto per il teorema di invarianza del dominio, mentre usando la condizione di coercitività si dimostra che \(F(\mathbb{R}^n)\) è anche chiuso).

Sk_Anonymous
Perfetto, grazie Rigel!

thedarkhero
Grazie mille ad entrambi!
Dunque ricapitolando, la funzione $F(x,y)$ che avevo scritto sopra è una contrazione rispetto alla distanza euclidea ma se scegliamo un'altra metrica non è detto che lo sia, corretto?
Se ciò è corretto, allora prendendo la distanza euclidea abbiamo mostrato che la funzione è suriettiva, ma essendo la definizione di suriettività indipendente dalla metrica scelta abbiamo che la funzione è in generale suriettiva.
Mi date conferma?

Sk_Anonymous
"thedarkhero":
Grazie mille ad entrambi!
Dunque ricapitolando, la funzione $F(x,y)$ che avevo scritto sopra è una contrazione rispetto alla distanza euclidea ma se scegliamo un'altra metrica non è detto che lo sia, corretto? [...]

Esatto.

"thedarkhero":
Se ciò è corretto, allora prendendo la distanza euclidea abbiamo mostrato che la funzione è suriettiva, ma essendo la definizione di suriettività indipendente dalla metrica scelta abbiamo che la funzione è in generale suriettiva.
Mi date conferma?

Sì, come ha detto Rigel la dimostrazione fornisce una condizione sufficiente alla suriettività.

thedarkhero
"Delirium":
Beh, hai finito. Infatti comunque preso \((a,b)\in \mathbb{R}^2\), \(G\) ammette un punto fisso, e cioè \(\exists (x_0, y_0)\) t.c. \(G(x_0,y_0)=(x_0,y_0)\), ossia \(a=f(y_0)+x_0\) e \(b=f(x_0) + y_0\). In altri termini: \(F\) è suriettiva.
Il punto chiave è appunto l'arbitrarietà di \((a,b)\).

Mi viene ancora un dubbio, non uccidermi :-D

Quello che dici tu vale per \((a,b)\in \mathbb{R}^2\) fissati, noi al posto di quelli abbiamo $x$ e $y$ che non sono fissati, giusto? Questo non è un problema?

Sk_Anonymous
\((a,b)\) è fissato, ma arbitrario (puoi prendere \((3,5)\), \((\pi,e)\), \((\text{quello che ti pare},\text{ quello che ti pare})\)), nel senso che su di esso non ci sono altre ipotesi. Questo è sufficiente per concludere.

thedarkhero
Appunto, mentre per come è definita F non possiamo "fissare" quei valori, altrimenti non stiamo più parlando della nostra funzione F di partenza, no?

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