Estremo o no?
Sia f: (a,b) -> IR una funzione n-volte "continuamente differenziabile" tale che
per k=0,...,n-1; ma con
. Dimostrare che se n è pari, f possiede un estremo (cioè, un massimo o un minimo) in x0, e se n è dispari, f non ha estremi in x0.
Qualcuno saprebbe aiutarmi?
Mi è stato indicato di utilizzare la formula di taylor...ma nn saprei.
[Penso che in italiano non si dica "continuamente differenziabile", cmq praticamente intendo ke la deriva è una funzione continua; infatti il fatto che sia continua dovrebbe essere fondamentale!]
L.L


Qualcuno saprebbe aiutarmi?
Mi è stato indicato di utilizzare la formula di taylor...ma nn saprei.
[Penso che in italiano non si dica "continuamente differenziabile", cmq praticamente intendo ke la deriva è una funzione continua; infatti il fatto che sia continua dovrebbe essere fondamentale!]
L.L
Risposte
Se consideri un intorno di Xo, X appartenente a questo intorno, scrivi lo sviluppo in serie di Taylor hai
f(X-Xo) = f(Xo) + f'(Xo)*(X-Xo)+... + f(n-1)(Xo)/((n-1)!)*(X-Xo)^n-1 + (1/n!)*f(n)(Xo)*(X-Xo)^n + o( |X-Xo|^n). L'o piccolo finale ce ne freghiamo ( sono gli infinitesimi successivi).
Ma la funzione è tale che le derivate fino alla n-1 valgono 0 in Xo.
Allora ti resta f(X-Xo)-f(Xo)= f(n)(Xo)*(X-Xo)^n + o (...)
Ti sta dicendo come incrementa la f(X) nell'intorno di Xo. Vedi bene che se n è pari, il fatto che tu stia valutando la funzione a destra o a sinistra di Xo non è influente: (X-Xo)^n è sempre positivo, localmente.
Formalmente, esiste un intorno di Xo per cui, per qualunque X appartenente a questo intorno, f(X-Xo)-f(Xo) ha sempre lo stesso segno. Vuol dire che Xo è punto estremante ( è massimo o minimo relativo).
Se invece n è dispari, ti sta dicendo che hai solo un punto stazionario, ma NON estremante. Infatti da una parte l'incremento sarà negativo, dall'altra positivo. E' il segno della derivata n-esima che te lo fa capire e la continuità fino all'ordine n ti permette di fare questo ragionamento.
Se non sono chiaro fammi sapere quando vuoi, cercherò di scriverlo un po' più decentemente...
f(X-Xo) = f(Xo) + f'(Xo)*(X-Xo)+... + f(n-1)(Xo)/((n-1)!)*(X-Xo)^n-1 + (1/n!)*f(n)(Xo)*(X-Xo)^n + o( |X-Xo|^n). L'o piccolo finale ce ne freghiamo ( sono gli infinitesimi successivi).
Ma la funzione è tale che le derivate fino alla n-1 valgono 0 in Xo.
Allora ti resta f(X-Xo)-f(Xo)= f(n)(Xo)*(X-Xo)^n + o (...)
Ti sta dicendo come incrementa la f(X) nell'intorno di Xo. Vedi bene che se n è pari, il fatto che tu stia valutando la funzione a destra o a sinistra di Xo non è influente: (X-Xo)^n è sempre positivo, localmente.
Formalmente, esiste un intorno di Xo per cui, per qualunque X appartenente a questo intorno, f(X-Xo)-f(Xo) ha sempre lo stesso segno. Vuol dire che Xo è punto estremante ( è massimo o minimo relativo).
Se invece n è dispari, ti sta dicendo che hai solo un punto stazionario, ma NON estremante. Infatti da una parte l'incremento sarà negativo, dall'altra positivo. E' il segno della derivata n-esima che te lo fa capire e la continuità fino all'ordine n ti permette di fare questo ragionamento.
Se non sono chiaro fammi sapere quando vuoi, cercherò di scriverlo un po' più decentemente...
Ciao, grazie 1000.
Penso di aver capito l'idea
Cmq un dettaglio: il resto O(...) non può creare problemi per il segno?
