Formula di Taylor.
Buonasera,
Sto studiando la teoria riguardando la formula di Taylor.
Sul libro di teoria in un capitolo introduce la formula di Taylor e le sue prime proprietà, poi in un altro capitolo spiega la formula di Taylor con il resto di Peano, cioè :
1. (FORMULA DI TAYLOR)
Sia $f(x)$ una funzione derivabile n volte in $x_0$. Risulta
$a$
$b$
2. (FORMULA DI TAYLOR CON IL RESTO DI PEANO)
Se $f$ è derivabile n volte in $x_0$, il resto $R_n(x)$ è un infinitesimo in $x_0$ di ordine superiore a $(x-x_0)^n$
ossia
Comincia le rispettive dimostrazione dicendo:
1.Si suppone che la derivata $f^n(x)$ sia continua in $x_0$
2.Si suppone che la derivata n-esima non sia continua in $x_0$
Il mio dubbio è su queste due affermazioni, cioè perchè queste differenze se le dimostrazioni sono quasi simili.
Grazie.
Sto studiando la teoria riguardando la formula di Taylor.
Sul libro di teoria in un capitolo introduce la formula di Taylor e le sue prime proprietà, poi in un altro capitolo spiega la formula di Taylor con il resto di Peano, cioè :
1. (FORMULA DI TAYLOR)
Sia $f(x)$ una funzione derivabile n volte in $x_0$. Risulta
$a$
$f(x) = sum_{k=0} ^n (f^(k)(x_0))/(k!)(x-x_0)^k+R_n(x_0)$
$b$
$lim_(x to x_0) (R_n(x))/(x-x_0)^n=0$
2. (FORMULA DI TAYLOR CON IL RESTO DI PEANO)
Se $f$ è derivabile n volte in $x_0$, il resto $R_n(x)$ è un infinitesimo in $x_0$ di ordine superiore a $(x-x_0)^n$
ossia
$lim_(x to x_0) (R_n(x))/(x-x_0)^n=0$
Comincia le rispettive dimostrazione dicendo:
1.Si suppone che la derivata $f^n(x)$ sia continua in $x_0$
2.Si suppone che la derivata n-esima non sia continua in $x_0$
Il mio dubbio è su queste due affermazioni, cioè perchè queste differenze se le dimostrazioni sono quasi simili.
Grazie.
Risposte
Quei due enunciati sono lo stesso, entrambi col resto di Peano, e che mi ricordi non c'era da distinguere i due casi come fa il tuo libro, quella che avevo fatto io era una dimostrazione che non distingueva i due casi.
Ciao otto96,
suppongo,ma di questo non sono molto sicuro, lo faccia solo ai fini della dimostrazione.
Io faccio questo ragionamento : nella stessa il mio libro applica ad entrambi il teorema di L'Hopital, il quale chiede (in sintesi) che se due funzioni $f,g$ sono derivabili allora il limite del loro rapporto deve coincidere con il limite del rapporto della derivata prima purche esista l'ultimo limite.
Se suppongo che ho una funzione $f$ derivabile in un certo intervallo $I=[a,b]$ questo non mi assiccura che $f'$ sia continua, la quale può ammettere al massimo una discontinuità di seconda specie.
Allora se
Ma questa è solo una mia supposizione e sulla quale non sono molto convinto.
P.s scusa se rispondo ora !
suppongo,ma di questo non sono molto sicuro, lo faccia solo ai fini della dimostrazione.
Io faccio questo ragionamento : nella stessa il mio libro applica ad entrambi il teorema di L'Hopital, il quale chiede (in sintesi) che se due funzioni $f,g$ sono derivabili allora il limite del loro rapporto deve coincidere con il limite del rapporto della derivata prima purche esista l'ultimo limite.
Se suppongo che ho una funzione $f$ derivabile in un certo intervallo $I=[a,b]$ questo non mi assiccura che $f'$ sia continua, la quale può ammettere al massimo una discontinuità di seconda specie.
Allora se
$ lim_{x to x_0}f'$
esiste ed finito significa che la derivata è continua e quindi posso applicare il teorema di L'Hopital.Ma questa è solo una mia supposizione e sulla quale non sono molto convinto.
P.s scusa se rispondo ora !
Allora, di solito il teorema di Taylor (col resto in forma di Peano, cioè quello che interessa a te), si chiede che $f$ sia derivabile $n$ volte in $x_0$ (come hai fatto).
A questo punto per dimostrare la tesi scrivi il resto come $f-P_n$ dove $P_n$ è il polinomio di Taylor di ordine $n$ e a quello applichi $n-1$ volte de l'Hopital, dimostrando che puoi sempre farlo per induzione, fino a ottenere che il tuo limite di partenza è $\lim_{x->x_0} (f^(n-1)(x)-f^(n-1)(x_0))/((x-x_0)n!)-f^n(x_0)/(n!)=0$, quindi come puoi notare non c'è bisogno di distinguere nessun caso.
P.S. Noto soltanto ora che la distinzione che fa il tuo libro non ha tanto senso perché non è nemmeno detto che la derivata $n$-esima sia definita in altri punti oltre che in $x_0$, quindi non ha senso parlare di continuità (in realtà lo avrebbe ma diciamo che nel contesto dell'analisi 1 è come se non lo avesse).
A questo punto per dimostrare la tesi scrivi il resto come $f-P_n$ dove $P_n$ è il polinomio di Taylor di ordine $n$ e a quello applichi $n-1$ volte de l'Hopital, dimostrando che puoi sempre farlo per induzione, fino a ottenere che il tuo limite di partenza è $\lim_{x->x_0} (f^(n-1)(x)-f^(n-1)(x_0))/((x-x_0)n!)-f^n(x_0)/(n!)=0$, quindi come puoi notare non c'è bisogno di distinguere nessun caso.
P.S. Noto soltanto ora che la distinzione che fa il tuo libro non ha tanto senso perché non è nemmeno detto che la derivata $n$-esima sia definita in altri punti oltre che in $x_0$, quindi non ha senso parlare di continuità (in realtà lo avrebbe ma diciamo che nel contesto dell'analisi 1 è come se non lo avesse).