Eqni differenziali!!

ulissess
si consideri la soluzione y( x) del problema di cauchy y'=(y-1)f(x) , y(0)=4 ove f(x) è continua e limitata in R. si provi che y(x) esiste per ogni $x>=0$. si dica se l'equzione y(x)=1 ha soluzioni

allora

$dy/(y-1)=dx*f(x)$
$\int dy/(y-1)=\int f(x)dx$
$ln(y-1)=\int f(x)dx$
$y=e^(\int f(x)dx)+1$ ora che si fa???

Risposte
Luca.Lussardi
$f$ è limitata, quindi è il Th di esistenza globale, dal momento che il secondo membro è sottolineare.

L'equazione $y(x)=1$ non ha soluzioni poichè la funzione $y=1$ è soluzione della stessa equazione con dato $y(0)=1$, e due soluzioni della stessa equazione differenziale non si possono incontrare.

ulissess
ciao luca, prima di tutto grazie x la risposta.. comunque come fai a dire che y(0)=1??
se è così allora vuol dire che $e^(\int f(x)dx)=0$ per x=0 e chi me lo dice che è vero?

martola1
non so che dirti :( ma sicuramente qualcuno ti risponderà !! il caro luca è sempre gentile

martola1
provo ad aiutarti io ulissess..
siccome è continua e limitata in tutto R ..
per ogni (x0,y0) € R esiste una soluzione del prob di cauchy y'=f(x,y) y(x0)=y0 che è unica.
quindi mi pare impossibile se l'x0 cambia e il y0 resta fisso la soluzione non è un'unica! correggetemi se sbaglio!

irenze
Provo a rispiegare quello che ha detto Luca (chiedo perdono se mi intrometto!!!)
Anzitutto osserviamo che sono verificate le ipotesi del teorema di esistenza e unicità di Cauchy.
Sia $y(x)$ la soluzione del problema di Cauchy
$y'(x) = (y - 1) f(x)$
$y(0) = 4$
Supponiamo per assurdo che esista un'intersezione con la retta $y = 1$, cioè che l'equazione $y(x) = 1$ abbia una soluzione $x_0$. Ma allora $y(x)$ soddisfa anche il problema di Cauchy
$y'(x) = (y - 1) f(x)$
con dato iniziale
$y(x_0) = 1$
Tale problema di Cauchy è (ovviamente) soddisfatto anche dalla soluzione costante $\bar{y}(x) \equiv 1$, il che contraddice l'unicità.
Dunque non ci può essere un'intersezione.

martola1
come avevo detto io no?

irenze
Il tuo messaggio secondo la mia modesta opinione è molto confuso, se tu intendevi la stessa cosa io non l'avevo capito.
Mi sembra molto più chiaro il messaggio di Luca, ma non lo è per ulissess. Il che mi ha fatto ritenere che fosse opportuna un'ulteriore spiegazione.

ulissess
grazie ragazzi siete stati gentilissimi!! però non capisco una cosa perchè mettete come dato iniziale y(x0)=1 il valore 1 è arbitrario vero poteva essere anche 2 o 3 o 4 ecc..?
in pratica non ci devono essere più di una soluzione di x0 per far valere quel teorema

irenze
No, $1$ non è arbitrario, $\bar{y}(x) \equiv 1$ è una soluzione costante del problema (annulla il membro a destra dell'equazione), cosa che non vale per $2$ o $3$ o $4$ ($y(x) \equiv 2$ o $3$ o $4$ non soddisfa l'equazione). Un $\bar{x_0}$ tale che la tua soluzione valga $2$ potrebbe esistere, questo ti dice che la tua soluzione verifica anche il problema di Cauchy
$y' = (1 - y) f(x)$
$y(\bar{x_0}) = 2$
ma non contraddici l'unicità (non c'è la soluzione costante che fa da "seconda soluzione").

Inoltre stiamo cercando intersezioni con la retta $y = 1$ (ma mica è casuale che ti abbiano chiesto proprio quelle, sai?) quindi dobbiamo chiederci se esiste un $x_0$ tale che la soluzione da te trovata possa fare $1$.

irenze
Ho editato i messaggi precedenti, forse ora sono chiari.

