Integrale: come fareste voi?

gugo82
Scusate se prendo a prestito il titolo di una famosa rubrica della Settimana Enigmistica, però sono due giorni che litigo con questo integrale:

$I=1/b \int_0^(b (1-a)) x*\sqrt(b^2-(x+ab)^2) " d"x$

dove $00$; dovrebbe uscirne qualcosa con $b^2$, $\sqrt(1-a^2)$ ed $arccos a$.
Sarà che ho la febbra e perciò non riesco a venirne a capo... Mah. :?

Perciò vi chiedo: come fareste voi?
Io avevo pensato di aggiungere e sottrarre $ab*\sqrt(b^2-(x+ab)^2)$ e scrivere una cosa del genere:

$I=1/b\int_0^(b (1-a))(x+ab)*\sqrt(b^2-(x+ab)^2)" d"x-1/b\int_0^(b (1-a)) ab*\sqrt(b^2-(x+ab)^2)" d"x=$
$\quad =b^2 \int_a^1 y*\sqrt(1-y^2)" d"y-ab^2 \int_a^1 \sqrt(1-y^2)" d"y=$
$\quad =-1/3b^2[(1-y^2)^(3/2)]_a^1-ab^2\int_a^1 \sqrt(1-y^2)" d"y=$
$\quad =1/3b^2 (1-a^2)\sqrt(1-a^2)-ab^2\int_a^1 \sqrt(1-y^2)" d"y$

L'ultimo integrale dovrebbe essere qualcosa tipo $y\sqrt(1-y^2)-arccosy$, o sbaglio?


P.S.: Pensare che domani devo assolutamente andare a seguire un seminario in questo stato... :cry:

Risposte
ciampax
Ti suggerisco il metodo che uso io quando devo risolvere un integrale in cui si presenta una funzione della forma $\sqrt{\alpha^2-x^2}$. Poniamo $x+ab=b\sin t$ per cui

$dx=b\cos t\ dt$, $ x=0,\ t=\arcsin a$, $x=b(1-a), \ t=\pi/2$

e quindi

$1/b\int_0^{b(1-a)}\ x\cdot\sqrt{b^2-(x+ab)^2}\ dx=1/b\int_{\arcsin a}^{\pi/2}\ b(\sin t-a)\cdot\sqrt{b^2-b^2\sin^2 t}\cdot b\cos t\ dt=$
$\quad =b^2\int_{\arcsin a}^{\pi/2}\ (sin t-a)\cos^2 t\ dt=$
$\quad =b^2[\int_{\arcsin a}^{\pi/2}\ \sin t\cdot\cos^2 t\ dt-a\int_{\arcsin a}^{\pi/2}\ \cos^2 t\ dt]=
$\quad =b^2\{[-1/3\cdot\cos^3 t]_{\arcsin a}^{\pi/2}-a[t/2+{sin 2t}/4]_{\arcisin a}^{\pi/2}\}=$
$\quad =b^2\{1/3\cdot\sqrt{(1-a^2)^3}-a[\pi/4-1/2\arcsin a-a/2\cdot\sqrt{1-a^2}]\}$

(ti evito i passaggi algebrici per calcolare il valore dell'integrale!) Buona guarigione!

(E io ieri sono andato a fare 3 ore di lezione con la febbre, pensa che cavolate posso aver sparato! :) )

gugo82
Vero, le sostituzioni trigonometriche sono sempre utili...

Ad ogni modo il problema che ho qui sotto mano è cercare una formula per esprimere un integrale del tipo:

$I_m=\int_0^(b(1-a))x^m*\sqrt(b^2-(x+ab)^2)" d"x$

con $m\in NN$.
(Formula che, così ad occhio, dovrebbe essere tipo $P_(m+1)(a)*\sqrt(1-a^2)+Q_(m)(a)*arccosa$, con $P_(m+1),Q_m$ polinomi di grado $m+1$ ed $m$).

Visto che devo ragionare induttivamente, in sostanza avevo pensato di "completare il binomio di Newton" $(x+ab)^m$ e scrivere:

$I_m=\int_0^(b(1-a)) (x+ab)^m*\sqrt(b^2-(x+ab)^2)" d"x-\sum_(k=1)^m ((m),(k)) (ab)^k\int_0^(b(1-a)) x^(m-k)*\sqrt(b^2-(x+ab)^2)" d"x$

cosicché tutto sta nel calcolare (o, quanto meno, determinare la forma) di un integrale del tipo:

$J_m=\int_a^1y^m*\sqrt(1-y^2)" d"x\quad$.