L.L
Penso di aver capito l'idea

Cmq un dettaglio: il resto O(...) non può creare problemi per il segno?
L.L
quote:
Originally posted by leev
Ciao, grazie 1000.
Penso di aver capito l'idea
Cmq un dettaglio: il resto O(...) non può creare problemi per il segno?
L.L
In realtà no; perchè nell'ipotesi f(n)(Xo) diverso da 0 quello che trascuri è un infinitesimo di ordine superiore, che non ti cambia il comportamento dell'incremento della funzione nell'intorno. Nella disgraziata ipotesi che sia anche questo uguale a 0, non puoi più trascurare i termini dell' o piccolo.
Ok, forse non ero cosi in chiaro allora:
cmq mi è sorta qualke domanda anke sulla tua prima risposta:
dove dici
" f(X-Xo) = f(Xo) + f'(Xo)*(X-Xo)+... + f(n-1)(Xo)/((n-1)!)*(X-Xo)^n-1 + (1/n!)*f(n)(Xo)*(X-Xo)^n + o( |X-Xo|^n) "
non intendi forse f(X) all'inizio (sviluppato seocndo Xo chiaramente)?
Inoltre nel passaggio seguente dovrebbe caderti anke f(Xo), visto che k parte da 0 (comunque questo non cambia la morale (no?). quindi otterrei f(X)= f(n)(Xo)*(X-Xo)^n /n! + o (...)
Comunque, passando all'ultimo post, mi sorge il dubbio: o(|X-Xo|^n) è il resto che nella forma di lagrange si scriverebbe f(n+1)(&)/(n+1)! * (X-Xo)^(n+1) ?
Se è cosi, allora non ho capito:
o(...) è di grado superiore, quindi potrebbe avere un valore piu grande (in valore assoluto) del resto della funzione, e dunque, per esempio,potrebbe farmi mantenere a destra e a sinistra lo stesso segno per una funzione con n dispari ?!?
Thanks
L.L
cmq mi è sorta qualke domanda anke sulla tua prima risposta:
dove dici
" f(X-Xo) = f(Xo) + f'(Xo)*(X-Xo)+... + f(n-1)(Xo)/((n-1)!)*(X-Xo)^n-1 + (1/n!)*f(n)(Xo)*(X-Xo)^n + o( |X-Xo|^n) "
non intendi forse f(X) all'inizio (sviluppato seocndo Xo chiaramente)?
Inoltre nel passaggio seguente dovrebbe caderti anke f(Xo), visto che k parte da 0 (comunque questo non cambia la morale (no?). quindi otterrei f(X)= f(n)(Xo)*(X-Xo)^n /n! + o (...)
Comunque, passando all'ultimo post, mi sorge il dubbio: o(|X-Xo|^n) è il resto che nella forma di lagrange si scriverebbe f(n+1)(&)/(n+1)! * (X-Xo)^(n+1) ?
Se è cosi, allora non ho capito:
o(...) è di grado superiore, quindi potrebbe avere un valore piu grande (in valore assoluto) del resto della funzione, e dunque, per esempio,potrebbe farmi mantenere a destra e a sinistra lo stesso segno per una funzione con n dispari ?!?
Thanks
L.L
Sì, io ho sviluppato con Taylor in un punto X a partire da un Xo, con il resto secondo Peano. Detto in termini più formali, se X tende a Xo quella quantità "o piccolo" va a zero più rapidamente di |X-Xo|^n; per cui per valutare il segno nell'intorno di Xo, il termine che prevale è la parte principale, l'o piccolo non è influente...
Attenzione che parliamo di un INFINITESIMO.
Sotto opportune ipotesi ( mi pare continuità delle derivate fino alla n-esima ed esistenza della n+1 esima o qualcosa del genere) quell'o piccolo ( il resto secondo Peano) è stimabile secondo il teorema di Lagrange come dicevi tu.
Attenzione che parliamo di un INFINITESIMO.
Sotto opportune ipotesi ( mi pare continuità delle derivate fino alla n-esima ed esistenza della n+1 esima o qualcosa del genere) quell'o piccolo ( il resto secondo Peano) è stimabile secondo il teorema di Lagrange come dicevi tu.