Fioravante Patrone1
$e^(\int f(x)dx)=0 \ \ $ per x=0

è una tipica espressione che compare quando si usa il metodo urang-utang©

Se vuoi, puoi dare un'occhiata ai miei appunti sulle equazioni differenziali a variabili separabili:
http://www.diptem.unige.it/patrone/equa ... -utang.pdf

nirvana2
"Fioravante Patrone":

è una tipica espressione che compare quando si usa il metodo urang-utang©


Io ho letto il tuo articolo sulle equazioni differenziali a variabili separabili, e pure il metodo dell'orango :D

Ti dico subito che io utilizzo l'urang-utang, non me ne vergogno :D anche se capisco le tue motivazioni. È vero che la $y$ da variabile dipendente diventa misteriosamente indipendente causando strane uguaglianze. Il tuo rigore matematico è impeccabile in questo testo: fai delle oppurtune sostituzioni per calcolare meglio gli integrali ambo i lati, però "non separi le variabili", visto che hai solo la $x$ e chiami $y=f(x)$ con $f(x)$ soluzione dell'equazione differenziale. Diciamo che "separi le funzioni" che sono coinvolte.
Il titolo Equazione differenziale a variabili separabili dovrebbe allora intendere proprio il fatto di indicare $y'(x)=dy/dx$. E poi separo.
Chiamiamolo pure trucchetto matematico, ma alla fine semplifichi molto le cose.

Secondo il tuo punto di vista - correggimi se sbaglio - non avrebbero senso dunque le cosiddette equazioni differenziali ESATTE, cioè del tipo: $M(x,y)*dx+N(x,y)*dy=0$ ed è esatta se e solo se $(D(M(x,y)))(y)=(D(N(x,y)))(x)$ (questa brutta scrittura indica le derivate parziali :D )
Scritta in altro modo sarebbe: $dy/dx=(-M(x,y))/(N(x,y))$ o come preferisci tu $y'(x)=(-M(x,y))/(N(x,y))$. Come procederesti tu per risolvere questa?

Ciao e buon lavoro!

Fioravante Patrone1
Tu usi il metodo urang-utang© e non te ne vergogni? In che mondo viviamo!!! [size=34]Fai bene, neanch'io me ne vergognerei. Basta che alla fine fai la verifica...[/size]

Interessanti le tue considerazioni sul nome "variabili separabili". Non sono esperto di etimologia matematica, ma penso che il termine derivi proprio dall'uso del metodo scimmiesco.

Il tuo commento mi induce a precisare una cosa, non poco rilevante. Se hai letto i miei appunti, avrai forse notato come, oltre a "mettere le cose a posto(*)" su cose macroscopiche, ci siano anche precisazioni su vari dettagli che tradizionalmente sono trascurati nei metodi di soluzione usati dai non-ominidi. Sono convinto che siano piu' qui che non nel "dividere" dy e dx i potenziali disastri insiti nel metodo urang-utang©.

Quanto alle equazioni "esatte", beh, le analogie sono tante, come hai correttamente colto. Ti anticipo che in una futura revisione ho intenzione di menzionare il tuo contributo e la mia replica. Per ora grazie. Sul come risolverle, a dopo (ma certo non c'e' nulla di quello che le scimmie sanno fare sulle equadiff che gli uomini non sappiano sistemare per bene).


(*) [size=75]Come gia' detto in altre occasioni, non sono certo il primo ad aver scritto come si possono risolvere in modo giusto le equazioni differenziali a variabili separabili! Senno' povera mate e poveri analisti![/size]

Fioravante Patrone1
Al di la' della scrittura usuale con cui vengono contrabbandate le equazioni differenziali esatte (e cui un senso si potrebbe dare: ho una forma differenziale identicamente nulla, non vedo che male ci sia), il punto davvero importante e' che una soluzione e' descritta (implicitamente, localmente, etc.) da $P(x,y)=c$, essendo $P$ una funzione a valori reali t.c. $M = \frac{\partial P}{\partial x}$ ed $N = \frac{\partial P}{\partial y}$.
I conti che mi portano a dire che la funzione implicitamente definita risolve l'equazione differenziale scritta come tuhai gia' anticipato sono standard.

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