Dubbio su funzione integrale - [Teoria]
Dopo aver studiato l'integrale indefinito con le relative regole di integrazione, e dopo essermi accostato all'analisi dell'integrale definito (di cui è stato soltanto dedotto il significato, senza un'appropriata dimostrazione), mi viene calata dall'alto, quasi ex nihilo, una scrittura di questo tipo: $\int_0^x f(t) dt$ che dovrebbe rappresentare la funzione integrale. Ora, percepisco il legame tra l'integrale indefinito e quello definito, sancito del resto dal Teorema di Torricelli-Barrow; non mi è chiaro tuttavia il reale ed effettivo significato della funzione integrale. Che cosa essa rappresenta? C'è un legame tra tale funzione e l'area sottesa alla curva dell'integrale definito? Perché è scritta in due variabili (?), anche se ovviamente la variabile indipendente è una sola (come del resto quella dipendente)?
Grazie mille, in anticipo, a tutti coloro che dissiperanno i miei dubbi.
Venia domando preventivamente per le eventuali bestialità; si abbia del resto pietà, sono ancora alla primissime armi.
Grazie mille, in anticipo, a tutti coloro che dissiperanno i miei dubbi.
Venia domando preventivamente per le eventuali bestialità; si abbia del resto pietà, sono ancora alla primissime armi.
Risposte
Purtroppo l'uso dell'integrale indefinito è un metodo didattico un po' fallace, proprio perché molti studenti rimangono confusi per i tuoi stessi motivi. Diciamo che quando hai studiato l'integrale indefinito usavi $\int$ solo come notazione per indicare la primitiva della funzione.
Ora è come se iniziasse un nuovo argomento, dove userai le nozioni precedenti naturalmente.
Riguardo al legame con l'area sottesa, quello che hai scritto puoi leggerlo come "area sottesa al grafico di f tra 0 e il punto x". L'unica variabile è la x, l'altra si chiama variabile di integrazione che è libera di muoversi nell'intervallo [0,x].
Paola
Ora è come se iniziasse un nuovo argomento, dove userai le nozioni precedenti naturalmente.
Riguardo al legame con l'area sottesa, quello che hai scritto puoi leggerlo come "area sottesa al grafico di f tra 0 e il punto x". L'unica variabile è la x, l'altra si chiama variabile di integrazione che è libera di muoversi nell'intervallo [0,x].
Paola
Capisco, grazie mille. Molte volte ho avuto la tentazione di reperire un testo universitario con il quale poter approfondire queste questioni, ma alla fine il timore dell'ossessività con cui avrei intrapreso/intraprenderei tale studio mi ha distolto dal farlo. Rimando pertanto l'approfondimento necessario a settembre; del resto c'è un tempo per tutto.
Grazie di nuovo.
Grazie di nuovo.
"Delirium":
Capisco, grazie mille. Molte volte ho avuto la tentazione di reperire un testo universitario con il quale poter approfondire queste questioni, ma alla fine il timore dell'ossessività con cui avrei intrapreso/intraprenderei tale studio mi ha distolto dal farlo. Rimando pertanto l'approfondimento necessario a settembre; del resto c'è un tempo per tutto.
Grazie di nuovo.
E' una precauzione intelligente. Inoltre eviti i pericoli che solitamente emergono quando si cerca di anticipare da autodidatti argomenti sostanzialmente più fini - quelli che di solito si insegnano nei corsi universitari. Un esempio: la costruzione dell'integrale di Riemann (proposizioni, teoremi, et cetera...) si può fare in diversi modi. Io l'ho studiata usando le funzioni costanti a tratti. Non tutti fanno così; sicuramente è uno svantaggio per uno studente del primo anno studiare da autodidatta dei teoremi fatti in una certa maniera e poi riscontrare che durante il corso vengono date altre definizioni, altri enunciati... Una gran confusione.
Dici molto bene, Seneca. Credo di poter resistere ancora per qualche mese.