Con una sostituzione trigonometrica, ad occhio, direi che viene tipo $J_m=[(sin^(m+1)u)/(m+1)]_(arcsina)^(pi/2)$ il quale andrà semplificato adeguatamente.

Funziona?

ciampax
Sì, ti viene esattamente quello che dicevo io se già all'inizio fai la sostituzione trigonometrica! Comunque anche questo metodo non è male... forse solo un po' più alambiccoso (nel senso che passi, sostanzialmente, attraverso 2 sostituzioni!)

gugo82
Ho scritto una vaccata stamattina... :oops:
Praticamente mi sono dimenticato un coseno per la strada (sembrava troppo semplice! :-D).

Sempre partendo da $J_m=\int_a^1 y^m*\sqrt(1-y^2)" d"y$ con la sostituzione $sinu=y$, trovo:

$J_m=\int_(arcsina)^(pi/2) sin^m u*cos^2u " d"u=1/(m+1)int_(arcsin a)^(pi/2) cosu " d"(sin^(m+1)u)=$
$\quad =1/(m+1)[sin^(m+1)u*cos u]_(arcsin a)^(pi/2)+1/(m+1)\int_(arcsin a)^(pi/2) sin^(m+2)u" d"u=$
$\quad =1/(m+1) a^(m+1)*\sqrt(1-a^2)+1/(m+1) \int_(arcsin a)^(pi/2) sin^(m+2)u" d"u$

con l'ultimo integrale di cui è nota la formula ricorrente:

$\int_(arcsin a)^(pi/2) sin^(m+2)u" d"u=-1/(m+2)[sin^(m+1)u*cosu]_(arcsina)^(pi/2)+(m+1)/(m+2)\int_(arcsin a)^(pi/2) sin^m u" d"u=$
$\quad =-1/(m+2)a^(m+1)*\sqrt(1-a^2)+(m+1)/(m+2)\int_(arcsin a)^(pi/2) sin^m u" d"u \quad$;

mettendo insieme ho:

$J_m=1/((m+2)*(m+1))a^(m+1)*\sqrt(1-a^2)+(m+1)/(m+2)\int_(arcsin a)^(pi/2) sin^m u" d"u \ldots$

da cui procedo per ricorrenza.

Se facessi direttamente in $I_m=\int_0^(b(1-a)) x^m*\sqrt(b^2-(x+ab)^2)" d"x$ una sostituzione trigonometrica (tipo $b*sin u=x+ab$) arriverei comunque ad un punto in cui sviluppare un binomio di Newton*, quindi non è che risparmierei un granchè; tuttavia un approccio del genere potrebbe essere utile se volessi determinare esplicitamente i coefficienti dei polinomi che intervengono nel risultato dell'integrale...
Però ci devo pensare un po' su e devo mettermi (ancora, purtroppo) a fare conti.

Grazie ciampax.

__________
* Infatti ad un certo punto salterebbe fuori un integrando del tipo $sinu*(sinu-a)^m$

ciampax
Sai a cosa stavo pensando? Che forse vengono due cose diverse a seconda che $m$ sia pari o dispari! Infatti

$J_0=-1/2 a\cdot\sqrt{1-{a}^{2}}-1/2 \arcsin a+\pi/4$

mentre

$J_1=-1/3(a-1)(a+1)\cdot \sqrt{1-{a}^{2}}$

Ora, non mi sono messo a fare le prove, ma magari ti riesce più facile trovare una formula chiusa considerando i due casi separatamente! :)

gugo82
Di questo fatto me n'ero accorto scrivendo la ricorrenza (infatti c'è un esponente che "zompa" di $2$).
Però i termini con l'arcocoseno (che poi sarebbe $pi/2 -arcsina$) possono lo stesso provenire dai termini precedenti (quelli nella sommatoria delle potenze in $I_m$).

Vabbè, stiamo sempre là: devo fare gli odiatissimi conti.

ciampax
Comunque quello che vuoi trovare è una formula chiusa, giusto?

gugo82
Mi interesserebbe una forma chiusa, ma anche una formula ricorrente non mi farebbe schifo.
La situazione però è un po' brutta: infatti devo confrontare il risultato di questa schifezza con il risultato di un rapporto tra altri due integrali (più o meno dello stesso tipo) e dovrei mostrare che essi coincidono.

Praticamente sto cercando una disuguaglianza di tipo variazionale/isoperimetrico e ci sono di mezzo queste schifezze di integrali: la cosa bella è che il calcolo diretto sembra il modo più veloce per determinare gli estremanti del funzionale che entra in gioco! :cry:

ciampax
Mmmmmmmmmm....

Perché non lo scrivi tutto il problema? Magari guardandolo globalmente viene fuori qualcosa!

gugo82
Il problema è proprio il classico calcolo noiosissimo.

