Legame monotonia (non stretta) e iniettività

lordb
Ciao a tutti, mi chiedevo se ciò che segue fosse vero:

Sia $f:RR->RR$ continua e monotòna non strettamente, allora $f$ o è crescente o è decrescente o entrambe (costante).
Sia $X={$ $\text {punti di flesso per} $ $f}$, se $AA x in X$ $ \nexists $ $U$ $ \text {intorno di x}$ $|f_(|U)=\text{costante}$ allora $f$ è iniettiva.

Secondo me sì, voi che ne pensate ? :D

Risposte
Rigel1
Come definisci i punti di flesso per una funzione senza richieste di regolarità?
C'è comunque un enunciato più semplice: se $f$ è monotona e non è costante su alcun intervallo, allora è iniettiva.

lordb
Capisco, ti ringrazio. Se sostituissi continua con derivabile potrebbe andare quello che ho scritto ?

Rigel1
Per definire decentemente i punti di flesso ci vogliono un paio di derivate.
Ma a questo punto, usando una sola derivata, conviene un enunciato del tipo:
Sia \(f: I\to\mathbb{R}\) una funzione derivabile nell'intervallo \(I\).
Allora \(f\) è strettamente monotona crescente (dunque iniettiva) in \(I\) se e solo se \(f'(x)\geq 0\) per ogni \(x\in I\) e \(f'\) non è identicamente nulla su alcun sottointervallo (non banale) \(J\subset I\).
(Analoga caratterizzazione vale per le funzioni strettamente monotone decrescenti).

lordb
Ok perfetto, sì in effetti definire un punto di flesso con le derivate di ordine superiore la vedo piuttosto dura dal momento che si dovrebbe supporre la funzione di classe $C^N_RR$ o sbaglio?

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