Equazione differenziale, da coordinate x,y,z a cilindriche.
Sto studiando una cosa in fisica tecnica e non riesco a dimostrare il passaggio dalle coordinate cartesiane x,y,z a quelle cilindriche. In realtà quello che accade è che la T, che indica la temperatura, ha lo stesso valore su ogni superficie di un cilindro, diciamo che è solo funzione di r.
Questa è l'equazione di partenza:
[tex]\frac {\partial^2 T}{\partial x^2} + \frac {\partial^2 T}{\partial y^2} + \frac {\partial^2 T}{\partial z^2}=0[/tex]
Ponendo [tex]x=rcos(\phi)[/tex] e [tex]y=rsin(\phi)[/tex] dovrei riuscire ad arrivare all'equazione in coordinate cilindriche, ma non ci riesco.
Qualche aiutino?
Questa è l'equazione di partenza:
[tex]\frac {\partial^2 T}{\partial x^2} + \frac {\partial^2 T}{\partial y^2} + \frac {\partial^2 T}{\partial z^2}=0[/tex]
Ponendo [tex]x=rcos(\phi)[/tex] e [tex]y=rsin(\phi)[/tex] dovrei riuscire ad arrivare all'equazione in coordinate cilindriche, ma non ci riesco.
Qualche aiutino?
Risposte
Si tratta di trasformare in coordinate cilindriche il cosiddetto "LAPLACIANO". Una tale trasformazione è già codificata e la puoi trovare sul web, in particolare, a questo indirizzo :http://it.wikipedia.org/wiki/Nabla_in_coordinate_cilindriche_e_sferiche
Se poi ti servisse anche la relativa dimostrazione, sono sicuro che interverrà qualcuno a mostrartela.
Se poi ti servisse anche la relativa dimostrazione, sono sicuro che interverrà qualcuno a mostrartela.
Grazie della risposta. Però io sono proprio curioso di sapere come ci si arriva, anche perchè la risposta la ho anche io sul libro

Nessuno?
Sono contazzi brutti e zozzi, ma si fanno facilmente con regole elementari (e.g., teorema di derivazione della funzione composta e regola di Cramer).
Comunque, continuo a domandarmi come mai gli ingegneri non siano più in grado di fare questi calcoli... Mi sembra piuttosto strana come cosa.
Comunque, continuo a domandarmi come mai gli ingegneri non siano più in grado di fare questi calcoli... Mi sembra piuttosto strana come cosa.

Grazie mille gugo82!
Una domandina però: semplificando i differenziali misti implichi che l'ordine di derivazione non è importante (nel senso che poi il risultato è lo stesso); questo perchè so in partenza che la mia funzione è continua? O c'è un qualche altro motivo, dietro?
Una domandina però: semplificando i differenziali misti implichi che l'ordine di derivazione non è importante (nel senso che poi il risultato è lo stesso); questo perchè so in partenza che la mia funzione è continua? O c'è un qualche altro motivo, dietro?
Quando si fanno questi passaggi si assume sempre un certo grado di regolarità dell'incognita.
Ma, anche se così non fosse, dato che stai risolvendo un'equazione di Laplace sai a priori che le soluzioni sono \(C^\infty\) ed addirittura analitiche (per regolarità ellittica), quindi sei a cavallo.
Ma, anche se così non fosse, dato che stai risolvendo un'equazione di Laplace sai a priori che le soluzioni sono \(C^\infty\) ed addirittura analitiche (per regolarità ellittica), quindi sei a cavallo.