Forma differenziale - potenziale

zannas
Ciao a tutti, ho un problema, ma non riesco a capire dove.
Il problema è semplicissimo, ma mi viene sbagliato. potreste correggermi?
Trovare il potenziale di $x/(x^2+y^2) dx + y/(x^2+y^2) dy$
ho già verificato che la forma sia chiusa e quindi esatta in $RR^2$. Se ne cerco il potenziale:
$p_x = x/(x^2+y^2) => p(x,y) = 1/2 log(x^2+y^2) + phi(y)$
$=> p_y = y/(x^2+y^2)+phi_y(y)$ ma voglio che $p_y = y/(x^2+y^2) => phi_y(y) = 0$
$=> p(x,y) = 1/2 log(x^2+y^2)$ che è sbagliato in quanto dovrebbe fare $p(x,y) = log(x^2+y^2)$

Risposte
Sk_Anonymous
Come hai giustamente osservato, la forma differenziale è chiusa e esatta.
Una primitiva è $F(x,y)=1/2*log(x^2+y^2)$. Se derivi rispetto a $x$ e $y$, vedi subito che torna. :wink:

zannas
allora è sbagliata la sol scritta dal prof?

Luca.Lussardi
Attenzione che la forma è sì chiusa ma su un dominio che non è semplicemente connesso, poichè è tutto $\RR^2$ tranne l'origine, dove la forma non è definita. Dunque l'esattezza non discende dalla chiusura.

zannas
in definitiva è giusto o no?

ViciousGoblin
La primitiva giusta è quella che trovi tu.

Infatti se $p(x,y)=1/2 \ln(x^2+y^2)$ vedi facilmente che
${\partial p}/{\partial x}(x,y)=1/2\frac{1}{x^2+y^2}2x=\frac{x}{x^2+y^2}$
e
${\partial p}/{\partial y}(x,y)=1/2\frac{1}{x^2+y^2}2y=\frac{y}{x^2+y^2}$

Non è che il prof aveva scritto $p(x,y)= \ln(\sqrt{x^2+y^2})$ ?

Comunque stai attento perche', come ti è stato fatto notare, non puoi dire in questo caso che chiusa implica esatta
(anche se poi è vero per questa funzione particolare) - oltretutto nel tuo ragionamento (corretto) non hai mai usato
questa implicazione

zannas
Un'altro es simile, questa volta l'ho risolto, ditemi solo se è giusto o dove ho sbagliato.
Calcolare $int_gamma y^6*z dx + (6*x*y^5*z+7) dy + x*y^6 dz$ con $gamma(t) = (cos(2*pi*t),sin(2*pi*t),e^t) 0<=t<=1$
allora, io ho verificato che la forma sia chiusa ed essendon in $RR^3$ sarà anche esatta.
-Ho verificato che il rotore fosse = 0.
quindi ne ho cercato il potenziale
$p_x = y^6*z => p(x,y,z)=y^6*z*x+phi(y,z)$
$=> p_z = y^6*x+phi_z'=x*y^6$
$=> phi_z' = 0 => phi(y,z) = 0$ ma può ancora esistere una $phi(y)$
$p_y=6*y^5*z*x + phi_y' = 6*x*y^5*z+7$
$=> phi_y'=7 => phy(y) = 7y$
$=> p(x,y,z) = y^6*z*x+7y+c$ e quindi
$int_gamma y^6*z dx + (6*x*y^5*z+7) dy + x*y^6 dz = p(1,0,1)-p(1,0e) = 0$ è giusta?

PS1: ma essendo anche una forma esatta, non dovrebbe essere che solo l'integrale chiuso dà 0?

PS2: nel primo punto dell'esercizio ho scritto: $p_x = y^6*z => p(x,y,z)=y^6*z*x+phi(y,z)$ va bene o è meglio scrivere $p_x = y^6*z => (x,y,z)=y^6*z*x+phi(y)+csi(z)$ e poi risolvere senza osservare che poi potrebbe esistere una $phi(y)$?

PS3:quando posso cambiare il percorso per calcolare l'integrale tenendo fissi gli estremi di integrazione? Quando è chiusa ma non esatta?

Grazie

ViciousGoblin
L'esercizio è fatto bene - il potenziale è corretto :D

(1) Non è detto che l'integrale sia nullo SOLO sulle curve chiuse. Se la curva parte e arriva
in due punti allo stesso livello del potenziale l'integrale è nullo.
Se costeggi una montagna senza salire né scendere non dovresti fare fatica (a parte l'attrito ...)

