Esercizio teorico di Analisi II

dodoga1
Salve a tutti, :D

Scrivo questo messaggio per chiedere aiuto nella risoluzione di un esercizio teorico di Analisi 2.

L'esercizio è preso Lezioni di Analisi Matematica 2 di Giovanni Prodi, dal capitolo 30 - Teoria Geometrica delle equazioni differenziali al 1°ordine ed è il seguente:

6) Sia f una funzione di classe C2 definita nel disco D = {(x,y): x^2+y^2<=1}, tale che sia f(0,0) = 0 e |Vf| >= 1 in ogni punto di D.
Si dimostre che in D esiste almeno un punto (x,y) tale che sia f(x,y) >= 1 ed almeno un punto (x,y) tale che sia f(x,y) <= -1.
(Si consideri la soluzione del sistema differenziale dP/dt = Vf(P) tale che P(0) = 0,...).

con Vf ho indicato il gradiente di f.

Non so veramente come impostarlo.

Ringrazio in anticipo per le risposte.

Risposte
Quinzio
Ti invito "trasporre" l'esercizio in $RR$ invece che in $RR^2$, dove i ragionamenti si complicano parecchio e vedrai che è molto intuitivo.
Abbiamo dunque una funzione $y=f(x)$ di classe $CC^2$, definita in $x\in[-1,1]$.
Sappiamo che $|y'|>=1$.
Beh, nell'origine questa funzione avrà derivata $-1$ o $+1$. Prendiamo il caso $+1$, poi con ragionamenti analoghi è immediato l'altro caso. Facciamo un'ipotesi non restrittiva, cioè che $y(0)=0$.
Ora, la derivata nell'origine è $+1$ e siccome è di classe $CC^2$, negli altri punti la derivata continua ad essere $y'>=1$, ovvero, non c'è un punto in cui la funzione ha un punto spigoloso e inverte la pendenza verso il basso.
Dovrebbe essere immediato vedere che è una funzione lipschitiziana, e quindi raggiunge il valore 1, nel caso peggiore nel punto $x=1$. Ovvero, nel caso peggiore $y'=1$, $y(1)=1$, ma se in qualche intervallo $y'>1$, allora il valore 1 viene raggiunto anche "prima", con $x<1$.

Ora, sostituendo differenziabilità a derivabilità, gradiente a derivata, dei ragionementi del tutto simili si fanno nel caso $RR^2$.

elianto84
Allora, vediamo di smontare l'esercizio nelle ipotesi in cui è formulato e non in ipotesi di comodo, dove chiaramente è tutto straordinariamente più semplice.

Cominciamo con una banalità: la funzione non è costante, altrimenti avrebbe gradiente nullo internamente al disco.

Per continuità su un compatto (il disco unitario) la funzione ha in \(\displaystyle \mathbb{D} \) punti di massimo assoluto e minimo assoluto.
Questi punti sono necessariamente collocati sulla frontiera di \(\displaystyle \mathbb{D} \): se fossero collocati all'interno del disco lì il gradiente si annullerebbe, assurdo.

Supponiamo ora, per assurdo, che sulla frontiera di \(\displaystyle \mathbb{D} \) (dunque anche internamente a \(\displaystyle \mathbb{D} \)) i valori assunti da \(\displaystyle f \) siano sempre strettamente minori di uno.

Sia inoltre \(\displaystyle \gamma:[0,1]\to\mathbb{D} \) la curva con le proprietà che \(\displaystyle \gamma(0)=(0,0),\gamma(1)\in\partial\mathbb{D} \) e

\(\displaystyle \forall t\in[0,1],\quad \gamma'(t) = (\nabla f)(\gamma(t)), \)

ossia la curva di flusso del gradiente a partire dall'origine. Poiché il modulo del gradiente è maggiore o uguale a uno e le tangenti a \(\displaystyle \gamma \) sono per costruzione parallele al gradiente, si ha:

\(\displaystyle |f(\gamma(1))-f(\gamma(0))|\geq L(\gamma) \geq 1, \)

dove \(\displaystyle L(\gamma) \) denota la lunghezza di \(\displaystyle \gamma \). Ma il membro sinistro dell'ultima equazione è minore di uno per le assunzioni fatte, assurdo. La dimostrazione che \(\displaystyle f \) deve assumere almeno un valore \(\displaystyle \leq -1 \) su \(\displaystyle \partial \mathbb{D} \) è perfettamente analoga. Si noti che la rettificabilità di \(\displaystyle \gamma \) discende dal fatto che \(\displaystyle \gamma \) è di classe \(\displaystyle C^1 \) in quanto \(\displaystyle f \) è di classe \(\displaystyle C^2 \); l'esistenza di \(\displaystyle \gamma \) dalla risolubilità del problema di Cauchy.

Stiamo essenzialmente utilizzando la disuguaglianza isoperimetrica o la disuguaglianza di Poincarè-Wirtinger.
Ora non venitemi a raccontare che questo è "analogo" al caso monodimensionale, perché mi sento autorizzato a smascherare il bluff :wink:

dissonance
[IMHO]
Io invece sono d'accordo con Quinzio. Essenzialmente l'idea di questo esercizio è monodimensionale, una volta che uno considera la restrizione di $f$ alla curva $\gamma$ (curva di flusso del gradiente, come giustamente la chiami tu). Questa idea manca nel post di Quinzio ma è presente nel libro come hint.

Inoltre credo non sia saggio risolvere completamente un esercizio quando qualcuno chiede espressamente solo "un aiuto".
[/IMHO]

A parte queste questioni soggettive, il tuo ultimo remark sulla disuguaglianza isoperimetrica mi risulta oscuro. Puoi spiegarti meglio?

dodoga1
Ringrazio tutti per le gentili risposte, complimenti per la bella dimostrazione @elianto84.

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