Praticamente, ponendo $b=1$ senza ledere la generalità, tutto si riduce a verificare che per la funzione a supporto compatto:

$f(x):=\{(\sqrt(1+x^2)-a, ", se " 0<=x<=\sqrt(1-a^2)),(0, ", se " x>=\sqrt(1-a^2)):}$

vale la seguente uguaglianza:

(I) $\quad (\int_0^(+oo) f*{\sqrt(1+(f')^2) -a} " d"x)^3/(\int_0^(+oo) f^2" d"x)^2="cost"*\int_0^(1-a) y\sqrt(1-(y+a)^2)" d"y \quad$ (qui $"cost"$ è una costante positiva);

una volta trovato un modo decente di procedere nel caso suddetto, provare a verificare un'uguaglianza del tipo:

(II) $\quad (\int_0^(+oo) f^m*{\sqrt(1+(f')^2) -a} " d"x)^(m+2)/(\int_0^(+oo) f^(m+1)" d"x)^(m+1)="cost"*\int_0^(1-a) y^m\sqrt(1-(y+a)^2)" d"y \quad$ (qui $"cost"$ è sempre positiva)

per ogni $m \in NN$.

Queste uguaglianze vengono fuori da combinazioni di area/perimetro/sezione di particolari corpi convessi di $RR^3$ (od $RR^(m+2)$ nel caso generale); praticamente il secondo membro mi serve esplicitarlo in qualche modo (o forma chiusa o forma ricorrente) per ottenere il valore minimo di un funzionale, che viene assunto (come credo) in $f$.

L'equazione di Eulero-Lagrange per il problema variazionale-isoperimetrico è difficile da risolvere.
L'idea che un estremale del mio funzionale sia proprio $f$ viene da considerazioni sulla natura geometrica del problema; in effetti, andando a sostituire nell'eq. E-L, si vede che $f$ ne è una soluzione.
Inoltre è facile verificare che altre possibili estremali, ossia altre soluzioni di E-L, possono essere derivati in modo molto semplice da $f$.
Purtroppo la funzione $F(x,u,z)$ che genera il funzionale $J$ non è convessa in $(u,z)$, quindi non posso usare la condizione sufficiente classica per il minimo ($f(x)" risolve E-L ed " F(x,u,z) " è convessa in " (u,z) => f(x) " è un minimo per il funzionale " J$).
Perciò, come detto sopra, l'unica strada che mi rimane è far vedere "a mano" che $J[f]=min J$ (infatti, senza la convessità di $F$, potrebbe anche essere $J[f]>min J$).

Ovviamente, mi metto nel supporto di $f$; lì dentro si ha:

$\sqrt(1+(f')^2)-a=1/\sqrt(1-x^2)-a \quad$,

quindi il numeratore ed il denominatore di (I), privati delle potenze esterne che per ora non ci interessano, diventano:

$\int_0^(\sqrt(1-a^2)) (\sqrt(1-x^2)-a)*(1/\sqrt(1-x^2)-a) " d"x \quad$ e $\quad \int_0^(\sqrt(1-a^2)) (\sqrt(1-x^2)-a)^2" d"x$

che sono calcolabili con un po' di sforzo; tuttavia, quando guardo al numeratore e denominatore del primo membro di (II), ossia:

$\int_0^(\sqrt(1-a^2)) (\sqrt(1-x^2)-a)^m*(1/\sqrt(1-x^2) -a) " d"x \quad$ e $\quad \int_0^(\sqrt(1-a^2)) (\sqrt(1-x^2)-a)^(m+1)" d"x$

mi rendo conto che devo fare calcoli. :cry:

gugo82
Aggiunta, dopo la classica "botta di c**o". :-D

Con un'azzardata sottrazione, sono riuscito a mostrare che i due integrali che chiudono l'ultimo post differiscono per una costante moltiplicativa, quindi con una semplice sostituzione si verifica facilmente la (II). Ciò implica che la mia $f$ è un minimo per il mio $J$ e sono felice.
Ora mi rimane solo da determinare una forma decente per l'integrale:

$I_m=\int_0^(b(1-a))x^m*\sqrt(b^2-(x+ab)^2)" d"x$

con cui ho aperto il secondo post.
Tuttavia sono convinto che la congettura $I_m=b^("qualcosa")*[P_(m+1)(a)*\sqrt(1-a^2)+Q_m(a)*arccos a]$ (con $P_(m+1),Q_m$ polinomi e $"qualcosa"$ dipendente linearmente da $m$) sia facile da dimostrare per ricorrenza. Probabilmente trovare una forma chiusa è difficile.

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