(2) La prima che ha detto - non è vero in generale che una funzione di $y$ e $z$ sia somma di una funzione di $y$ più
una funzione di $z$

(3) Se vuoi che l'integrale sia INDIPENDENTE DALLA CURVA (tra tutte quelle che congiungono due punti dati), allora
questo equivale a dire che la forma è esatta. Se sai solo che la curva è chiusa allora l'integrale su due curve aventi gli stessi estremi
è lo stesso se la forma è regolare in tutto "lo spazio tra le due curve", cioè se puoi deformare con continuità una curva nell'altra, rimanendo
sempre dove la forma esiste ed è regolare (detto in maniera approssimativa). Se invece tra le due curve c'è una singolarità per la forma,
allora l'integrale PUO' essere diverso

zannas
"ViciousGoblinEnters":
L'esercizio è fatto bene - il potenziale è corretto :D

(1) Non è detto che l'integrale sia nullo SOLO sulle curve chiuse. Se la curva parte e arriva
in due punti allo stesso livello del potenziale l'integrale è nullo.
Se costeggi una montagna senza salire né scendere non dovresti fare fatica (a parte l'attrito ...)

(2) La prima che ha detto - non è vero in generale che una funzione di $y$ e $z$ sia somma di una funzione di $y$ più
una funzione di $z$

(3) Se vuoi che l'integrale sia INDIPENDENTE DALLA CURVA (tra tutte quelle che congiungono due punti dati), allora
questo equivale a dire che la forma è esatta. Se sai solo che la curva è chiusa allora l'integrale su due curve aventi gli stessi estremi
è lo stesso se la forma è regolare in tutto "lo spazio tra le due curve", cioè se puoi deformare con continuità una curva nell'altra, rimanendo
sempre dove la forma esiste ed è regolare (detto in maniera approssimativa). Se invece tra le due curve c'è una singolarità per la forma,
allora l'integrale PUO' essere diverso
Davvero 1000 grazie per le tue risposte. (se tutti i prof di matematica spiegassero così...non farei tutta sta fatica).
A questo punto ti chiedo. se io ho una forma chiusa, ma non esatta. E ne ho una nè chiusa e quindi tantomeno è esatta. Che vantaggi ho nel calcolo della prima rispetto alla seconda in un generico integrale?
Cioè in parole povere: ho 2 integrali (generici). Uno presenta una forma chiusa ma non esatta, l'altro nemmeno chiusa. Che vantaggi mi dà il primo rispetto al secondo?

ViciousGoblin
La domanda è impegnativa - una risposta esauriente richiederebbe una parte teorica che
probabilmente non conosci e forse non ti serve.
Provo a farti un esempio di come la chiusura di una forma possa aiutare.

Prendi la forma $-\frac{y}{x^2+y^2}dx+\frac{x}{x^2+y^2}dy$ che è definita
nel piano meno l'origine e (come forse avrai già visto) è chiusa ma non esatta.
Mettiamo che tu debba calcolarne l'integrale sul segmento che congiunge i punti
$P=(\sqrt{2},0)$ e $Q=(1,1)$. Seguendo pedissequamente le definizioni potresti parametrizzare
il segmento nel modo usuale e trovarti da calcolare un integrale un po' complicato (prova!)

Dato però che la forma è chiusa puoi sostituire il segmento con l'arco di circonferenza antiorario tra
$P$ e $Q$ (perchè la forma è definita e regolare nello spazio tra il segmento e l'arco);
questo secondo integrale è assai più semplice, viene:
$\int_0^{\pi/4}(\frac{(-\sqrt{2}\sin(t))(-\sqrt{2}\sin(t))}{2\cos^2(t)+2\sin^2(t)}+\frac{\sqrt{2}\cos(t)\sqrt{2}\cos(t)}{2\cos^2(t)+2\sin^2(t)}) dt=\pi/4$
Nota che NON puoi usare l'arco tra $P$ e $Q$ che gira in verso orario, perchè in questo caso l'origine starebbe tra il segmento e tale arco, impedendoti
di concludere che gli integrali sono gli stessi.

Se tu cercassi una primitiva per la forma (è un po' laborioso) troveresti $p(x,y)=Arg(x,y)$, cioè l'angolo tra il vettore $(x,y)$ e l'asse $x$ -
tale funzione però non si può definire con continuità su tutto il piano meno l'origine.

Se però ti metti in $A={(x,y), x>0}$ una primitiva la trovi ($A$ non ha buchi e la forma è chiusa) : $p(x,y)=\arctan(y/x)$ e allora
per ogni curva CHE VIAGGIA SOLO IN $A$ l'integrale della forma è pari alla differenza di $p$ tra gli estremi della curva.
Nel caso di prima hai $p(1,1)-p(1,0)=\arctan(1)-\arctan(0)=\pi/4$

Non sono però sicuro che tutto questo ti serva veramente.

zannas
probabilmente non mi servirà ma ti ringrazio comunque lo stesso x la spiegazione. Un pò di approfondimento non fa mai male. Grazie ancora. Ps: non è che mi daresti na mano sul topic x gli integrali multipli con i 2 es che ho postato? :-)

Rispondi
Per rispondere a questa discussione devi prima effettuare il login.