Duale di $C[a,b]$

Antimius
Sto tentando di studiare il duale di $C[a,b]$ ma avrei un po' di domande. E' vero che è isomorfo allo spazio delle funzioni a variazione limitata $BV[a,b]$ (o solo a un suo sottospazio? (*))?
Inoltre è vero che lo spazio $BV[a,b]$ (o di nuovo soltanto un suo sottospazio(*)) è isomorfo allo spazio $\mu[a,b]$ delle misure (di Baire) con segno?
Spero che qualcuno possa chiarirmi le idee e fornirmi in caso delle dimostrazioni di questi due fatti.
Tutti gli appunti, dispense e testi a riguardo sono ben accetti ovviamente :D
Grazie.

(*) Dai pochi appunti confusi che ho mi pare di capire che questi isomorfismi valgano soltanto col sottospazio delle funzioni a variazione limitata continue a destra e tali che $f(a)=0$. Ma poi mi trovo che $BV[a,b]$ e $\mu[a,b]$ vengono identificati, da cui le mie perplessità. :-|

Risposte
dissonance
Probabilmente la richiesta di avere funzioni continue a destra e che si annullano in un estremo serve solo ad avere una corrispondenza biunivoca tra misure e funzioni. Per esempio, se una funzione $\phi$ induce la misura $d\phi$, la funzione $\phi + 50$ induce daccapo la stessa misura $d\phi$.

Antimius
Grazie per la risposta!
Probabilmente allora anche nel primo punto sta lì il problema perché per dimostrare la corrispondenza tra $C[a,b]^{\ast}$ e $BV[a,b]$ associa a $F$ il funzionale $f \mapsto \int f dF$ e in questo verso non ci sono problemi.
Nell'altro verso associa a $\phi \in C[a,b]^{\ast}$ la funzione così definita: ove \(\displaystyle F(x)=\phi(\chi_{[0,x]}) \). Ma se al posto di questa $F$ ne prendo una che differisce per una costante non cambia niente, giusto?

dissonance
No, è nell'altro verso che hai problemi di unicità. I funzionali
\[
f\mapsto \int f dF
\]
e
\[
f\mapsto \int f d(F+50)
\]
sono uguali.

Antimius
Ah sì, giusto, mi sono confuso :oops: Grazie ancora!

Ne approfitto per farti un'altra domanda. Data una funzione (a variazione limitata) $F$ su $[a,b]$, indico con $\mu_F$ la misura da essa generata. Ora, posso decomporre $F=G-H$ dove $G,H$ sono rispettivamente la variazione positiva e la variazione negativa di $F$ (ponendo $F(a)=0$). Ma allora $\mu_F = \mu_G - \mu_H$.
Ogni misura con segno si decompone (decomposizione di Jordan) in parte positiva e parte negativa. Allora $\mu_F=\mu_{+}-\mu_{-}$ dove le due misure a destra dell'uguale sono positive e mutuamente singolari. Questa decomposizione è unica.
Voglio dimostrare che $\mu_G=\mu_{+}$ e $\mu_H=\mu_{-}$. Le misure $\mu_G$ e $\mu_H$ sono positive perché costruite a partire da funzioni crescenti. Mi rimane da dimostrare che sono mutuamente singolari per concludere sfruttando l'unicità. Hai qualche idea?

dissonance
Buh non ho mai studiato queste cose. Immagino che dove $F$ varia positivamente, cioè, dove è crescente, $\mu_H$ è nulla perché $H$ è costante. Cose del genere. Ma sto parlando così tanto per dire.

Antimius
Sì, anche secondo me l'idea da seguire è quella, però non riesco a formalizzarlo. Poi non ci ho più provato. Dovrei trovare un insieme $E$ tale che $\mu_G(E)=\mu_H(E^c)=0$.
Se poi ci riprovo e ci riesco, posto la soluzione. Grazie :)

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