Esercizio: provate per induzione che...

MatricolaX
Buongiorno!
Mi sto esercitando in analisi matematica sul principio di induzione.
Ho svolto la dimostrazione delle formule come la somma dei quadrati/dei cubi dei numeri interi, e la somma di una progressione geometrica.
Ora sto facendo l'esercizio 2.7 del libro "Analisi matematica ABC, 1" di Acerbi-Buttazzo, di cui riporto il punto a.
_Provate per induzione che: a.∀n, $3^n$>=$(n/2)2^n$
Ho incominciato con la verifica per n=0, con cui ottengo 1$>=$0 , che è vero
Proseguo per n=1,$=>$ 3$>=$1, vero
A questo punto decido di non controllare più direttamente ma di applicare l'induzione.
Quindi svolgo:
Ho l'ipotesi $3^n$>=$(n/2)2^n$
Trovo la tesi $3^(n+1)$>=$((n+1)/2)2^(n+1)$
Deduco $3^(n+1)$=$3*3^n$>=$3*(n/2)2^n$>=$((n+1)/2)2^(n+1)$
Devo verificare che $3*(n/2)2^n$>=$((n+1)/2)2^(n+1)$
...Facendo così $3n2^(n-1)$>=$(n+1)2^n$
Arrivo a $3n$>=$(n+1)2$,
falso per n=0 e per n=1. :?
Vorrei sapere, in generale, se l'esercizio deve essere svolto così e dove, in questo caso, sto sbagliando.
Spero mi possiate aiutare, vi ringrazio in anticipo :wink:

Risposte
bobus1
Mi sembra che sia corretto, hai trovato che per \(\displaystyle n=0 \) e \(\displaystyle n=1 \) la seconda disuguaglianza e' falsa, quindi non puoi dire nulla sulla prima.

Quello che si puo' fare e' verificare a mano il caso \(\displaystyle n=2 \) cosi' poi nel passo induttivo puoi assumere che \(\displaystyle n \geq 2 \), quindi in questo caso la seconda disuguaglianza e' vera e per la proprieta' transitiva e' vera anche la prima e quindi hai dimostrato il passo induttivo.

MatricolaX
Grazie bobus!
In effetti è stato frettoloso da parte mia fermarmi a n=0 e n=1, però questo mi fa sorgere un dubbio...
Perché le prime verifiche sulla disequazione data risultano vere, mentre quelle fatte sul passo induttivo no? Non è uguale? La dimostrazione con il passo induttivo non è "il modo più pratico/veloce" per verificare direttamente la veridicità della disequazione per tutti gli n?

bobus1
Il fatto e' che all'aumentare di \(\displaystyle n \) aumenta la differenza tra \(\displaystyle 3^n \) e \(\displaystyle \frac{n}{2}2^n \).

Quando \(\displaystyle n \) e' piccolo i due termini sono vicini, per questo motivo il termine che si ottiene applicando l'ipotesi induttiva, ovvero \(\displaystyle 3\frac{n}{2}2^n \), non si riesce a schiaffarlo nel mezzo, quindi la seconda disequazione e' falsa e quindi non puoi applicare la proprieta' transitiva che ti permetterebbe di concludere.

In particolare se verifichi a mano nel passo base i casi \(\displaystyle n=0,1,2 \) che sono quelli problematici perche' la differenza tra i due termini e' poca, poi nel passo induttivo puoi assumere \(\displaystyle n \geq 2 \) e da questo concludi che vale \(\displaystyle 3n \geq (n+1)2 \). Il fatto che per \(\displaystyle n =0,1 \) quest'ultima disuguaglianza sia falsa non ha alcuna importanza perche' all'inizio del passo induttivo hai assunto che \(\displaystyle n \geq 2 \).

Quindi, volendo usare la metafora del domino, siccome hai fatto cadere a mano le tessere \(\displaystyle n=0,1,2 \) e poi hai verificato che dalla tessera \(\displaystyle n =2 \) in poi, se una tessera cade, allora cade anche la successiva, allora puoi essere sicuro che tutte le tessere sono cadute.

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