Esercizio
salve a tutti:
mi ritrovo ad affrontare questi 2 esercizi che non riesco proprio a capire come risolverli, avrei bisogno di un vostro aiuto.
non voglio solo capire come risolverlo, ma avrei bisogno di una spiegazione/regola che mi faccia capire come affrontare questa tipologia d'esercizio.
Grazie!:wink:
supposto che $ f(0)=-3$ e$ fprime(x)<=4$ , dire quale è la disuguaglianza corretta:
$ [1]f(2)>=10$
$ [2] f(3)<=9$
$ [3]f(2)<=10$
$ [4]f(2)>=9$
supposto che$ f(-1)=0$ e$ fprime>=5$ , dire quale è la disuguaglianza corretta:
$ [1] f(2)>=5$
$ [2]f(2)<=13$
$ [3]f(2)>=13$
$ [4]f(2)<=15$
mi ritrovo ad affrontare questi 2 esercizi che non riesco proprio a capire come risolverli, avrei bisogno di un vostro aiuto.
non voglio solo capire come risolverlo, ma avrei bisogno di una spiegazione/regola che mi faccia capire come affrontare questa tipologia d'esercizio.
Grazie!:wink:
supposto che $ f(0)=-3$ e$ fprime(x)<=4$ , dire quale è la disuguaglianza corretta:
$ [1]f(2)>=10$
$ [2] f(3)<=9$
$ [3]f(2)<=10$
$ [4]f(2)>=9$
supposto che$ f(-1)=0$ e$ fprime>=5$ , dire quale è la disuguaglianza corretta:
$ [1] f(2)>=5$
$ [2]f(2)<=13$
$ [3]f(2)>=13$
$ [4]f(2)<=15$
Risposte
Quali sono i teoremi che legano tra loro una funzione e la sua derivata?
"gugo82":
Quali sono i teoremi che legano tra loro una funzione e la sua derivata?
ciao gugo82,
il teorema di Rolle e Lagrance ?
Perfetto.
Vediamo se usandoli riusciamo a dire qualcosa.
Concentrati sul secondo e pensa un po' a cosa puoi tirarci fuori.
Vediamo se usandoli riusciamo a dire qualcosa.
Concentrati sul secondo e pensa un po' a cosa puoi tirarci fuori.
"gugo82":
Perfetto.
Vediamo se usandoli riusciamo a dire qualcosa.
Concentrati sul secondo e pensa un po' a cosa puoi tirarci fuori.
allora:
il teorema di Lagrange mi dice che:
se$ f:[a,b] $in R
ipotesi:
[1] $f$ continua in$ [a,b]$
[2]$f $è derivabile in$ (a,b)$
se valgono le ipotesi allora esiste un punto Xo appartenente all'intervallo$ (a,b) $tale che
f $ prime $ $(Xo)= (f(b)-f(a))/(b-a)$
quindi da quando ho capito devo prima definire un' intervallo, nel primo esercizio mi dice che la funzione calcolato in 0 vale -3 quindi$ a=0 $ e$ b=2?$ o$ b=3? $ $ [a,b]=[0,...]$
[1] $f(2)>=10$ considero ad esempio $f(2)=10$
effettuo i calcoli:
$(f(b)-f(a))/(b-a)<=4 $
$(10-(-3))/13=1 $
$ 1<=4$
il mio possibile svolgimento è corretto?
manca qualcosa (non ne sono molto convinto)

Grazie!
Ok, vediamo un po'.
Come detto, il teorema di Lagrange lega il comportamento della funzione negli estremi di un intervallo con quello della sua derivata prima nei punti interni. In particolare, come già ricordavi, risulta $f(b) - f(a) = f^\prime (c) *(b-a)$.
Ora, se $f^\prime (x) <= M$ nell'intervallo in esame, allora anche $f^\prime (c) <=M$ e quindi $f(b) - f(a) <= M*(b-a)$.
Da ciò segue che, se il comportamento di $f$ in uno degli estremi è noto, allora è possibile ricavare una stima (cioè una disuguaglianza) del comportamento di $f$ nell'altro estremo.
Qual è una tale stima?
Cosa succede, invece, se $f^\prime(x)>= m$ nell'intervallo?
Come detto, il teorema di Lagrange lega il comportamento della funzione negli estremi di un intervallo con quello della sua derivata prima nei punti interni. In particolare, come già ricordavi, risulta $f(b) - f(a) = f^\prime (c) *(b-a)$.
Ora, se $f^\prime (x) <= M$ nell'intervallo in esame, allora anche $f^\prime (c) <=M$ e quindi $f(b) - f(a) <= M*(b-a)$.
Da ciò segue che, se il comportamento di $f$ in uno degli estremi è noto, allora è possibile ricavare una stima (cioè una disuguaglianza) del comportamento di $f$ nell'altro estremo.
Qual è una tale stima?
Cosa succede, invece, se $f^\prime(x)>= m$ nell'intervallo?
"gugo82":
Ok, vediamo un po'.
Come detto, il teorema di Lagrange lega il comportamento della funzione negli estremi di un intervallo con quello della sua derivata prima nei punti interni. In particolare, come già ricordavi, risulta $ f(b) - f(a) = f^\prime (c) *(b-a) $.
Ora, se $ f^\prime (x) <= M $ nell'intervallo in esame, allora anche $ f^\prime (c) <=M $ e quindi $ f(b) - f(a) <= M*(b-a) $.
Da ciò segue che, se il comportamento di $ f $ in uno degli estremi è noto, allora è possibile ricavare una stima (cioè una disuguaglianza) del comportamento di $ f $ nell'altro estremo.
Qual è una tale stima?
Cosa succede, invece, se $ f^\prime(x)>= m $ nell'intervallo?
ciao gugo82,
sulla stima non saprei risponderti.
"gugo82":
Cosa succede, invece, se $ f^\prime(x)>= m $ nell'intervallo?
io penso che nel caso in cui $ f^\prime(x)>= m$ otterrei che $ f^\prime(c)>= m$
ma i calcoli che ho effettuati mi avvicinano o allontanano dalla soluzione?
Grazie!
Rifletti bene su quel che ti ho scritto, per favore.
La soluzione dei tuoi esercizi è lì.
La soluzione dei tuoi esercizi è lì.
ciao gugo82,
dopo vari tentativi e ipotesi penso di essere giunto ad una conclusione:
esercizio 1: $ (f(b)-f(a))/(b-a)<=4 $
ci sono due possibili intervalli [a,b]= [0,2]o [0,3]
$ (f(9)-f(-3))/(2-0)<=4 $
$ 12/2<=4 $
$ 4<=4 $ la soluzione è quindi la numero 2 $ f(3)<=9 $
Grazie
dopo vari tentativi e ipotesi penso di essere giunto ad una conclusione:
esercizio 1: $ (f(b)-f(a))/(b-a)<=4 $
ci sono due possibili intervalli [a,b]= [0,2]o [0,3]
$ (f(9)-f(-3))/(2-0)<=4 $
$ 12/2<=4 $
$ 4<=4 $ la soluzione è quindi la numero 2 $ f(3)<=9 $
Grazie
