Insiemi Aperti Connessi
Ciao forum! Oggi a lezione di analisi II si è parlato di insiemi aperti connessi ed insiemi aperti connessi per spezzate. Avrei alcuni dubbi a riguardo, ve li espongo:
1) Definizione di insieme aperto connesso.
$A$ aperto $\subseteq R^n$. A si dice APERTO CONNESSO quando non (?) è possibile decomporlo in due insiemi aperti non vuoti, in altre parole
$ !\exists A_1, A_2 $ aperti $ != \O $ con $A_1 \cap A_2 = \O $ tale che $ A_1 \cup A_2 = A $ ( con $\O$ intendo l'insieme vuoto )
E' questa definizione esatta? ( Il professore scriveva troppo velocemente! )
2) Connesso Implica Connesso per spezzate?
3) Connesso per spezzate Implica Connesso?
4) Dimostrazione teorema di esistenza degli zeri.
IP: $\Omega \subset R^n$ aperto connesso. $f:\Omega \to \R, f \in C^o( \Omega )$
$\exists x_a \in \Omega : f( x_a ) < 0$
$\exists x_b \in \Omega : f( x_b ) > 0$
TS:
$\exists x_c \in \R^n : f( x_c) = 0$
Il professore ha dimostrato tale teorema per assurdo:
Supponiamo $f( x ) != 0 \forall x \in \Omega$. Consideriamo
$\Omega_1 = { x \in \Omega : f(x) < 0 }$
$\Omega_2 = { x \in \Omega : f(x) > 0 }$
Tali insiemi:
*) Non sono vuoti ( $x_a \in \Omega_1, x_b \in \Omega_2 )
**) La loro unione forma $\Omega$
***) La loro intersezione è vuota
Se riusciamo a provare che sia $\Omega_1$ che $\Omega_2$ sono (vuoti) APERTI otteniamo un assurdo. ( EDIT )
Ora... il professore dimostra anche quest'ultima affermazione, che non sto qua a discutere... la mia domanda è: Perchè si arriva ad un assurdo?
Se prova anche questa cosa, si ha che $\Omega$ è aperto connesso. Che è un'ipotesi! Perchè è un assurdo?
Grazie in anticipo!
1) Definizione di insieme aperto connesso.
$A$ aperto $\subseteq R^n$. A si dice APERTO CONNESSO quando non (?) è possibile decomporlo in due insiemi aperti non vuoti, in altre parole
$ !\exists A_1, A_2 $ aperti $ != \O $ con $A_1 \cap A_2 = \O $ tale che $ A_1 \cup A_2 = A $ ( con $\O$ intendo l'insieme vuoto )
E' questa definizione esatta? ( Il professore scriveva troppo velocemente! )
2) Connesso Implica Connesso per spezzate?
3) Connesso per spezzate Implica Connesso?
4) Dimostrazione teorema di esistenza degli zeri.
IP: $\Omega \subset R^n$ aperto connesso. $f:\Omega \to \R, f \in C^o( \Omega )$
$\exists x_a \in \Omega : f( x_a ) < 0$
$\exists x_b \in \Omega : f( x_b ) > 0$
TS:
$\exists x_c \in \R^n : f( x_c) = 0$
Il professore ha dimostrato tale teorema per assurdo:
Supponiamo $f( x ) != 0 \forall x \in \Omega$. Consideriamo
$\Omega_1 = { x \in \Omega : f(x) < 0 }$
$\Omega_2 = { x \in \Omega : f(x) > 0 }$
Tali insiemi:
*) Non sono vuoti ( $x_a \in \Omega_1, x_b \in \Omega_2 )
**) La loro unione forma $\Omega$
***) La loro intersezione è vuota
Se riusciamo a provare che sia $\Omega_1$ che $\Omega_2$ sono (vuoti) APERTI otteniamo un assurdo. ( EDIT )
Ora... il professore dimostra anche quest'ultima affermazione, che non sto qua a discutere... la mia domanda è: Perchè si arriva ad un assurdo?
Se prova anche questa cosa, si ha che $\Omega$ è aperto connesso. Che è un'ipotesi! Perchè è un assurdo?
Grazie in anticipo!
Risposte
"pater46":Non connesso, sconnesso.
Se prova anche questa cosa, si ha che $\Omega$ è aperto connesso.

