Iniettività, surgettività
Salve, sto risolvendo alcuni esercizi sulle funzioni piuttosto insidiosi riguardo all'iniettività, alla surgettività e bigettività, quello che vi chiedo non è tanto un modo di risoluzione standard quanto il modo in cui approcciarsi a questo tipo di esercizi. Ad esempio:
La funzione $f : RR^2 -> RR^2$ con $(x,y)\mapsto (2x+6y,x+3y)$
è iniettiva, surgettiva, bigettiva?
Come risolvete un esercizio di questo tipo? Che ragionamenti fate? E soprattutto c'è anche un modo informale per risolvere l'esercizio senza mettersi a trovare dei controesempi (nel caso dell'iniettività ad esempio)?
La funzione $f : RR^2 -> RR^2$ con $(x,y)\mapsto (2x+6y,x+3y)$
è iniettiva, surgettiva, bigettiva?
Come risolvete un esercizio di questo tipo? Che ragionamenti fate? E soprattutto c'è anche un modo informale per risolvere l'esercizio senza mettersi a trovare dei controesempi (nel caso dell'iniettività ad esempio)?
Risposte
Per verificare l'iniettività puoi provare ad utilizzare la matrice Jacobiana.....il th di inversione locale dice (in "soldoni") che se lo jacobiano non è nullo in un punto $p$ allora la funzione è sicuramente invertibile localmente in $p$.
Quindi se tu provando a verificare lo jacobiano trovi che questo è nullo ovunque, allora non puoi sperare nemmeno in un risultato locale e dunque tanto meno globale!
Altrimenti più concretamente, potresti provare a cercare punti $(x,y)$ per i quali si ottiene la stessa immagine, impostando un sistema.
Quindi se tu provando a verificare lo jacobiano trovi che questo è nullo ovunque, allora non puoi sperare nemmeno in un risultato locale e dunque tanto meno globale!
Altrimenti più concretamente, potresti provare a cercare punti $(x,y)$ per i quali si ottiene la stessa immagine, impostando un sistema.
Per l'iniettività si considerano due punti $(x_1, y_1)$ e $(x_2, y_2)$, quindi imposti un sistema uguagliando le immagini dei due punti:
${(2x_1 + 6y_1 = 2x_2 + 6y_2), (x_1 +3y_1 = x_2 + 3y_2):}$
Se viene fuori che necessariamente
${(x_1 = x_2), (y_1 =y_2):}
hai provato che è iniettiva, se no fai notare (eventualmente con esempio) che non lo è.
Per la suriettività fai vedere che, preso un punto a caso $(u, v)$ riesci a trovare la coppia $(x, y)$ tale che $f(x,)=(u,v)$, impostando il sistema
{(2x+6y=u),(x+3y=v):}
Se trovi che $u$ è vincolata a $v$, la funzione non è suriettiva.
Questi sono i metodi generali, qui puoi usare una scorciatoia, osservando che $f(x,y)=(u,2u)$, per cui non è suriettiva.
${(2x_1 + 6y_1 = 2x_2 + 6y_2), (x_1 +3y_1 = x_2 + 3y_2):}$
Se viene fuori che necessariamente
${(x_1 = x_2), (y_1 =y_2):}
hai provato che è iniettiva, se no fai notare (eventualmente con esempio) che non lo è.
Per la suriettività fai vedere che, preso un punto a caso $(u, v)$ riesci a trovare la coppia $(x, y)$ tale che $f(x,)=(u,v)$, impostando il sistema
{(2x+6y=u),(x+3y=v):}
Se trovi che $u$ è vincolata a $v$, la funzione non è suriettiva.
Questi sono i metodi generali, qui puoi usare una scorciatoia, osservando che $f(x,y)=(u,2u)$, per cui non è suriettiva.
Vi ringrazio, allora provo a lavorare su questi due metodi. Grazie della dritta ed incrocio le dita! Thank you so much!
Credo che in questo caso non ci sia bisogno di scomodare lo Jacobiano....infatti f è lineare quindi basta scrivere la matrice associata ad f e studiarne rango. fine!
in questo caso come faceva osservare robbstack sicuramente non è iniettiva in quanto $2x+6y=2(x+3y)$ e dunque non può neanche essere suriettiva!
ciao a tutti
in questo caso come faceva osservare robbstack sicuramente non è iniettiva in quanto $2x+6y=2(x+3y)$ e dunque non può neanche essere suriettiva!
ciao a tutti
Ciao "miuemia", si hai ragione, ma ho tirato in ballo lo jacobiano semplicemetne perchè in questo caso essendo la matrice jacobiana $\|(2,1),(6,3)|$ si vede subito che ha determinate sempre nullo , dunque non può essere iniettiva.
"miuemia":
Credo che in questo caso non ci sia bisogno di scomodare lo Jacobiano....infatti f è lineare quindi ...
Beh si, ma è solo un fatto di linguaggio. Per una funzione $RR^n\toRR^n$ lineare il determinante Jacobiano coincide con il determinante della funzione (cioè il determinante di una qualsiasi matrice associata). Una possibile maniera per risolvere l'esercizio (quella che avrei scelto io) è:
Osserviamo che $f$ è una applicazione lineare di $RR^2$ in sé stesso. Una sua rappresentazione mediante matrice è $((2, 1), (6, 3))$. Questa matrice ha determinante nullo quindi la funzione $f$ non è ingettiva e neanche surgettiva, visto che per funzioni lineari tra spazi della stessa dimensione finita le due nozioni coincidono.