Integrali multipli in coordinate polari

sampitter1
ciao a tutti,

stavo leggendo un libro che ho in casa di analisi 2 di mio fratello di quando era studente e mi trovo con una domanda riguardo gli integrali multipli, nel libro dice che il metodo risolutivo chiede vi sia un A $A={(x,y)|a<=x<=b, \alpha(x)<=y<=\beta(x)}$ con $\alpha(x)<\beta(x)$ funzioni continue su [a,b] con A di conseguenza compatto e misurabile.

Il problema è che nel cambio di variabili, ad esempio a polari, in un esercizio usa un dominio di integrazione del genere: $A'={(\rho,\theta)|1<=\rho<=2, \theta\in[0,2\Pi)}$ ma l'intervallo [0,2\Pi) è un insieme che non si presenta chiuso, dunque non vi è la richiesta di compattezza soddisfatta. Il fatto che se includessi [0,2\Pi] non avrei biiettività della funzione cambio variabili. Ordunque: come fa poi a integrale se non rispetta la condizione di cui parlavo sopra (compattezza)?

Scusate la domanda sciocca e le castronerie che vado dicendo, ma al momento studio biologia e al liceo ero un cane in matematica. Il fatto che soffro di grande curiosità :-D

Risposte
singularity
Ciao sampitter1,

non sono un matematico, quindi ti darò una risposta un po' alla buona, anche se magari potrebbe far storcere il naso a qualcuno.
Sono abbastanza sicuro che più che al concetto di compatezza dell'insieme di integrazione, si faccia la richiesta che esso sia misurabile. In particolare il cambio di variabili può essere biunivoco a meno di un insieme di misura nulla. In tal caso, ammesso che lo Jacobiano della trasformazione non si annulli e che l'insieme di partenza sia misurabile, hai che anche l'insieme di arrivo dovrà essere misurabile, e che la formula di cambiamento di variabili continua a valere.

Nel caso delle coordinate polari, l'insieme di misura nulla è il punto $2\pi$, dell'intervallo $[0,2\pi)$, a meno del quale il cambio di variabili è una funzione biunivoca.

Spero di esserti stato utile e di non aver detto scemenze (nel qual caso sono sicuro che arriverà qualcuno di più competente a correggermi :-D )

dissonance
@singularity: è corretto, il punto è proprio che gli insiemi eccezionali, come l'origine nel caso delle coordinate polari, hanno misura nulla, quindi ai fini dell'integrazione possono essere ignorati.

sampitter1
Grazie a tutti:)

Mi resta il dubbio sul perché nella parte teorica affermi "funzioni continue su [a,b] con A di conseguenza compatto e misurabile" e non "funzioni continue su [a,b] o (a,b)", non sarebbe stato più preciso?
Vorrei capire cosa mi sfugge

Grazie ancora

dissonance
Ma è uguale, non ti preoccupare, non cambia quasi niente.

sampitter1
Grazie :=)

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