Cioè se prova che $Omega_1$ e $Omega_2$ sono non vuoti allora ha provato che $Omega$ è sconnesso, e questo è un assurdo.
sì credo che la definizione sia esatta...una definizione alternativa:
un insieme S è connesso se gli unici sottoinsiemi di S ad essere contemporaneamente aperti e chiusi sono S stesso e l' insieme vuoto.
Se si parla di aperti allora la connessione per poligonale è equivalente alla connessione e quindi in questo caso valgono entrambe le implicazioni.
L' assurdo stà nell' aver trovato due insiemi non vuoti e disgiunti la cui unione forma omega.Infatti ciò implica che S non è connesso,ovvero contraddice l' ipotesi.
Bisogna dimostrare i tre punti da te scritti e facendo ciò si arriva all' assurdo che ti ho detto.
un insieme S è connesso se gli unici sottoinsiemi di S ad essere contemporaneamente aperti e chiusi sono S stesso e l' insieme vuoto.
Se si parla di aperti allora la connessione per poligonale è equivalente alla connessione e quindi in questo caso valgono entrambe le implicazioni.
L' assurdo stà nell' aver trovato due insiemi non vuoti e disgiunti la cui unione forma omega.Infatti ciò implica che S non è connesso,ovvero contraddice l' ipotesi.
Bisogna dimostrare i tre punti da te scritti e facendo ciò si arriva all' assurdo che ti ho detto.
"pater46":
Supponiamo $f( x ) != 0 \forall x \in \Omega$. Consideriamo
$\Omega_1 = { x \in \Omega : f(x) < 0 }$
$\Omega_2 = { x \in \Omega : f(x) > 0 }$
Tali insiemi:
*) Non sono vuoti ( $x_a \in \Omega_1, x_b \in \Omega_2 )
**) La loro unione forma $\Omega$
***) La loro intersezione è vuota
Se riusciamo a provare che sia $\Omega_1$ che $\Omega_2$ sono vuoti otteniamo un assurdo.
Se riusciamo a provare che sia $\Omega_1$ che $\Omega_2$ sono aperti otteniamo un assurdo
(infatti in tal caso $\Omega$ non sarebbe connesso).
@Rigel, scusa, nella fretta ho sbagliato a scrivere. E' proprio come dici tu, otteniamo un assurdo se sia $\Omega_1$ che $\Omega_2$ sono aperti.
@Rigel, Martino: Mi stavo confondendo perchè ero convinto che avessi sbagliato a trascrivere la definizione di insieme aperto connesso. Visto che mi avete dato conferma, insieme a Fabbro, sono riuscito a comprendere come nasceva l'assurdo
Grazie!
PS: Sapete chiarirmi i punti 3-4? Andando per logica sembrerebbe che connesso implichi connesso per spezzate, ma in generale il viceversa non vale. Mi confermate?
@Rigel, Martino: Mi stavo confondendo perchè ero convinto che avessi sbagliato a trascrivere la definizione di insieme aperto connesso. Visto che mi avete dato conferma, insieme a Fabbro, sono riuscito a comprendere come nasceva l'assurdo

Grazie!
PS: Sapete chiarirmi i punti 3-4? Andando per logica sembrerebbe che connesso implichi connesso per spezzate, ma in generale il viceversa non vale. Mi confermate?
Connesso per archi (e in particolare per spezzate) implica connesso. Questo vale in un qualsiasi spazio topologico.
Viceversa, esistono spazi topologici connessi ma non connessi per archi.
Tuttavia, se $\Omega\subset RR^n$ è aperto, allora le due nozioni coincidono, vale a dire $\Omega$ è connesso se e solo se è connesso per archi (o per spezzate).
Viceversa, esistono spazi topologici connessi ma non connessi per archi.
Tuttavia, se $\Omega\subset RR^n$ è aperto, allora le due nozioni coincidono, vale a dire $\Omega$ è connesso se e solo se è connesso per archi (o per spezzate).
Se capisco bene quello che intendi con "spezzata", connesso per spezzate implica connesso per archi implica connesso. Invece connesso (anche per archi) non implica connesso per spezzate, per esempio una circonferenza è un connesso ma non contiene "spezzate".
@pater46
Potresti modficare il tuo avatar?
Come da regolamento, il peso massimo del file immagine è 10 Kb, il tuo avatar pesa 35 Kb.
Potresti modficare il tuo avatar?
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Lo faccio subito.
Grazie per la cortesia.
"Martino":
Se capisco bene quello che intendi con "spezzata", connesso per spezzate implica connesso per archi implica connesso. Invece connesso (anche per archi) non implica connesso per spezzate, per esempio una circonferenza è un connesso ma non contiene "spezzate".
Ma una circonferenza non è un aperto.

Se non ricordo male, per gli aperti di [tex]$\mathbb{R}^n$[/tex] connessione per archi e per spezzate sono equivalenti.
L'idea è questa (ovviamente basta mostrare che [tex]$\text{connesso per archi} \Rightarrow \text{connesso per spezzate}$[/tex], dato che il viceversa è ovvio): se ho un arco [tex]$\Gamma \subset \Omega$[/tex], visto che esso è compatto, posso ricoprire [tex]$\Gamma$[/tex] con un numero finito [tex]$N$[/tex] di palline di raggio piccolo, diciamole [tex]$B(x_i;r)$[/tex] con centri [tex]$x_i \in \Gamma$[/tex], tali che [tex]$\bigcup_{i=1}^N B(x_i;r) \subseteq \Omega$[/tex] (basta prendere [tex]$0
Che ne dite?
"gugo82":Che sei un grande
Che ne dite?

