Dimostrazione formula riduzione per gli integrali doppi
Ho un problema con questa dimostrazione...
Innanzitutto se qualcuno potesse spiegarmi un po' tutto nel dettaglio sarebbe ottimo, ma mi accontenterei di capire questo passaggio (sono sicuro che si tratta di qualcosa di assolutamente banale, ma non riesco a spiegarmelo...) che viene riportato nel Marcellini-Sbordone, su cui sto studiando... metto l'immagine perchè non riesco a scriverlo con le formule senza che ne venga fuori un casino.

Come giustifico che la 44.16 e la 44.17 mi restituiscono la 44.18? Qual è il passaggio che viene fatto?
Innanzitutto se qualcuno potesse spiegarmi un po' tutto nel dettaglio sarebbe ottimo, ma mi accontenterei di capire questo passaggio (sono sicuro che si tratta di qualcosa di assolutamente banale, ma non riesco a spiegarmelo...) che viene riportato nel Marcellini-Sbordone, su cui sto studiando... metto l'immagine perchè non riesco a scriverlo con le formule senza che ne venga fuori un casino.

Come giustifico che la 44.16 e la 44.17 mi restituiscono la 44.18? Qual è il passaggio che viene fatto?
Risposte
più semplce da capire che da dire, tranquillo.
le disuguaglianze sono le seguenti:
immagina di avere i punti a < b < c < d sull'asse x, allora puoi scrivere:
a < b < d
a < c < d
a questo punto è ovvio che la differenza tra i due intermedi (b,c), in modulo, è minore della differenza tra i due estremi.
puoi anche invertire b e c, ma il modulo della differenza è sempre lo stesso
le disuguaglianze sono le seguenti:
immagina di avere i punti a < b < c < d sull'asse x, allora puoi scrivere:
a < b < d
a < c < d
a questo punto è ovvio che la differenza tra i due intermedi (b,c), in modulo, è minore della differenza tra i due estremi.
puoi anche invertire b e c, ma il modulo della differenza è sempre lo stesso
"enr87":
più semplce da capire che da dire, tranquillo.
le disuguaglianze sono le seguenti:
immagina di avere i punti a < b < c < d sull'asse x, allora puoi scrivere:
a < b < d
a < c < d
a questo punto è ovvio che la differenza tra i due intermedi (b,c), in modulo, è minore della differenza tra i due estremi.
puoi anche invertire b e c, ma il modulo della differenza è sempre lo stesso
CVD...

Più le cose si fanno complicate, più mi perdo sulle sciocchezze... grazie per avermi chiarito questo punto