Mi spiegheresti il significato della scrittura $\text{dist} ( \Gamma, \partial \Omega ) $?
Affronto da poco l'analisi 2 però mi affascina molto. Per dist suppongo tu intenda la distanza no? Se si, finora l'unico modo per calcolare le distanze che abbiamo studiato è attraverso la norma... Con quella scrittura penso tu intenda la distanza tra la curva e...? la redivata parziale di Omega ( intesa come superficie )?
Il simbolo [tex]$\partial \Omega$[/tex] denota la frontiera di [tex]$\Omega$[/tex], ossia il "bordo" dell'aperto; in altri termini, [tex]$\partial \Omega$[/tex] è l'insieme dei punti che non sono interni né ad [tex]$\Omega$[/tex] né al complementare [tex]$\mathbb{R}^n \setminus \Omega$[/tex].
Esempio: se [tex]$\Omega$[/tex] è un cerchio aperto del piano, [tex]$\partial \Omega$[/tex] è la sua circonferenza.
Il simbolo [tex]$\text{dist} (\Gamma ,\partial \Omega)$[/tex] denota effettivamente la distanza tra i due insiemi [tex]$\Gamma$[/tex] e [tex]$\partial \Omega$[/tex].
Pensala così: se fissi un punto [tex]$x\in \Gamma$[/tex], la distanza [tex]$\text{dist} (x,\partial \Omega)$[/tex] è definita come:
[tex]$\text{dist} (x,\partial \Omega) :=\inf_{y\in \partial \Omega} ||x-y||$[/tex]
cioè come l'estremo inferiore dell'insieme numerico descritto dalle distanze di [tex]$x$[/tex] (che è fissato!) dai punti [tex]$y\in \partial \Omega$[/tex].
La distanza di [tex]$\Gamma$[/tex] da [tex]$\partial \Omega$[/tex] è definita come:
[tex]$\text{dist} (\Gamma ,\partial \Omega) :=\inf_{x\in \Gamma} \text{dist} (x,\partial \Omega) =\inf_{x\in \Gamma ,y\in \partial \Omega} ||x-y||$[/tex]
cioè come estremo inferiore dell'insieme descritto dalle distanze dei punti [tex]$x\in \Gamma$[/tex] da [tex]$\partial \Omega$[/tex].
P.S.: La derivata di un insieme (che io sappia) non esiste, ma derivata rispetto ad un inseme sì... Può sembrare un'idea stramba, ma i ricercatori di PDE/CoV sanno che essa ha senso (se opportunamente definita).
Esempio: se [tex]$\Omega$[/tex] è un cerchio aperto del piano, [tex]$\partial \Omega$[/tex] è la sua circonferenza.
Il simbolo [tex]$\text{dist} (\Gamma ,\partial \Omega)$[/tex] denota effettivamente la distanza tra i due insiemi [tex]$\Gamma$[/tex] e [tex]$\partial \Omega$[/tex].
Pensala così: se fissi un punto [tex]$x\in \Gamma$[/tex], la distanza [tex]$\text{dist} (x,\partial \Omega)$[/tex] è definita come:
[tex]$\text{dist} (x,\partial \Omega) :=\inf_{y\in \partial \Omega} ||x-y||$[/tex]
cioè come l'estremo inferiore dell'insieme numerico descritto dalle distanze di [tex]$x$[/tex] (che è fissato!) dai punti [tex]$y\in \partial \Omega$[/tex].
La distanza di [tex]$\Gamma$[/tex] da [tex]$\partial \Omega$[/tex] è definita come:
[tex]$\text{dist} (\Gamma ,\partial \Omega) :=\inf_{x\in \Gamma} \text{dist} (x,\partial \Omega) =\inf_{x\in \Gamma ,y\in \partial \Omega} ||x-y||$[/tex]
cioè come estremo inferiore dell'insieme descritto dalle distanze dei punti [tex]$x\in \Gamma$[/tex] da [tex]$\partial \Omega$[/tex].
P.S.: La derivata di un insieme (che io sappia) non esiste, ma derivata rispetto ad un inseme sì... Può sembrare un'idea stramba, ma i ricercatori di PDE/CoV sanno che essa ha senso (se opportunamente definita).

Aaaahh, ok
Infatti mi suonava strano quel $\partial\Omega$. Sei stato davvero esaustivo, grazie per il tuo intervento


Non avevo in mente insiemi aperti
PS. (ot) Ti si rivede! Cominciavo a preoccuparmi.. ma l'hai ricevuto il mio pm poi?

"gugo82":Sì, ed è abbastanza intuitivo: in un aperto c'è abbastanza "spazio" per approssimare una curva con una spezzata.
Se non ricordo male, per gli aperti di [tex]$\mathbb{R}^n$[/tex] connessione per archi e per spezzate sono equivalenti.
PS. (ot) Ti si rivede! Cominciavo a preoccuparmi.. ma l'hai ricevuto il mio pm poi?